Ritorna dopo la sosta la rubrica settimanale di Iamnaples.it “I temi della Serie A”. Come di consueto analizzeremo le statistiche, i precedenti e le curiosità delle dieci partite che ci accompagneranno nel fine settimana calcistico. Una giornata che si profila ricca di temi interessanti: dal derby milanese al ritorno di Reja nel “suo” San Paolo, passando per il sentitissimo derby Catania – Palermo, per concludere in bellezza con la sfida tra nobili decadute Roma – Juventus. Insomma, in parole povere, un turno che promette emozioni e spettacolo per tutti gli appassionati.
Andiamo quindi ad analizzare nel dettaglio le sfide della 31° giornata:
Brescia – Bologna: Un Brescia affamato di punti ospita un Bologna che invece non ha molto da chiedere a questo campionato. Un confronto che, anche analizzando i precedenti, mostra un certo equilibrio, con il Bologna leggermente in vantaggio con 7 vittorie a fronte di 8 pareggi e 6 trionfi delle rondinelle. Gli emiliani sembrano favoriti anche se ci focalizziamo sul rendimento di questa stagione. Infatti, nonostante la penalizzazione, sono in una tranquilla posizione di metà classifica e, grazie ai gol del bomber Di Vaio (18), potrebbero addirittura tentare, con un po’ di fortuna, un inaspettato approdo in Europa. Di fronte, come già detto, il Brescia non potrà permettersi passi falsi. La classifica è preoccupante ed anche se contro Napoli, Inter e Juve sono arrivate buone prestazioni, la salvezza pare sempre più lontana.
Milan – Inter: Vale una città, potrebbe valere una nazione. È il derby più decisivo del post-calciopoli. Milan e Inter arrivano a questo match in maniera diametralmente opposta. I nerazzurri sono in piena rincorsa scudetto e, forti della cura Leonardo, puntano al sorpasso sui cugini milanisti. Inoltre il club di Moratti ha un invidiabile ruolino di marcia nel girone di ritorno con ben 25 punti conquistati, senza contare i due recuperi vinti contro Cesena e Fiorentina. Sull’altra sponda del Naviglio i milanisti non se la passano certo bene. Un attacco capace di segnare un solo gol nelle ultime tre partite, Champions compresa, che per di più dovrà fare a meno di Ibra, già decisivo nell’andata. Anche spulciando i precedenti i nerazzurri risultano leggermente favoriti con 29 vittorie in casa rossonera a fronte di 25 sconfitte, mentre il segno X è uscito 22 volte. Da ricordare il derby dell’anno scorso con l’incredibile 0-4 dell’Inter allora di Mourinho, mentre l’ultima vittoria del Milan risale giusto alla stagione precedente con rete di Ronaldinho per il definitivo 1-0, su pregevole assist di Kakà. Non resta quindi che buttare un occhio su Milano e, come dice Vecchioni, “Luci a San Siro”.
Napoli – Lazio: “Bentornato Reja”. Poi per novanta minuti non ci sarà amarcord che tenga. L’imperativo è uno solo: vincere. Vincere per estromettere definitivamente i laziali dal discorso Champions. Vincere per quella parola che, da Fuorigrotta a Castelvolturno, nessuno osa pronunciare, ma a cui tutti stanno facendo più di un pensiero. Stessa importanza anche per la Lazio. Perdere significherebbe dire addio alla Champions e alimentare nuove fratture tra tifosi e squadra, in un ambiente già di suo fortemente in tensione. A far sorridere la squadra di Lotito sono però i precedenti. È vero che il Napoli, negli scontri al San Paolo, è in netto vantaggio ( 25 vinte, 22 pareggi e solo 10 sconfitte), ma la Lazio è dal campionato 96/97 che riesce a portare da Fuorigrotta almeno un pari. Che a questo punto Mazzarri voglia sfatare l’ennesimo tabù?
Catania – Palermo: In Sicilia la partitissima è questa, altro che Milan – Inter. Per entrambe le compagini questo è l’incontro dell’anno, la partita che vale una stagione. Il Palermo dopo aver invertito il trend negativo con il colpaccio ai danni del Milan cerca continuità, sognando l’aggancio all’Europa League. Gli etnei, invece, chiedono tutto il supporto necessario del Massimino per tre punti che potrebbero significare, in caso di risultati favorevoli anche sugli altri campi, un +7 sulla terzultima. C’è inoltre da ricordare come nelle ultime tre stagioni il Catania abbia sempre battuto i cugini rosanero. Mancherà l’uomo derby Mascara, ceduto a gennaio, ma siamo certi che Maxi Lopez e compagni vorranno fare il quarto colpaccio consecutivo.
