Ci sta provando Edinson Cavani a diventare il nuovo sexy simbol del Napoli, ma il torace nudo mostrato nella partita contro l’Udinese, domenica scorsa, non è riuscito a fargli soppiantare Lavezzi nell’immaginario femminile delle tifose azzurre. Il viso imberbe ed il fisico magrolino rendono il Matador ancora lontano dall’immagine del macho che spesso si associa a quella del calciatore. Agnese Palumbo, giovane scrittrice partenopea autrice di «101 donne che hanno fatto grande Napoli», è molto decisa: «Del calcio non mi ha mai interessata l’aspetto fisico. Vengo dalla scuola dei bar, dove si discute di moduli e di ruoli piuttosto che di bicipiti o addominali. Mi piace l’intenzione, il coinvolgimento. Quando giocano, è come se giocassi anche io». Ma tra Cavani e Lavezzi a chi darebbe la fascia di sexy simbol? «A Lavezzi. Mi piace il fatto che gioca ridendo, la passione, la grinta, le cose più sensuali che esistano». Di Ezequiel la Palumbo ama soprattutto i tatuaggi: «Tutti noi portiamo dentro delle ferite, è come se lui raccontasse le sue disegnandosele addosso. Sono la sua storia».
Eppure i tatuaggi del Pocho sembrano essere proprio ciò che lo penalizza. L’attrice Nina Soldano li detesta: «È come sporcare il corpo. Nasciamo senza segni, perché durante la nostra vita ci dovremmo scrivere addosso? E poi rimangono a vita. E se ti tatui un nome? Non siamo già abbastanza pieni di guai, nudi così?». Dello stesso avviso la conduttrice televisiva Caterina Balivo: «I tatuaggi non mi piacciono. Il solo pensiero che un ago colpisca la mia pelle mi fa rabbrividire». Per Caterina, è Cavani il simbolo del Napoli: «Corre tanto, non molla mai». E i suoi addominali? «Devo dire che non sono fan degli uomini con la tartaruga. L’anno scorso non li aveva? Meglio, vuol dire che si sta allenando bene». Anche Maria Luisa Cocozza, giornalista del Tg5, si dichiara contraria a «tutte le manifestazioni visibili e permanenti». Preferisce però Ezequiel: «Ho letto che fa le rovesciate sul letto, mi piace l’idea che il calcio ce l’abbia nel cervello. Cavani è lontano dal solito ideale di calciatore, ma da qui a passare per sexy simbol ce ne vuole». A Serena Rossi, cantante e attrice, di Lavezzi piace la faccia da scugnizzo: «Ma mi fa più simpatia che altro».
Su una cosa concordano tutte: lo status di calciatore non si associa più a quello di sexy simbol. Per la Balivo «è un concetto superato: i sexy simbol a prescindere, ormai esistono solo nel cinema». Nina Soldano afferma che «solo le ragazzine cercano il calciatore per lo status che rappresenta». Per Maria Luisa Cocozza il calciatore non ha mai rappresentato un sexy simbol. «E poi i calciatori mi fanno un po’ tristezza con i loro ritiri e il pranzo alle undici del mattino».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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