La serenità dei forti, la tranquillità tipica del ruolo. A pochi giorni dall’impresa: due rigori parati nella sfida con la Sampdoria, Andrea Seculin è già tornato con i piedi ben saldi a terra. Eroe per una notte, il portiere della Juve Stabia sembra già guardare oltre, pensando al Livorno, avversario nell’esordio in campionato ma anche, perché no, alla prossima sfida di coppa, quella con la «sua» Fiorentina: «Quella di sabato è stata una serata strepitosa – sorride – ma è già nell’album dei ricordi. Sono onesto, fin da quando è stato pubblicato il tabellone della coppa ho sperato di arrivare a Firenze, anzi, sono dispiaciuto di dover aspettare novembre. Avrei voluto già essere al ”Franchi”. Ma per ora va bene anche così». Per lui i complimenti si sono sprecati, ma quelli giunti dallo stabiese doc Antonio Mirante, portiere del Parma, hanno un sapore tutto particolare: «L’ho conosciuto tempo fa, so che è tifosissimo della Juve Stabia. Non posso che ringraziarlo, invitandolo al più presto al Menti, e magari con la speranza di vederlo presto in azzurro».
«Sarei felice di restare a Castellammare anche il prossimo anno, ma con la garanzia di avere spazio per essere protagonista», aveva detto lo scorso anno Seculin. Parole dolci, oggi, dopo l’exploit di coppa e le prodezze contro due del calibro di Poli e Maxi Lopez: «Beh, non mi sono fatto mancare nulla – scherza Seculin -, uno era ex Inter, l’altro ex Milan, mica potevo parare quelli degli altri blucerchiati. Contro Lopez ho seguito i consigli di Braglia ed è andata bene. Al di là della battuta, sono contento per i tifosi, per la squadra». Già, i tifosi, con la curva è stato subito feeling: «Credo proprio che il fatto di calciare i rigori davanti ai nostri sostenitori avrà fatto tremare le gambe anche a calciatori più esperti». E tale dovrà essere anche sabato contro il Livorno di Paulinho, capace di far soffrire la Juve Stabia, lo scorso anno, all’andata e al ritorno: «Dobbiamo mettere da parte l’euforia delle due vittorie di coppa e pensare a partire bene in campionato – chiude il portiere stabiese -, la salvezza è il primo obiettivo da centrare. Prima arriveremo alla soglia prevista, maggiori saranno le soddisfazioni che potremo prenderci poi».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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