«Il calcio è strano. Non sempre vince il migliore…». Lascia la frase in sospeso Daniele Sebastiani, presidente del Pescara. Lo sa bene anche lui che la trasferta del San Paolo sulla carta è proibitiva ma… «Ma noi non partiamo battuti su nessun campo, anche se affrontiamo un Napoli fortissimo. Però vogliamo provarci, senza presunzione, con la consapevolezza dei nostri limiti attuali. Abbiamo bisogno di punti e li cerchiamo ovunque».
La gara contro la Roma di Zeman ha fatto vedere qualche passo avanti sul piano della compattezza difensiva mentre ha ribadito la scarsa pericolosità offensiva di una formazione che Bergodi dovrà ricostruire dalle fondamenta. Ma se la gara di domenica sembra avere un pronostico chiuso, molto più aperta sarà quella che si giocherà sul mercato, visto che il club abruzzese è interessato ad alcuni giocatori partenopei: Donadel, Vargas e anche l’argentino Fideleff, attualmente in prestito al Parma. «I rapporti con il presidente De Laurentis sono ottimi – continua il massimo dirigente pescarese – e non c’è dubbio che loro abbiano giocatori molto bravi che probabilmente non riescono a trovare uno spazio rilevante. Dunque, se ci sarà l’occasione di fare qualche affare insieme, credo che nessuna delle due società si tirerà indietro».
Un po’ di rimpianto il presidente del Pescara lo conserva ancora per il mancato trasferimento di Verratti al Napoli: «Mi sarebbe piaciuto che un talento così fosse rimasto in Italia e il Napoli aveva fatto un’offerta importante e intelligente che io e i miei soci avevamo accettato. Purtroppo il giocatore che era sempre stato tifoso della Juve, premeva per un’altra soluzione. Ma Verratti nel Napoli lo avrei visto davvero molto bene».
Forse, almeno un po’, quella contro il Pescara sarà una gara particolare anche per Mazzarri. L’attuale tecnico partenopeo giocò proprio nelle file del Pescara la sua prima stagione da professionista, quella 1981-1982. Veniva dalla Primavera della Fiorentina e incappò in una delle stagioni peggiori della storia abruzzese, con tre allenatori cambiati (Malatrasi, Tiddia e Chiappella). Da queste parti lo ricordano per le movenze alla Antognoni e una bella doppietta nella sfida sempre molto sentita contro il Bari.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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