Se la partita è al cardiopalma, il batticuore dei tifosi rischia di trasformarsi in una crisi cardiaca. Svenimenti, fibrillazioni e principi di infarto sono stati il pericoloso retroscena di un Napoli che ha entusiasmato i suoi sostenitori fino a minacciare la loro salute. È quanto accaduto ad una signora napoletana, ricoverata per un principio di infarto al Loreto Mare dopo aver visto la partita in televisione, e a due signori che invece avevano assistito allo spettacolare match dal vivo, entrambi portatori di defribillatore, perché cardiopatici ed entrambi ricorsi all’assistenza ospedaliera. Uno di loro è stato ricoverato all’ospedale San Paolo, dopo i primi soccorsi dell’ambulanza del 118 che lo ha prelevato fuori dallo stadio, e l’altro è stato assistito al Loreto Mare. Novanta minutidi forti emozioni, culminate con la doppietta di Cavani contro il Manchester City, sono stati, dunque, una dura prova per le coronarie dei più anziani e dei soggetti portatori di by pass.
In tanti, parliamo dei tifosi dai capelli bianchi, al ritorno a casa hanno accusato aritmie e malori dovuti all’eccitazione per i loro campioni azzurri. Fuori allo stadio San Paolo, a fine match, qualcuno si è dovuto sedere per riprendersi prima di tornare a casa e nella calca non sono mancati gli svenimenti. Ma il caso più eclatante si è verificato allo stadio.
Un tifosissimo del Napoli, un signore di 68 anni, portatore da un anno e mezzo del defribillatore automatico che serve a controllare ed evitare le aritmie cardiache ha rischiato la vita. Per lui la vittoria della squadra del cuore sarebbe stata fatale senza l’apparecchio medico che alle 21.30 esatte, orario del primo gol del matador Cavani, con una scossa violenta gli ha salvato la vita. L’uomo che stava assistendo con gioia al match tanto atteso, si è sentito svenire al primo gol del Napoli, accusando una violentissima scossa al torace che gli ha provocato un forte dolore ed una sensazione di malessere che si è protratta per tutta la durata della partita, come ha riferito lui stesso ai sanitari del pronto soccorso al San Paolo. Le aritmie non si sono interrotte neanche quando l’uomo è uscito dallo stadio, anzi lo stato d’ansia e malessere è peggiorato rendendo necessario l’intervento del 118.
«Il signore ha accusato un aritmia violenta che sarebbe stata letale se non ci fosse stato il defibrillatore a salvargli la vita»,
spiega Vincenzo Liguori, cardiologo e dirigente medico presso l’Università Federico II di Napoli, che ha visitato il tifoso ieri mattina, dopo il ricovero ospedaliero.
«Abbiamo verificato la memoria del defibrillatore – continua Liguori – che ha registrato l’episodio di grave fibrillazione proprio alle 21.30».
Le partite di calcio possono essere per i tifosi, specie se cardiopatici, eventi
«potenzialmente aritmogeni e pericolosi per la vita»
insiste Liguori che consiglia:
«Se non si riesce a modulare l’emotività, dal punto di vista medico, è sconsigliabile assistere ai match».
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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