Luigi De Siervo, a.d. della Lega Serie A, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Sole 24 Ore in merito all’assegnazione dei diritti Tv: “Saremo fra le poche Leghe a migliorare il risultato internazionale in un contesto di mercato estremamente complesso, legato alle contingenze ma anche in risposta alla contrazione del mondo Ott. Otterremo 300 milioni all’anno contro i 250 attuali. Quello che posso dire è che abbiamo ottenuto un risultato che ritengo eccellente. Siamo riusciti da un lato a garantire un floor rilevante pari a 900 milioni annui rispetto agli attuali 927. Ma soprattutto abbiamo raggiunto quello che cercavamo di ottenere con il canale tematico: la possibilità di guadagnare dei soldi ulteriori, ma senza rischi per la Serie A. Non siamo soci di DAZN, ma superata la soglia di fatturato di 750 milioni da parte della piattaforma otterremo il 50% delle gross revenues, non del margine, che sconta sempre la variabile dei costi. Se anni fa Sky e Mediaset insieme dichiaravano oltre 4,2 milioni di abbonati significa che c’è ampio spazio per crescere. È vero che con la concurrency magari gli abbonati attuali si sovrappongono ed è vero che quelli di allora erano a basso budget. Ma la verità è che ci sono in Italia oltre 2 milioni di persone che usufruiscono in maniera illegale di contenuti piratati. Abbiamo dovuto lavorare in un contesto praticamente senza competizione perché i soggetti interessati avevano ambizioni molto diverse. Siamo stati vicini ad assegnare una partita in chiaro e dobbiamo ringraziare Mediaset per aver creduto nel progetto. Ma non c’erano le condizioni perché il soggetto forte, DAZN, imprescindibile in tutte le configurazioni di mercato, non ha mai realmente valutato alcuna alternativa al modello attuale. Lavorando di fino siamo riusciti a configurare una serie di pick, partite, migliori per Sky consentendole di alzare la propria offerta come ha fatto. Quanto a DAZN per la prima volta nella storia della Serie A, per promuovere l’inizio della stagione e incentivare i nuovi abbonati avrà la possibilità di trasmettere, “free-to-air” e sempre sul proprio sito o app, un massimo di 5 gare a stagione. Siamo stati i primi a essere approcciati dai fondi perché siamo la Lega a maggior potenziale di crescita futura. Questa volta i progetti presentati erano troppo poco approfonditi per ricevere un’attenzione sostanziale. Ma l’attenzione che ci è stata riservata conferma l’importanza crescente della Serie A. Altro che calcio italiano povero e senza più valore”.
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