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Serie A come la Ligue 1. Se la stagione finisse ora Napoli in EL, ma bisogna aspettare la Coppa Italia

Cosa succederebbe se il campionato fosse dichiarato concluso

Il calcio italiano concluderà anticipatamente la stagione, come è successo in Francia e Olanda? L’interrogativo, da giorni, tiene con il fiato sospeso, soprattutto perché sembra esserci una grossa divergenza di vedute tra il ministro Spadafora, la Federcalcio e la Lega. Queste ultime sembrerebbero intenzionate a ripartire a tutti i costi, ma nel caso in cui da Palazzo Chigi dovessero arrivare notizie negative, quali sarebbero i verdetti emessi dal campionato?
Secondo le linee guida dettate dalla UEFA, le Federazioni dovranno assegnare i posti per le prossime competizioni europee in base al merito sportivo, quindi ai risultati ottenuti fino alla sospensione dei vari tornei. La FIGC stasera ha fatto sapere che – in caso di stop – intenderà procedere regolarmente con retrocessioni e promozioni, seguendo lo stesso percorso di Eredivisie e Ligue 1. Quali criteri, quindi, saranno adottati per stabilire la classifica definitiva della Serie A in caso di conclusione anticipata del campionato?

La classifica attuale – Rispetto alla Ligue 1, dove mancava all’appello solo una gara del 28° turno (quella ininfluente tra Strasburgo e PSG), in Serie A ben otto squadre hanno una partita in meno. La graduatoria attuale è la seguente: Juventus 63; Lazio 62; Inter* 54; Atalanta* 48; Roma 45; Napoli 39; Milan 36; Hellas Verona* e Parma* 35; Bologna 34; Sassuolo* e Cagliari* 32; Fiorentina 30; Udinese 28; Torino* 27; Sampdoria* 26; Genoa e Lecce 25; SPAL 18; Brescia 16.

Scudetto e Champions – In Italia si rischia di avere una situazione simile all’Olanda: titolo vacante, perché la Juventus ha fatto sapere – seppur non ancora ufficialmente – di non voler accettare uno Scudetto a tavolino. Per quanto riguarda i posti nella massima competizione europea, non dovrebbero esserci dubbi: Inter e Atalanta, che hanno anche una gara in meno, sarebbero le squadre qualificate alla Champions 2020/21 insieme ai bianconeri e alla Lazio.

In Europa League due posti certi. Poi dubbio tra Milan ed Hellas Verona – Normalmente, la Serie A qualifica alla successiva Europa League la quinta classificata (Roma), la sesta classificata (il Napoli) e la vincitrice della Coppa Italia. Se però a vincere la Coppa Italia è una squadra già presente tra le prime sei in classifica, ecco che a qualificarsi ai preliminari di Europa League è la settima in classifica.
In questo momento il Milan è settimo in classifica, ma Hellas Verona e Parma – oltre a un punto in meno – hanno anche una gara in meno. La Lega a quel punto potrebbe/dovrebbe basarsi sul quoziente punti per decidere chi è avanti, esattamente come è successo in Ligue 1: la media punti del Milan – 36 punti in 26 gare – è di 1.38. Quella di Hellas Verona e Parma – 35 punti in 25 gare – è di 1.4. Quindi Hellas Verona e Parma scavalcherebbero il Milan in classifica, con gli scaligeri davanti rispetto ai ducali in virtù di una migliore differenza reti.
C’è, infine, la variante Coppa Italia, attualmente ferma alle semifinali d’andata. Impegnate nella competizione Juventus, Milan, Inter e Napoli. Nel caso in cui dovesse concludersi solo questa competizione e a vincerla fosse il Milan, il club rossonero si qualificherebbe automaticamente ai gironi di Europa League col Napoli che retrocederebbe ai preliminari estromettendo senza se e senza ma l’Hellas Verona.

Lecce in B – Adottando il criterio della media punti, si creerebbe un pasticcio in coda alla classifica. Brescia e SPAL sarebbero retrocesse, ma Lecce e Genoa sarebbero praticamente appaiate. Per di più, a stabilire l’ultima retrocessione sarebbe la differenza reti, perché l’unico scontro diretto tra le due formazioni è terminato in parità. Il Genoa sarebbe salvo in virtù della differenza reti -16, contro il -22 del Lecce. Un divario, tra l’altro, maturato nelle ultime giornate, dove i salentini hanno subito due larghe sconfitte.

Fonte: TMW

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