La Juve cerca di scappare, complice anche la classifica cortissima e la partenza a rilento della altre grandi, ma ad attenderla la sfida con il Napoli, reduce dalla coraggiosa prova di Monaco. Ad inseguirla, braccarla, e siamo sicuri attenderne l’inevitabile calo che colpirà i bianconeri quando il bonus di essere l’unica a giocare una sola partita a settimana svanirà, ci sono il già citato Napoli, il Milan sempre pericoloso, l’Udinese (umiliata però in settimana a Madrid) e la Lazio (invece vincente, almeno stavolta, in Europa). Forse dovremmo metterci anche la Roma, potenzialmente capace di competere per alti livelli, ma ultimamente in calo di risultati, e l’Inter, se riesce a trasferire le vittorie in Europa anche nei modesti confini italici.
Palermo – Bologna: diciamo la verità, le “zamparinate” del Presidente un po’ ci stavano mancando. Adesso se ne va il DS Sogliano, mentre l’ormai non più sicuro Mangia sfiderà proprio il suo predecessore sulla panchina rosanero, quel Pioli silurato ad Agosto che tanto bene sta facendo a Bologna. Gli ingredienti insomma ci sono tutti per una sfida che vede il Bologna a secco di vittorie in Sicilia dal’96, quando i felsinei ottennero la loro seconda ed ultima vittoria. Per il resto 16 successi rosanero e 7 pareggi.
Novara – Roma: gli incontri complessivi sono 11, spalmati tra il ’37 e il ’55. Il bilancio parla di una netta supremazia piemontese: 7 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Troppo lontane nel tempo però per poter costituire un valido precedente. Questo Novara è una neopromossa, questa Roma un progetto ambizioso in via di definizione, e non lasciare altri punti per strada.
Genoa – Inter: trasferire i seppur difficili successi europei anche in Italia è l’imperativo per i nerazzurri. Un incontro non facile, quello che attende l’Inter, ospite di un Genoa da sempre avversario ostico. Dagli albori del calcio, fino ai giorni nostri, passando per 23 vittorie rossoblù, 21 pareggi e 15 vittorie interiste, la sfida si è dipanata tra emozioni ed equilibrio. Per l’Inter è il momento della spinta decisiva, per tornare grandi, per salvare una stagione nata storta.
Atalanta – Cagliari: due squadre partite per salvarsi e che invece, grazie al gioco e alla compattezza, possono, almeno per adesso, non pensare ai patemi delle zone calde (anche se l’Atalanta, comlplice la penalizzazione, non è poi così sicura). 11 vittorie bergamasche, raccontano i precedenti, mentre il Cagliari ha prevalso solo 3 volte. 4 infine i pareggi.
Cesena – Lecce: è questione di vita o di morte, già adesso. Il Cesena, fresco di nuovo tecnico, cerca ancora la prima vittoria, il Lecce invece tenta di salvare la panchina di Di Francesco. Una questione semplice, semplicissima: servono i tre punti, ad entrambe. Guardandoci indietro però sono solo i romagnoli a poter sorridere: 4 incontri e 4 vittorie, mica male. Fortuna per il Lecce che, come sempre, i precedenti contano poco, si comincia sempre da 0-0.
Chievo – Fiorentina: un Chievo in flessione riceve al Bentegodi una Fiorentina che invece cerca di lasciarsi alle spalla la diatriba Mihaijlovic-Tifosi. Una vittoria viola (come accaduto 5 volte su 7) potrebbe rasserenare l’ambiente, portando però il Chievo a fare precipitosamente i conti con una zona retrocessione inimmaginabile fino a poco tempo fa.
Lazio – Parma: Reja spera che il successo in Europa League contro lo Zurigo sia un viatico per continuare la corsa anche in campionato. Adesso c’è da battere il Parma, formazione dai due volti, capace sia di impressionare, come a Napoli, sia di rendere facile la vittoria agli avversari, come a Torino. Allora che Parma sarà? O meglio dire che Lazio sarà?
Milan – Catania: Montella è in cerca dell’ennesimo scalpo eccellente, mentre Allegri vuole agguantare finalmente in primato in classifica. Partita che quindi si preannuncia scoppiettante, in barba ai precedenti che parlano di un incontro già scritto, con 9 vittorie rossonere e 5 pareggi. Nessuna vittoria del Catania, un motivo in più per aggiungere anche Ibra &Co. alla collezione personale di Montella.
Udinese – Siena: prima Napoli, poi Madrid. Così nel giro di 7 giorni l’invincibile Udinese è stata costretta a pagare dazio sia in Italia che in Europa. Pazienza, Guidolin è certo che i suoi si riprenderanno, già da Siena. Campo nel quale i friulani sono reduci da 4 vittorie consecutive, per un bottino totale di 5 successi, 1 pareggio ed 1 sconfitta.
Napoli – Juve: la vecchia, spocchiosa Signora ha rialzato la testa. I suoi tifosi annidati in enclavi presenti in ogni città ritrovano la voce. E i proclami corrono. Attenti, chi si reputa Re senza neanche la corona potrebbe presto venire spodestato. E da chi, se non dal nemico per eccellenza, capace di trasformare, da quando è tornato in A, ogni discesa nel paradiso di Napoli in vero e proprio inferno per la Juve. Sono 23 le vittorie del Napoli, 20 quelle della Juve. Una partita, una stagione in 90 minuti, senza la Champions nella testa. Solo per poter fare in modo che anche l’anno prossimo quella musichetta suoni sempre a Napoli e non più a Torino.
Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio
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