La dormita della Juventus in occasione del gol dell’Udinese che per adesso decide i primi 45′ alla Dacia Arena è clamorosa: una punizione ai 40 metri, i giocatori bianconeri impegnati a protestare con l’arbitro Chiffi e De Paul, che è l’argentino certamente più in palla nella sfida con Dybala, batte rapido. Sulla destra c’è Molina che va dritto come un treno, Alex Sandro è assente non giustificato e il diagonale finisce alle spalle di uno Szczesny non miracoloso ma certamente non colpevole. Il gol preso è la fotografia di una stagione.
Prima ci prova, parte cercando di accelerare e poi uno schiaffo che sembra inatteso ma che è frutto di una squadra non concentrata, non sul pezzo. La rete di Molina mette al tappeto la Juve, che poi si rialza e sfiora il pareggio di testa con McKennie di testa al ventottesimo. Lo fa dieci minuti più tardi anche De Ligt ma Scuffet, alla prima fa titolare in questa stagione, sembra aver ripreso con l’antico smalto che lo mise in prima pagina. Quella che ora la Juventus ha perso, così come rischia di smarrire la Champions League.
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