La Serie A avrebbe deciso la strada da intraprendere per massimizzare gli introiti da diritti tv per il triennio 2021-2024.
Secondo quanto riferito da MF-Milano Finanza, dopo mesi di estenuanti trattative con Mediapro (che già si era fatto avanti con l’ ultimo bando, assegnato poi nel giugno di un anno fa a Sky Italia e Dazn), adesso pare che si sia arrivati alla svolta definitiva.
Secondo il quotidiano finanziario le parti avrebbero trovato un’intesa definitiva, che fa perno sull’ offerta da 1,283 miliardi di euro a stagione avanzata dalla società iberica guidata da Jaume Roures (che conta sulla consulenza di Marco Bogarelli, l’ex numero uno di Infront in Italia) e Matteo Mammì, già senior director per l’acquisto dei diritti sportivi di Sky Italia e dallo scorso marzo advisor della stessa Mediapro.
L’accordo per il quale si stanno limando le ultime formalità avrebbe una durata triennale, a partire dal 2021, e potrà essere rinnovato per un ulteriore periodo di tre anni.
A formalizzare l’intesa, che ha visto schierati in prima linea per la Serie A il presidente Gaetano Miccichè e l’ad Luigi De Siervo, sarà l’ assemblea dei presidenti delle venti squadre del massimo campionato di calcio, convocata per mercoledì 16 ottobre.
Assise che potrebbe registrare qualche scontro o posizione non del tutto favorevole, visto che nei mesi scorsi più di un patron dei club di A, a partire da Urbano Cairo, proprietario del Torino ma anche di Rcs Mediagroup (che controlla il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport), oltre che dell’ emittente televisiva La7, non si era detto particolarmente favorevole all’ opzione del canale tematico della Lega.
Questa opzione ovviamente stravolgerebbe gli attuali equilibri sul mercato italiano finora (e fino al 2020-2021) dominato di fatto da Sky Italia, dopo la chiusura di Mediaset Premium e l’ingresso in scena (3 partite su 10) della piattaforma streaming Dazn. Anche se poi nelle settimane scorse è stato definito un accordo strategico tra la pay tv e la piattaforma di sport in streaming che permette a Sky di potere offrire ai clienti tutte le 10 partite di Serie A.
Con il varo del proprio canale tv la Lega di Serie A avrebbe la possibilità di ottimizzare e massimizzare gli incassi definendo accordi per la distribuzione del canale tematico con più soggetti (tv digitali free, tv pay, Ott).
Fonte: CalcioeFinanza.it
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