TORINO – La sfida tra i due centrocampisti che le grandi d’Europa invidiano alla nostra Serie A è stato un duello sbilanciato come l’andamento dell’intero incontro: nella sfida a distanza, tanto Vidal ha sovrastato Hamsik, quanto ha Juventus ha spazzato via il Napoli. Nel testa a testa tra il cileno e lo slovacco ha pesato senza dubbio l’approccio delle due formazioni al match: i bianconeri hanno iniziato con l’intensità agonistica dei giorni migliori, mentre gli azzurri sono stati schiacciati nella loro metà campo. Questo diverso approccio ha esaltato le doti e le caratteristiche di Arturo che ha pressato senza sosta, giocando costantemente in proiezione offensiva e soprattutto chiudendo la prima frazione con un solo errore nei passaggi nella metà campo avversaria. Sempre pronto all’inserimento, sempre attento ad allargare il gioco sulla fascia per le incursioni di Isla o ad appoggiare per l’architetto Pirlo.
Appannato invece Hamsik che non ha trovato gli spazi dove liberare la sua rapidità né il tempismo per attaccare la porta avversaria. I due nei primi 45’ hanno toccato gli stessi palloni (32 a 31 per lo juventino), ma in modo molto diverso: il talento di Benitez ne ha persi 8 senza recuperarne alcuno, mentre il bilancio della stella di Conte è stato in perfetta parità (4-4). Vidal inoltre è stato un punto di riferimento per i compagni, quello che ha chiamato la “caccia” della palla nella metà campo avversaria, mentre Hamsik non è mai riuscito a limitare il temuto Pirlo che è andato a cercarsi palloni lontano dalle zolle solitamente calpestate dal numero 17 avversario.
VIDAL CI PROVA – Nella ripresa, spinto da Benitez, Hamsik ha avanzato il suo raggio d’azione cercando di trascinare qualche metro più avanti anche il Napoli. Lo spagnolo ha chiesto al suo capitano di fare il leader, ruolo svolto egregiamente tante volte in carriera, ma quello ieri sera allo Juventus Stadium non è stato lo stesso Marekiaro che in passato era stato capace di segnare 6 reti ai bianconeri. Lo slovacco ha sprecato una buona palla gol su una disattenzione di Pogba e si è preso un’ammonizione per una protesta troppo accentuata. Anche Vidal si è preso un giallo che ha fatto infuriare Conte ( «Ci vuole testa, ci vuole testa» gli ha ripetuto toccandosi la testa e sottolineando che aveva commesso il fallo sulla trequarti avversaria e non in una situazione pericolosa), ma per il resto non ha deluso il suo tecnico: ha costretto a una parata non semplice Reina prima di calciare fuori un altro pallone potenzialmente pericoloso e soprattutto mentalmente non è mai uscito dalla gara. Senza deciso nei contrasti, sempre capace di fare una corsa per chiudere gli spazi. E’ stato lui ad armare il destro del 3-0 di Pogba che ha chiuso l’incontro e poi è uscito a partita conclusa perché alle prese con un problema fisico. Si è preso l’applauso convinto di tutto lo stadio per una prova da guerriero, in stile Vidal.
Hamsik invece è rientrato negli spogliatoi a testa bassa dopo il fischio finale, con più palloni toccati rispetto al cileno (81-51), con il doppio delle palle perse (11-5), ma soprattutto con la sensazione di non aver lasciato traccia su una partita che poteva dare un segno alla sua stagione e a quella della sua squadra.
Fonte: Corriere dello Sport
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