Cesena – Fiorentina: La rincorsa viola ad un insperata qualificazione europea si scontra con la necessità del Cesena di fare risultato pieno per allentare il fiato sul collo del Lecce e cacciare gli spettri della Serie B. La chiave di volta potrebbe essere il “figliol prodigo” Adrian Mutu, a gennaio vicino proprio al trasferimento in Romagna, ma alla fine perdonato e reintegrato dalla viola, il quale sta dimostrando come con le sue qualità a Firenze si possa pure puntare ad un traguardo insperato per come era cominciata la stagione. Un incontro che, almeno in serie A, ha sempre avuto una particolare affinità con il segno X (sono ben 5 su 10 incontri totali). Entrambe però sanno che questa volta il pareggio servirebbe a ben poco, sia per l’Europa sia per la salvezza
Chievo – Sampdoria: Chi se lo sarebbe mai aspettato. Dalla musichetta della Champions a giocarsi la salvezza al Bentegodi. Dai gemelli del gol Cassano e Pazzini ad un Maccarone abulico ed un Macheda che segna solo nell’ Under 21. Questo è il film horror chiamato Samp. Ad un passo dal baratro, mentre il Chievo, dall’alto dei sui 35 punti, può guardare con un po’ di tranquillità a questo finale di stagione, gestendo al meglio gli incontri e speculando, se necessario, sui risultati. Proprio gli ultimi risultati potrebbero essere l’appiglio doriano per uno scatto d’orgoglio. Mai, dall’inizio dell’avventura del Chievo in serie A, Palombo e compagni sono usciti sconfitti dal Bentegodi. Sperano di ripetersi anche quest’anno, ma attenzione, c’è sempre una prima volta.
Genoa – Cagliari: E’ la classica sfida tra due squadre che non hanno molto da chiedere a questo finale di stagione. Entrambe a 39 punti cercano di onorare al meglio gli ultimi scampoli di una stagione che, se per il Grifone ha segnato una mezza delusione, per il Cagliari è stata tutto sommato positiva, con una salvezza conquistata, anche grazie al cambio in panchina, senza tanti patemi. Inoltre è bene ricordare come in 12 incontri totali nella massima serie gli isolani abbiamo portato a casa l’intera posta in palio solo nel ’93. Diciotto anni sono troppi. È ora di assaporare una nuova gioia sotto la Lanterna.
Lecce – Udinese: Riuscirà la sgangherata difesa pugliese (52 gol subiti) a fermare la coppia Sanchez – Di Natale? Questo è solo uno dei temi che caratterizzano questo incontro. I 13 risultati utili consecutivi dei friulani hanno fatto dimenticare l’inizio di stagione shock (1 punto in 5 partite) e hanno portato la compagine di Guidolin in piena zona Champions. La fragile retroguardia leccese sembra dunque la vittima sacrificale per eccellenza e, come a piovere sul bagnato, ci si mette anche la storia contro i pugliesi. Sarà pure vero che sono in vantaggio di una vittoria (5 contro 4, con un solo segno x), ma la gioia al Via del Mare manca dalla 2003/04. Storia, statistiche e forma sono contro i lupi del Salento. Meglio così, penserà De Canio, ci sarà più gusto nel fermare l’Udinese.
Parma – Bari: Nove incontri in Serie A, Nove vittorie del Parma. Gialloblù assetati di punti, Bari che cola a picco verso la serie cadetta. In teoria l’1 emiliano è il risultato più scontato che possa uscire, ma guai a dare per morti i galletti baresi (chiedere a Ibra & Co. per maggiori spiegazioni). La voglia di mettersi in mostra, unita all’orgoglio che un tecnico come Mutti sa dare ai suoi potrebbero trasformare quella che si prefigurava una passeggiata in un incredibile scivolone che aprirebbe nuovi scenari salvezza. Attento Parma, attento.
Roma – Juventus: Una volta valeva uno scudetto, adesso al massimo l’Europa. Roma e Juve sono le nobili decadute di questo campionato, partite con sogni tricolori si sono ritrovate, per diversi motivi, a districarsi tra polemiche e contestazioni. Certo la Roma è messa molto meglio. La cura Montella ha finora portato in dote una vittoria nel derby (e a Roma non è poco) ed un ruolino di marcia di tutto rispetto. La Juve invece, nonostante la vittoria contro il Brescia, nel girone di ritorno ha una media preoccupante (solo 14 i punti conquistati, 4 in meno dei giallorossi). Inoltre i bianconeri si sono sempre dimostrati incapaci di dar seguito a brillanti vittorie, pagando lo scotto nella partita successiva. Anche se, consultando i precedenti, emerge come nell’ultimo decennio i giallorossi siano riusciti a prevalere solo nella stagione 2003/04, mentre l’Olimpico ha sorriso alla vecchia signora per ben 4 volte nelle ultime cinque stagioni. Bilancio totale comunque in leggero favore dei giallorossi ( 28 vittorie – 27 pareggi – 23 sconfitte).
servizio a cura di Giancarlo Di Stadio
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