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Serie A, Inter-Udinese 1-0: gara decisa da Sensi

Espulso De Paul tra gli ospiti

Inter batte Udinese 1-0. Decide il gol di Sensi.

Meno convincente della prima a San Siro. In campo più agonismo che palleggio e spettacolo. E non surclassa certo una buona Udinese. Però l’Inter vince, fa tre di fila, sale al primo posto in classifica, in solitaria almeno fino a lunedì sera quando il Torino ospiterà il Lecce, e manda un messaggio al resto del campionato: i ragazzi di Antonio Conte ci sono, anche con qualche difficoltà. I ragazzi di Conte, lo ripetiamo: perché a a gara inoltrata esordisce Sanchez, ma a San Siro brilla Politano, Candreva e Gagliardini. Perché, se Lukaku è spento, ci pensa Stefano Sensi, sempre più uomo decisivo del Biscione: finora non ha mai segnato più di due gol in una stagione in Serie A, adesso ne ha già messi a referto due in tre partite. Oggi è lui che decide la gara; di testa, lui alto 168 centimetri ma così bravo nel movimento offensivo sul bel cross di Diego Godin. Che per la cronaca ha già eretto un muro difensivo non da poco, assieme ai suoi compari Skriniar e De Vrij. È un’Inter che vince, e che sa approfittare degli episodi. Perché non si può raccontare la gara di San Siro senza passare dal minuto 34: provocazione di Candreva, schiaffo in pieno volto di Rodrigo De Paul. Sull’entità ne discuteremo per qualche giorno, ma il gesto è da rosso e infatti finisce così: l’argentino sotto la doccia prima del tempo, l’Udinese in dieci uomini per oltre un’ora. Igor Tudor torna a casa sapendo di non potersi rimprovare poi molto, anche perché, finché la partita è stata aperta, la sua truppa bianconera ci è stata dentro. Poi De Paul gli ha rifilato uno schiaffo ed è finita così. Con l’Inter che mette la marcia giusta, vince col gol di Sensi, nel finale si gode i ghirigori di Lautaro e Alexis (che deliziano e sfiorano anche il gol), fa tre su tre. E si prepara all’esordio stagione in Champions League.

LE SCELTE: IL TERZO GODE IN CASA INTER. TUDOR CON WALACE –
Tra i due litiganti, gode Politano: Conte schiera l’ex Sassuolo come seconda punta al fianco di Lukaku dal primo minuto, preferendolo sia ad Alexis Sanchez che a Lautaro Martinez. Sulle fasce Candreva e Asamoah, in difesa debutta la GDS: Godin-De Vrij-Skriniar. Nell’Udinese c’è Walace e non Mandragora in distinta, mentre per quanto riguarda il reparto arretrato Tudor sceglie Opoku in vece di Samir. È Lasagna il terminale offensivo dei friulani al fianco di De Paul.

SENSI PIÙ AVANTI, DE PAUL PIÙ DIETRO –
A proposito di scelte, i rispettivi 3-5-2 si declinano in direzioni specifiche. Quello nerazzurro verso un 3-4-2-1, in cui Sensi, vero deus ex machina di Conte, agisce quasi da trequartista al fianco di Politano dietro Lukaku. Nella formazione di Tudor, invece, è Fofana l’uomo più vicino a Lasagna: una sorta di 3-5-1-1 (3-4-2-1) in cui De Paul arretra non di poco il proprio consueto raggio d’azione per infoltire il centrocampo.

SQUILLO POLITANO, SENSI IMPEGNA MUSSO –
Il primo sussulto della gara lo regala proprio Politano, che dopo cinque minuti prova a ripagare la fiducia di Conte, ma la sua rasoiata da fuori sbatte sul palo alla sinistra di Musso. Avvio arrembante dei padroni di casa, che dopo poco si rendono pericolosi anche con Sensi: stoccata potente dalla distanza, il portiere argentino dell’Udinese vola e mette fuori.

