«La casa della B? Esiste già, da noi». A Sky, a Santa Giulia, Milano, il tackle (televisivo) di Andrea Abodi non suscita commenti ufficiali, al di là appunto della considerazione testè riportata. Che nasce, si intuisce, dall’abbraccio offerto da Sky a una B un pochetto più in ambasce tre anni fa, che poi è stato impreziosito e confermato. Uno pensa: o non replicano perché troppo irritati, oppure perché sono sicuri di sé. Di fatto, Serie B Tv propone una concorrenza laddove l’operatore satellitare riteneva di non averne. Lo riterrà ancora, passando a una conto offensiva legale, o darà battaglia in campo, col prodotto?
La risposta non è una risposta, se uno la vuol misurare direttamente all’iniziativa del presidente dei cadetti italiani. Ma due cose, informalmente, Sky le indica, ad avvalorare la convinzione di aver creduto nel prodotto: la progressiva copertura degli eventi in alta definizione, con un segnale quindi non upgradato, e la copertura territoriale che di fatto – potenza del satellite – arriva già in ogni angolo d’Italia.
Sempre informalmente, Sky ricorda il costo del pacchetto (42 giornate di gare a poco più di due euro a week end) e la maggior attenzione rivolta alla B in assenza di serie A (come stavolta) che porterà alcuni fra i più importanti eventi (Novara-Brescia e Sassuolo-Varese) anche nei canali Sport, oltre che sul pay per wiew. La domanda delle cento pistole (ma come vi regolerete, in futuro, per un eventuale rinnovo del vostro intervento?) è rimasta senza risposta più delle altre. L’impressione è che si voglia attendere di capire come va. Anche perché in passato un esempio analogo provò a farlo nel 2004 la serie A con “Lega Calcio”, esperienza chiusa rapidamente. Proprio benissimo non sembrano averla presa, ma a Santa Giulia aspettano, per ora.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
