Il Milan supera la prova del nove. Batte la Sampdoria, in trasferta, in condizioni complicate: senza Ibrahimovic e Leao davanti, privato anche dal leader difensivo Kjaer e con Bennacer a dare forfait in mattinata. Fa sua la partita, si mantiene a +5 dall’Inter e trova l’ottavo successo in dieci partite. Una prova di maturità che la candida senza se e senza ma nella lotta al titolo.
Pioli conferma Tonali titolare in campionato, dopo la partita contro la Fiorentina. Al suo fianco Kessié. Nonostante l’eccellente prestazione in Europa League, Hauge si accomoda in panchina con Brahim Diaz a giocare dall’inizio. Saelemaekers e Calabria, dopo aver riposato in coppa, si riprendono la maglia da titolare. Ranieri torna al 4-4-2 accantonando il 4-4-1-1 delle ultime uscite e lancia per la prima volta dall’inizio in questa stagione Manolo Gabbiadini. A centrocampo trova spazio Adrien Silva, con Ekdal che si accomoda in panchina, così come Yoshida. Coppia centrale di difesa formata da Tonelli e Ferrari.
Samp, questa sera in maglia celebrativa per i 120 anni dell’Andrea Doria, che riesce a ingabbiare per quasi tutto il primo tempo un Milan che ha il dominio assoluto nel possesso palla, ma nonostante l’abissale distanza in questa statistica non riesce quasi mai a impensierire Audero. Anzi, è Donnarumma l’unico portiere fin qui impegnato in un intervento di alto coefficiente di difficoltà, salvando in corner dopo pochi minuti su un colpo di testa di Tonelli. Il difensore centrale si renderà protagonista anche qualche minuto dopo, precisamente al 38′, quando salva sulla linea una conclusione di Rebic. In mezzo molto equilibrio con un Rebic alla ricerca del primo gol. Il croato si impegna, duetta con i compagni di squadra, ma al momento del dunque manca l’attimo o trova nei difensori doriani un muro. Ma nel finale del primo tempo un intervento scomposto di Jankto, che tocca di mano un pallone su un un contrasto aereo con Théo Hernandez regala il rigore al Milan. Dal dischetto Kessié è freddo, anche se la conclusione non è troppo angolata. Audero non si muove, rossoneri in vantaggio. Ed è la trentesima partita consecutiva a segno in campionato.
Nonostante il vantaggio, Pioli cambia subito qualcosa lanciando nella mischia l’eroe della notte di Europa League, Hauge. Il norvegese rimpiazza Brahim e come lo spagnolo ha estro, ma è più concreto servendo il pallone al momento opportuno. E infatti confeziona la rete del raddoppio imbeccando Rebic che a sua volta serve a centroarea trovando Castillejo, lesto a inserirsi e colpire in rete. Per la cronaca lo spagnolo era entrato da appena un minuto, rimpiazzando Saelemaekers. Il 2-0, arrivato al 77′, fa evidentemente calare il livello di guardia e infatti la Samp riesce cinque minuti più tardi a riaprire la partita: Albin Ekdal di testa sugli sviluppi di calcio d’angolo sorprende Donnarumma. Il portiere tenta l’intervento, ma la palla è già dentro. Partita riaperta a otto minuti dalla fine ma non è sufficiente per i blucerchiati, che ci provano ma non hanno le risorse e la lucidità necessaria per agguantare il pari. Il Milan vince ancora e zitto zitto è in fuga. Per Ranieri continua il momento no: due punti nelle ultime cinque partite. E la classifica inizia a sorridere meno.
fonte: tmw
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