Antonio Marasco, con una lunga carriera nel calcio professionistico e qualche esperienza anche in Serie A al Verona e al Venezia, è un punto di riferimento nel mondo della scuola calcio con la Maraotto a Torre Annunziata. Il Covid-19 ha fermato l’attività delle scuole calcio, ha rilasciato queste dichiarazioni a Offside (settimanale del quotidiano Metropolis):
Cosa avete fatto per cercare non di perdere il contatto con i bambini?
“Facciamo delle video-lezioni tre volte a settimana come se fossero
gli allenamenti, chiediamo ai ragazzi di fare le esercitazioni sportive che possono realizzare in casa, in relazione agli spazi che hanno a disposizione”
State pensando alla ripartenza? Siete pronti ad affrontare
tutti i passaggi per ridare slancio alle vostre attività?
“In questo momento non sappiamo neanche se e quando riprende la serie A, non ci sono certezze neanche
per i campionati importanti. Non abbiamo avuto ancora indicazioni né dalla Lega Nazionale Dilettanti
né dal comitato regionale, dobbiamo anche capire come si comporteranno le famiglie. Le scuole calcio lavorano all’aria aperta, l’ostacolo più complesso riguarderà gli spogliatoi con le regole del distanziamento sociale. Stiamo cercando di capire le limitazioni che dovremo rispettare ma sono discorsi ancora prematuri, tutto gravita intorno a questo maledetto virus”
Avete avuto qualche contatto con le istituzioni per la rea- lizzazione di campi estivi o in generale iniziative sportive per i bambini in estate?
“No, non c’è stato alcun contatto, saremmo disponibili per proposte, idee, sarei felice se in estate riu- scissimo ad inventarci qualcosa per riproporre la socialità che i bambini hanno perso in questi mesi davanti a tv e playstation. Solo da qualche giorno hanno conquistato la libertà di fare una passeggiata con i pro- pri genitori, sarei molto contento se riuscissimo a mettere in piedi qualche proposta nella consapevo- lezza che la salute e la sicurezza
rappresentano sempre le priorità”
Nelle scuole calcio come in tutti i settori della nostra società qualcosa cambierà. Potrebbe essere un primo passo dotare ogni realtà di un medico sociale?
“Assolutamente, ben venga, sono favorevole a tutto ciò che ci può consentire di riaprire e riconquistare la
serenità che abbiamo perso. Il medico è una figura molto importante, darebbe anche più sicurezze al
genitore che iscrive il proprio figlio alla scuola calcio. Temo le paure, lo scetticismo e dotarci di professionisti rappresenterebbe anche una garanzia sotto quest’aspetto”
Non posso non chiederti del tuo Savoia. Che ne pensi dell’avventura della squadra in questa stagione e delle prospettive?
“Il Savoia stava facendo un campionato strepitoso, ha trovato sulla sua strada una corazzata come il Palermo, entrambe le squadre meriterebbero di andare in serie C, poi bisogna anche capire come riformeranno i campionati”.
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