Un’ottima SPAL espugna l’Olimpico e porta a casa tre fondamentali punti contro una Roma assolutamente irriconoscibile. Giallorossi che sono apparsi impacciati e con poca personalità, anche a causa delle assenze di Kolarov e De Rossi. Dall’altro lato la SPAL mette in campo una prestazione super fatta di attenzione massima in difesa e grande efficacia in attacco.
ROMA MORBIDA, SPAL CONCRETA – Inizia con buone idee e un ritmo discreto la Roma, la cui unica colpa è quella di ricamare troppo anche quando potrebbe cercare la porta con maggiore decisione. Pellegrini sembra in giornata, El Shaarawy e Under cercano spesso il cross dal fondo anche se non sempre con precisione. Ma Dzeko non è brillante come al solito, forse anche a causa dei tanti impegni delle ultime settimane. E spreca almeno due nitide occasioni da gol. Dopo 20-25 minuti di gestione giallorossa, la SPAL prende coraggio e inizia a fare capolino dalle parti di Olsen, spesso e volentieri con fulminei contropiedi. Prima Paloschi mette in apprensione la retroguardia giallorossa, pochi secondi dopo, al 37esimo, la svolta: Lazzari si fa tutto il campo a cento all’ora, entra in area di rigore e va a terra dopo un contatto col giovane Luca Pellegrini. Calcio di rigore nonostante le proteste e rete del vantaggio estense firmata da Petagna, bravo e freddo dal dischetto. La Roma prova a reagire ma sembra accusare il colpo ed il primo tempo si chiude senza ulteriori sussulti sullo 0-1 in favore della SPAL.
LA REAZIONE CHE NON C’E’ – Nessun cambio a inizio secondo tempo e gara che riprende da dove si era interrotta. La Roma prova a fare la partita, a creare con la qualità tecnica, la SPAL attenta in difesa e pronta a ripartire in contropiede. E i risultati sono tutti a favore degli uomini di Semplici che alzano il pressing, sfruttano la distanza fra i reparti giallorossi e colpiscono ancora. Recupero palla a centrocampo, angolo conquistato e battuto da Valdifiori, stacco di Bonifazi sul primo palo e SPAL avanti di due reti con merito. Di Francesco cambia e prova a dare freschezza con gli inserimenti di Coric e Kluivert, ma la musica non cambia. Almeno fino al sussulto del 76esimo, quando Milinkovic-Savic lascia i suoi in 10 con una sciocchezza assolutamente evitabile (e arrivata dopo un’ottima prestazione). Appena ammonito, lancia lontano un pallone di troppo arrivato dai raccattapalle, in maniera plateale, e l’arbitro Pairetto non esita a tirare fuori il rosso (su segnalazione dell’assistente). Di Francesco si gioca il tutto per tutto e inserisce anche Pastore, ma il risultato non si muoverà più dallo 0-2, con i giallorossi che incassano una pesantissima sconfitta soprattutto per le modalità con cui è arrivata e l’atteggiamento del secondo tempo.
fonte: tmw
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