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Serie B – Avellino-Spezia 0-0: è la sagra dello spreco ma alla fine le difese hanno la meglio

Una serie di ghiotte occasioni da una parte (vedi Castaldo a fine primo tempo, Arrighini, Ely sugli sviluppi di un angolo ed ancora Castaldo a fine gara) e dall’altra (il buon Ardemagni getta alle ortiche un rigore ed un tap-in in scivolata da mezzo metro) che alla fine, però, non portano il risultato a sbloccarsi. Al Partenio la sfida tra Avellino e Spezia è uno 0-0 zeppo di errori dei singoli, specie sotto porta.

Primo tempo irpino – Sono i padroni di casa a  tentare con più veemenza la via della rete e, in più di un’occasione, ci vanno davvero vicini. Regoli ed Arrighini creano costantemente superiorità numerica ed i liguri riescono a limitare i danni solo grazie alla mira quest’oggi non infallibile di bomber Castaldo ed alla giornata particolarmente favorevole del portiere scuola River Plate Leandro Chichizola, quest’oggi tra i migliori in campo. Per chi si barrica nella propria area, si sa: la morta è lenta, ma quasi sicura. La ripresa è la prova del 9 per i ragazzi di Rastelli: bisogna bucare la porta dei bianchi.

La svolta – Il calcio è strano e qui non è che si stia scoprendo l’acqua calda: poco prima dell’ora di gioco gli ospiti, fino ad allora bravi solo a limitare le sortite offensive degli irpini, si trovano davanti all’occasione più ghiotta per portare a casa (o mettersi comunque sulla giusta strada per farlo) il massimo del risultato col minimo sforzo. Ely, dopo essere stato ammonito pochi secondi prima, fa fallo in area: rigore Spezia e rosso per l’italo-brasiliano di scuola Milan. Bjelica si sfrega le mani in panca ma è costretto a smorzare il suo grido di gioia quando s’avvede che il tiro scoccato da Ardemagni sorvola la traversa e si spegne sotto la Sud.

Sofferenza verdi, ma è pari – Con l’uomo in meno l’Avellino deve, con ovvietà di causa, organizzare i propri attacchi con maggior raziocinio onde evitare di esporsi al rischio di contropiedi micidiali da parte degli ospiti, che sembra vogliano aspettare il momento giusto per la ripartenza nonostante la superiorità numerica inviti implicitamente a cercare il vantaggio per le vie ‘principali’. A poco più di 15′ dalla fine, Bjelica si decide a lanciare Ebagua nella mischia e lo Spezia rischia nuovamente di trovare (forse con non troppo merito) il vantaggio. Il nigeriano semina lo scompiglio nell’area campana e salta Gomis defilandosi leggermente sulla sinistra, il suo mancino a porta vuota, un po’ schiacciato, diventa un assist al bacio per Ardemagni che però oggi pare non voler proprio segnare e getta alle ortiche un’altra ottima occasione. Alla fine è pari, un punto che sta molto più stretto ai campani che ai liguri. Liguri che, da pochi giorni, hanno ingaggiato uno dei talenti campani più promettenti della prima metà degli anni ’80, quel Felice Piccolo sino allo scorso anno in Champions con i rumeni del Cluj ed oggi in campo con la Primavera per trovare la giusta forma prima di tornare a dare randellate in B.

Avellino-Spezia 0-0. Ecco il tabellino del match del “Partenio”: 

AVELLINO (3-5-2): Gomis; Pisacane, Ely, Chiosa; Regoli (29′ st. Soumarè), D’Angelo (C) (38′ st. Arini), Koné, Schiavon, Zito; Castaldo, Arrighini (18′ st. Bittante). (Frattali, Pozzebon, Comi, Angeli, Visconti, Vergara). All. Massimo Rastelli.

SPEZIA (4-3-3): Chichizola; De Col, Ceccarelli (C), Datkovic, Migliore; Gagliardini (9′ st. Sammarco), Juande, Brezovec (32′ st. Ebagua); Catellani, Ardemagni, Culina (26′ st. Madonna). (Nocchi, Milos, Acampora, Cisotti, Bakic, Valentini). All. Nenad Bjelica.

Arbitro: sig. Gavillucci di Latina.
Guardalinee: sig. Marco Zappatore di Taranto e sig. Daniele Bindoni di Venezia.
Quarto uomo: sig. Pasquale Boggi di Salerno.

Marcatori: nessuno

Ammoniti: 33′ pt. Migliore (S), 9′ st. Ely (A), 13′ st. Juande (S), 28′ st. Koné (A), 33′ st. Ceccarelli (S).

Espulsi: 11′ st. Ely (A) per doppia ammonizione.

Note: 12′ st. rigore sbagliato da Ardemagni (S). Angoli: 6-1. Recupero: 2′ pt; 4′ st. Spettatori: 6.000 circa.

 

 

 

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