Andreas Seppi, numero uno del tennis italiano, si è già messo alle spalle la Coppa Davis e il successo all’Arena del mare con Paul Capdeville. Da qualche ora è in Francia, dove è volato da Capodichino in direzione di Metz dove esordisce nel primo torneo indoor della stagione.
Le manca già Napoli?
«Io mi sono trovato molto bene. La gente, anche quelli che non erano proprio dei tifosi, vedendoci con la maglia azzurra dell’Italia ci sorrideva e ci salutava. Poi difficile trovare una location più suggestiva di quella sul lungomare».
Alla fine ha festeggiato sulle note di «Funicolì funicolà». La conosceva già questa canzone?
«Sì, in quel momento ero davvero felice. Non è vero che noi non ci teniamo alla Davis, è bello vedere tutta quella felicità sugli spalti. I napoletani sotto questo aspetto sono imparegiabili».
Però lei non è rimasto sorpreso?
«No. Io sono milanista e so bene che quando i rossoneri vengono a giocare qui trovano sempre un clima molto caldo. Per fortuna erano tutti per me. È stato bello, anche perché da parte dei napoletani c’è stata sempre massima correttezza. Non sempre capita di trovarla quando si gioca su altri terreni. E non parlo soltanto di Davis».
Potito Starace non è riuscito a portarvi in giro per Napoli?
«Purtroppo non abbiamo fatto in tempo. Il Poto ci aveva promesso una pizza ma purtroppo nessuno si aspettava di arrivare ancora senza avere la serie A in tasca di domenica».
Il ragazzo di Cervinara è un po’ l’idolo di casa.
«Mi sarebbe piaciuto andare in giro a visitare Napoli. Mi sono limitato al percorso dall’albergo fino ai campi».
A proposito, dopo i primi allenamenti si era un po’ lamentato della terra rossa napoletana.
«Era un po’ scivolosa ma giocandoci sopra il problema si è risolto. Credo che abbiamo giocato davvero in un impianto confortevole. Spero di tornarci presto».
Col Cile è stata una battaglia, tre giorni in campo. Stanco?
«No, sto bene. Adesso inizia la stagione al chiuso. Comincio in Francia, a Metz e poi mi sposto in Asia dove prenderò parte al torneo di Pechino e a quello di Shanghai. Non so ancora che margini di miglioramento in classifica ho, non credo di poter entrare nei top 20 entro dicembre».
A meno che non vinca uno di questi tornei.
«Si gioca sempre per arrivare più in alto possibile. È la parte della stagione che più mi piace questa. Sto in un buono stato di forma e mi sento bene. Non mi pongo limiti».
Tornerà a Napoli per un’altra gara di Davis?
«Volentieri. Spero che il sorteggio ci metta di fronte un avversario più forte del Cile, per regalare un grande spettacolo ai tifosi napoletani».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro