Il Siena batte l’Avellino grazie ad punizione di Rosina al 62′. Terza vittoria consecutiva per i toscani che allungano in classifica, e rischiano di subire il pari al 95′ inoltrato sempre su punizione: Lamanna è miracoloso sul mancino di Ciano che spegne l’urlo in gola ai tifosi biancoverdi. Il forcing finale organizzato da Rastelli che lancia in campo, contemporaneamente, Biancolino, Castaldo, Ciano e Millesi, non porta i frutti sperati. Eppure la partita era cominciata diversamente. Rischiava di incanalarsi verso uno 0-0 che avrebbe reso tutti felici. Un bolide di Feddal sul finire di primo tempo, rischiava di spezzare l’equilibrio del match. A fare da leitmotiv dei primi minuti di gara è praticamente il nulla: squadre corte che badano a non prenderle, quasi a non volersi scoprire. Il primo quarto di gara scorre lento, una fase di studio prolungata che si accende solo per i colpi subiti da Angelo e D’Angelo, sostituito al 45′ da Angiulli. Al 21′ arriva il primo squillo, se così può esser definito; è Schiavone a chiamare in causa Terracciano che blocca centralmente.
Rastelli a centrocampo sbraita apportando le modifiche necessarie: a Millesi viene chiesto di abbassarsi spesso sulla linea di centrocampo, Galabinov è lasciato tremendamente solo in attacco. Arini e Valiani guadagnano due gialli, a centrocampo il reparto è affollato e quindi dalle corsie si prova ad inventare. È il 39′ quando Terracciano smanaccia una punizione tagliata in area. Si arriva così al 47′ inoltrato, con Feddal che scaglia un terribile mancino verso la porta irpina ma è ancora una volta attento Terracciano che sventa in corner. Alla ripresa, il difensore partenopeo Izzo vede e serve Galabinov con un preciso lancio: la punta bulgara stoppa e calcia ma Lamanna è superlativo a negargli il gol. Siamo al 53′, dopo nove minuti arriva il vantaggio toscano: Rosina disegna la giusta traiettoria dalla zolla preferita. La reazione dei padroni di casa è veemente, sebbene non riescano a concretizzare. Rastelli richiama in panchina Galabinov e Arini, inserendo Castaldo e Biancolino. Il pitone non morde, Gigi prova a fare da sponda ma i toscani reggono l’urto. L’occasione d’oro arriva al 95′ con Ciano. La punta azzurra disegna una traiettoria bella quanto centrale. Lamanna dice ancora una volta no.
Continua il girone di ritorno non propriamente positivo degli irpini: 5 sconfitte, 3 pareggi ed una sola vittoria nelle ultime nove uscite. Attacco spuntato con Galabinov troppo isolato e Ciano costretto agli straordinari: l’ex Crotone ma di proprietà del Napoli è con Izzo e Zappacosta tra i più positivi. Costretto a rincorrere Valiani e Rosina sulla mediana, non esita a sortite offensive. Il terzino atalantino è invece tra i più lucidi e macina chilometri sulla catena di destra provando ad innescare Galabinov prima e Castaldo poi. Chiosa finale su Armando Izzo. Se l’Avellino resiste è merito suo: costringe Rosseti a giocare spalle alla porta, abile a giocare il pallone tra i piedi a centrocampo e a far salire la squadra. Ancora suo il lancio per Galabinov, che rischia di mandare i suoi in vantaggio. Sicuro e di temperamento, sfiora il pari nel finale. La promozione passa dai loro piedi.
A cura di Francesco Gambardella
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