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Sette partite in 23 giorni e l’ultima è la Juve

Ecco come Mazzarri e il suo staff si preparano alla... maratona di ottobre

Sette per ventitré fa Na­poli. Che non è il prodotto di una moltiplicazione ma il risultato di una sessione spaventosa di partite, di im­pegni di campionato e Champions. È una maratona che parte da Fuori­grotta, passa dalla Sicilia e dalla Sardegna, tocca la Germania e poi fi­nisce al San Paolo, all’origine, con la sfida – da sempre – più attesa del­l’anno e oggi più che mai. È un ciclo che definire terribile pare uno scon­to alla fatica: sette partite in ventitré giorni. È quanto attende gli azzurri da sabato 15 ottobre a domenica 6 novembre.

TESTA A TESTA – Giro d’Europa in po­co più di tre settimane: con Parma, Bayern, Udinese e Juve al San Pao­lo; con Cagliari, Catania e ancora i tedeschi lontano da casa. Il tour az­zurro di campionato e Coppa: tre trasferte, e dunque tre viaggi e tre rientri serali o notturni; e quattro impegni in casa, con l’apice di un notturno Napoli- Juventus da paura. Da scudetto, guardando oggi la clas­sifica e i valori espressi. Sì, talvolta è meglio cominciare a leggere i ro­manzi dall’ultima pagina, saltando magari il finale, l&#, saltando magari il finale;l’esito, ma carpendo da subito implicazioni e valori: per­ché la squadra di Mazzarri affronte­rà i bianconeri, esentati dagli impe­gni di ogni coppa possibile dalla pes­sima stagione precedente, con un ca­rico di adrenalina pura ma anche con un accumulo di tossine che ne­anche dopo la finale olimpica dei cento metri.

BAGNI E SPAGHETTI – Parola al prof Pondrelli, allora. Parola, anzi, pen­siero e azione: perché le tabelle e i metodi del preparatore atletico az­zurro sono decisamente super. E poi, spazio ai bagni in acqua gelata e al­le spaghettate negli spogliatoi dopo le partite per accelerare il recupe­ro; alla frutta dopo gli allenamenti; e via a darci dentro di mani, olio e po­mate varie con le sedute di massag­gi. Inutile girarci intorno: il lavoro dello staff atletico, dello staff medi­co, dei massaggiatori e dei fisiotera­pisti è cruciale. Imprescindibile e fondamentale. È da loro, che dipen­de il rendimento fisico della squadra che sta facendo sognare una città in­tera.

LA QUALIFICAZIONE – Sogni italiani, tricolori, e poi sogni europei. Di Champions. Di un turno da superare che, con il beneplacito degli scara­mantici, autorizzati a ogni tipo di contromossa, potrebbe cominciare a materializzarsi proprio nel corso di questo ciclo tremendo: il Napoli, in­fatti, affronterà il Bayern due volte, al San Paolo il 18 ottobre e poi all’Al­lianz Arena il 2 novembre. Parallela­mente, Villarreal e City, scomoda­mente dietro azzurri e tedeschi nel­la classifica del girone, replicheran­no la loro sfida e daranno indizi. Che potrebbero anzi diventare già prove in merito al discorso della qualifica­zione. Si vedrà. L’importante è co­minciare. E finire tutto d’un fiato.

La Redazione

A.S.

Fonte: Corriere dello Sport

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