L’UDINESE PRENDE LE MISURE –
Col passare dei minuti, però, è l’Udinese a prendere possesso del campo. E anche a farsi pericolosa: al 25′ una doppia torre area di Becao e Opoku libera Walace al tiro da due passi. Botta potente ma centrale, Handanovic può controllare in due tempi. Si segnala Barella, alla mezz’ora, per una brutta entrata di De Paul: a posteriori è solo il prologo dell’evento che cambierà la serata meneghina.

DE PAUL DÀ UNO SCHIAFFO A TUDOR –
Al 34′, gli ospiti perdono un pezzo. Il più pregiato, per giunta: Candreva entra duro su De Paul e poi lo provoca puntando il dito in faccia (forse anche toccandolo). La reazione dell’argentino è però di pura ingenuità: schiaffo in volto all’esterno. Il conseguente check al monitor non può che decretarne l’espulsione: la squadra di Tudor resta in dieci, l’Inter alza il ritmo.

ANCORA SENSI –
E trova il gol. Cross dalla trequarti di Godin, rimorchio di Sensi a bruciare Becao in velocità e colpo di testa a superare Musso. Con un colpo non proprio della casa, il numero 12 trova il secondo gol della sua avventura nerazzurra. E, a un soffio dall’intervallo, sblocca una gara fin lì complicata, che però l’Inter nel secondo tempo potrà continuare in superiorità numerica. Senza Barella: al rientro degli spogliatoi l’ex Inter resta sotto la doccia, sostituito da Gagliardini.

LASAGNA CI PROVA, LUKAKU SPENTO –
Il secondo tempo si apre con gli applausi di San Siro per Alexis Sanchez, spedito a riscaldarsi quasi subito da Conte. E poi con la grande occasione dell’Udinese, costruita da Lasagna e neutralizzata da Handanovic. Per converso, Lukaku gioca per la squadra, ma non per se stesso: poco vispo, mai davvero pericoloso. Al 65′ saluta, complice l’imminente esordio in Champions League, per fare posto a Lautaro.

I SOLDATINI DI CONTE –
Proprio l’argentino avrebbe subito un’occasione per segnare, ma non preoccupa più di tanto Musso. L’Inter si fa sotto soprattutto con quelli che si potrebbero definire i soldatini di Conte: Politano, trattenuto a tutti i costi, e Gagliardini, altro giocatore (come Candreva, in formissima) da recuperare. I classici gregari di lusso che hanno fatto la fortuna dell’allenatore salentino in carriera. E oggi spaventano Musso, dalla distanza e non solo. L’argentino tiene, come può, la differenza nel numero di giocatori in campo inizia a farsi sentire.

TOCCA AD ALEXIS –
Tudor prova a dare maggior verve, ma sotto di un uomo il massimo che possa fare è togliere uno spento Jajalo per fare spazio a Barak. Il suo collega in sella all’Inter ha altre mosse da poter fare, e infatti a dieci minuti dalla fine può spedire in campo Alexis Sanchez. Poco prima dell’ingresso del cileno, grosso rischio di Candreva che atterra Lasagna in contropiede. Poco dopo, il cileno di cui sopra “rischia” la rete: ci vuole uno strepitoso
Musso per dirgli di no. Finisce così, con l’Inter a sbattere sulla difesa avversaria e l’Udinese troppo stanca per pensare di poter fare davvero male agli avversari.

Il tabellino
INTER-UDINESE 1-0
(44′ Sensi)

Ammoniti: 29′ Barella, 77′ Candreva nell’Inter. 36′ Becao nell’Udinese.
Espulso: 35′ De Paul nell’Udinese.

INTER (3-5-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Skriniar; Candreva, Barella (46′ Gagliardini), Brozovic, Sensi, Asamoah; Politano (79′ Sanchez), Lukaku (64′ Lautaro). Allenatore: Antonio Conte.
UDINESE (3-5-2): Musso; Becao, De Maio, Opoku; Stryger Larsen, Jajalo (70′ Barak), Walace (81′ Mandragora), Fofana, Sema (81′ Pussetto); De Paul, Lasagna. Allenatore: Igor Tudor.

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