Conclusasi non senza qualche brutta notizia per i club (vedi infortunio di Burdisso) la parentesi delle Nazionali, riparte la Serie A, tra le solite immancabili polemiche. La Juve in questo campo sembra farla da padrona. Dopo le poco felici dichiarazioni riguardo il sacrosanto rinvio per Napoli – Juve (dalle quali però si è egregiamente distinto Buffon, pompiere in terra di incendiari), la premiata ditta Agnelli – Marotta ha continuato a inserirsi nelle prime pagine dei giornali più per vicende extracalcistiche che per trofei alzati in questi ultimi anni. Non bastasse la dichiarazione di estraneità dopo le condanne di Calciopoli (manco Moggi agisse da solo!) ci si mette pure la richiesta di più di 400 milioni di danni alla FIGC. Ed ora su richiesta del presidente del CONI Petrucci si invoca un Tavolo della Pace. Inter, Milan, Juve, Fiorentina e Lazio gli invitati, sperando che non si trasformi in un “Congresso di Vienna del pallone”, giusto per riportare il calcio alla Restaurazione del Pre-Calciopoli.
Inter – Cagliari: la prima ( per la terza volta) a Cagliari di Ballardini sarà contro la pericolante Inter di Ranieri, ancora alla ricerca della fama perduta. Buoni ricordi per il neo tecnico rossoblù nelle precedenti sfide, in cui spicca una vittoria a Pechino contro l’Inter dell’allora Mourinho, mentre se consideriamo la squadra sarda nel suo complesso i ricordi diventano meno felici. L’ultima vittoria a Milano risale al 2000, se consideriamo la anche la Coppa Italia, mentre dobbiamo tornare al 1995 se invece limitiamo la nostra indagine al solo torneo di Serie A. In totale 33 incontri con un netto dominio nerazzurro: 21 vinte, 7 pareggiate e 5 perse.
Napoli – Lazio: tremano ancora i polsi nel rivivere l’emozionante gara dell’anno scorso, quel Napoli – Lazio 4-3, in grado di spodestare dal trono di “Partita perfetta” un altro 4-3, quello di Messico ‘70 tra Italia e Germania. Quest’oggi però sarà un’altra storia, con i partenopei vogliosi di avvicinarsi a quella vetta al momento difesa proprio dalla Lazio. Napoli che nel conto dei precedenti è in netto vantaggio: 29 vittorie, 23 pareggi e 14 sconfitte.
Fiorentina – Milan: prima da brividi per Delio Rossi sulla panchina viola. Il tecnico ex Palermo, osannato come il nuovo messia di Firenze dovrà quindi affrontare il diavolo rossonero, cercando di ottenere tre punti difficilissimi. Infatti i 4 successi di fila del Milan a Firenze (23 in tutto) pesano come un macigno che il buon Delio Rossi dovrà cercare di frantumare al più presto.
Bologna – Cesena: servono punti, ad entrambe. Basterebbe dire ciò per presentare la gara di quest’oggi al Dall’Ara. Bologna a quota 10, in ripresa con Pioli, e Cesena a quota 3, dove ancora non si vede la mano di Arrigoni. In poche parole se non è un dentro o fuori poco di manca.
Catania – Chievo: in 4 recedenti incontri spiccano 2 vittorie del Catania, 1 pareggio e 1 successo veronese. Anche se ad onor del vero la gara della stagione 2006/2007 si giocò sul neutro di Bologna e vide il Catania prevalere sul Chievo per 2-0 e centrare una clamorosa salvezza proprio ai danni dei clivensi. Per il momento entrambe sembrano essere fuori dalle zone calde, alle faccia di quell’epilogo al cardiopalma.
Genoa – Novara: l’unica vittoria piemontese risale al 1949. Un 4-0 in trasferta, in piena epoca d’oro per i per il Novara. Per il resto 7 vittorie del Grifone e 2 pareggi, tutti compresi nell’arco di tempo che va dal ’36 al ’56. Poi niente più, fino ad oggi.
Juve – Palermo: tralasciamo polemiche, ricorsi, sentenze e roba varia. Concentriamoci sul calcio giocato ed osserviamo una Juve prossima a ricevere il Palermo. Voglia di primato per i bianconeri, ma anche timori che le 3 sconfitte consecutive subite contro il Palermo diventino 4. Per il resto numeri favorevoli ai bianconeri, mai battuti quest’anno, e con un bilancio di 16 successi casalinghi contro il Palermo. Dall’altro lato i siciliani che, oltre alle ultime 3 vittorie consecutive ne possono vantare solamente un’altra, e che di certo non brillano in trasferta. Bianconeri tranquilli? Attenzione esiste una cosa chiamata “Legge dei grandi numeri”
Parma – Udinese: in 26 incontri il Parma ha vinto esattamente il doppio dell’Udinese (14 a 7). Questo però non spaventa di certo gli uomini di Guidolin, consci del fatto di avere una ghiottissima occasione per agguantare il primato (sfruttando anche il turno non favorevolissimo di Lazio e Juve). Sul fronte opposto invece il Parma deve cercare altri 3 punti salvezza, utili per staccare ancora di più la zona calda.
Siena – Atalanta: le due neopromosse che l’anno scorso dominarono il campionato di B si affrontano quest’oggi in un incontro salvezza molto interessante. Da un lato il Siena di Sannino, bel gioco e molta sfortuna, dall’altro l’Atalanta di Colantuono, anche qui bel gioco, ma un po’ più di fortuna e soprattutto un Denis rinato. In 5 sfide totali spiccano le 2 vittorie senesi, i 2 pareggi e 1 successo bergamaschi, proprio nella stagione della retrocessione per entrambe dalla Serie A.
Roma – Lecce: il -7 dalla vetta non sarebbe di per se un dramma se non fosse per il semplice fatto che la vetta è occupata dai cugini laziali. Brutta cosa per la Roma. Quindi sfruttando anche il fatto che la Lazio va a fare visita al Napoli e che l’avversario di questo turno e il non irresistibile Lecce si potrebbe già arrivare a Lunedì con un -4, tutta un’altra cosa. Già però si deve battere il Lecce, cosa già fatta undici volte.
Servizio a cura Giancarlo Di Stadio
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