Il direttore di Libero, Pietro Senaldi, è stato intercettato dai microfoni di Radio CRC, nel corso della trasmissione Un Calcio Alla Radio, per parlare dei cori beceri e della violenza nel mondo del calcio: “Il problema è che secondo me ci sono varie cose da dire: un conto è la violenza e un conto sono i cori. Io non vado allo stadio da decenni e i cori ci sono sempre stati e le partite si sono sempre giocate. Il calcio, come dimostra la partita di Supercoppa, deve uscire dalle proprie ipocrisie. Si è anche giocato con i morti in campo dell’Heysel. ‘Vesuvio lavali col fuoco’ si è sempre detto e fermando le partite si mette in campo il destino del campionato in mano ai tifosi. In Inghilterra hanno usato il pugno duro, li hanno identificati e arrestati, addirittura hanno le carceri dentro lo stadio. Io credo che non stia al calcio educare gli esseri umani. Se uno non può dire arbitro cornuto allo stadio, va a casa e strangola la moglie (ride, ndr). Scherzi a parte, credo che in tal caso diventeremmo una società proibizionista“.
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