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Scugnizzeria in the World – Vince solo Insigne, buona la prova di Bariti

Solo 30' di gioco invece per Maiello, mentre Dumitru si accomoda per tutta la partita in panchina

 

C’è chi ride e c’è chi piange in questa penultima giornata d’andata di Serie B. A dire il vero l’unico ad essere felice è Insigne, vittorioso a Nocera per 4-2. Abbastanza bene Bariti, nel pari a reti bianche tra il suo Vicenza e la Reggina, mentre solo 30’ di gioco per Maiello, che continua a non riuscire a convicnere Manichini. Non vedono il terreno di gioco invece Dumitru, Donnarumma e Ciano, quest’ultimo infortunato

Nocerina – Pescara 2-4 (Donnarumma; Insigne): Grandi emozioni nell’incontro tra Nocerina e Pescara, valido per l’ultima giornata di andata della Serie Bwin. Alla fine la spuntano gli abruzzesi, con un 2-4 che inguaia ancora di più la Nocerina, ferma a quota 16 nei bassifondi della classifica, ed ora seriamente preoccupata per l’imminente futuro. Diametralmente opposto il morale del Pescara che, con i 3 punti odierni, si avvicina ancora di più alla capolista Torino, riprendendo a stupire dopo un finale di 2011 non certo esaltante.

La partita, a dispetto del punteggio, è stata sempre aperta, non dando l’impressione di scivolare quasi mai nella noia, specialmente nella prima frazione. Merito soprattutto dei due moduli di Zeman e Auteri, tecnici votati all’attacca, ma con carenze preoccupanti in difesa. E sono proprio queste carenze a rendere i primi minuti una vera gioia per gli occhi. Passa in vantaggio la Nocerina. Contropiede orchestrato da Farias che serve indisturbato il neo acquisto Gherardi (arrivato ad ottobre, ma alla prima da titolare dopo il brutto infortunio). Palla dentro. Neanche il tempo di rifiatare che il Pescara si riprende il gol con tanto di interessi. 2’ di gioco e prima Cascione, poi Immobile fanno 1-2. Nocerina totalmente scioccata. Ci vogliono un paio di minuti prima che i campani possano riprendere ad attaccare. Ma si sa, concedere spazi al Pescara è un suicidio. E così il i tridente di Zeman trova anche il terzo gol. Insigne (non è di certo una prestazione da ricordare, ma fa la sua parte) e Sansovini macinano terreno e mettono costantemente in apprensione il fragile terzetto difensivo dei molossi, fino a quando non di pensa il solito Immobile a fare 1-3 e a chiudere virtualmente i giochi, portando i suoi al riposo con il doppio vantaggio.

Nella ripresa però al Nocerina parte forte. Farias (il migliore dei suoi) trova quasi immediatamente il gol che accorcia le distanze. Il suo destro indirizzato all’angolino basso serve però solo ad illudere il pubblico del San Francesco. È vero che i campani ci mettono il cuore, ma vuoi la fatica, vuoi i cambi di Zeman (Maniero per Immobile) i biancazzurri mantengono in ghiaccio la partita. Serve a poco l’ingresso di Plasmati per un isolato Castaldo e di Catania per Gherardi. Il Pescara porta il risultato fino al 90’, appena in tempo per segnare anche il definitivo 2-4 con Maniero, giusto per spegnere qualsiasi residua velleità rossonera, condannando così i padroni di casa all’ennesima sconfitta casalinga. Ed ora, con mezzo campionato alle spalle, se per il Pescara è lecito sognare, per la Nocerina è tempo di correre ai ripari, seriamente. (Giancarlo Di Stadio)

 

Cittadella – Empoli 2-1 (Dumitru):  si sfidano al Tombolato di Padova per la 21°giornata di serie Bwin. Entrambe collocate nella seconda parte della classifica, danno vita ad un primo tempo avaro di emozioni: nei toscani mancano Tavano e il napoletano Dumitru, tenuto in panchina per tutta la partita; per i granata pesante l’assenza dell’attaccante Mah. Dicevamo primo tempo scialbo, salvo accendersi al 47 in pieno recupero grazie a Vitofrancesco che riceve palla a centrocampo e fulmina con un gran destro all’incrocio, l’incolpevole Pelagotti. Il secondo tempo si apre con il pareggio flash di Mori; abile a sfruttare una mischia in area. Al 72’ Di Carmine porta nuovamente in vantaggio il Cittadella girando in rete in mezza rovesciata un cross dalla destra. Termina 2-1 il match ed i toscani adesso, devono seriamente guardarsi le spalle per non essere risucchiati nella bagarre di bassa classifica. (Francesco Gambardella)

 

Vicenza- Reggina 0-0 (Bariti): pari soporifero in quel di Vicenza tra l’ex Lanerossi e gli amaranto di Breda, ma buone notizie per i sostenitori del gioiellino Bariti: Cagni lo lascia in campo per 90′ minuti e il ragazzo risponde con una prestazione sufficiente. L’esterno classe ’91 si rende protagonista specie nel primo tempo quando al terzo serve un’ottimo pallone per Abbruscato (che si fa anticipare dal difensore reggino Marino) e al 30′, quando prova la botta dalla gran distanza con la palla che si spegne senza eccessive pretese a lato. Davide Bariti ha avuto gran da fare specie in fase di non possesso, essendo l’esterno sinistro reggino Rizzato unica fonte di gioco degli amaranto: spesso, quindi, è stato fondamentale il suo  apporto al terzino Tonucci, con il quale non ha fatto comunque correre rischi eccessivi alla retroguardia biancorossa se non al 56′, quando un tiro sbilenco dello stesso Rizzato stava per diventare la più classica delle papere per le mani saponetta del portiere Frison, e al 83′ quando lo stesso estremo difensore è bravo ad anticipare Ragusa sull’ottima assistenza dell’esterno amaranto. Alla fine un pari che ci sta tutto, non fosse che la Reggina recrimina per un dubbio fallo di mani in area di Castigliola nel finale di primo tempo: alle moviole l’ardua sentenza. Per quanto concerne l’esterno classe ’91 di proprietà azzurra, è già un bel risultato, per addetti ai lavori e tifosi, vedergli giocare 90′ in un campionato fisico e rude (seppur talvolta, come oggi, carente dal punto di vista qualitativo) come quello di Serie B, tappa fondamentale e imprescindibile per permettere al ragazzo di maturare sotto aspetti quali la fisicità, la malizia e la fase di non possesso. Speriamo Cagni si sia deciso a puntare su di lui, e speriamo lui riesca a dimostrare il suo valore. (Mirko Panico)

 

Brescia-Crotone 3-0 ( Ciano; Maiello) : Voglia di tranquillità: questo il comun denominatore di Brescia e Crotone nella sfida della 21agiornata che vede le due compagini affrontarsi all’impianto “Rigamonti”. I risultati altalenanti portano le due squadre a dover necessariamente rimpinguare il proprio bottino di punti onde evitare coinvolgimenti in pericolosi discorsi di bassa classifica. Il tecnico dei calabresi Menichini rinuncia obbligatoriamente ad uno dei due prodotti del vivaio napoletano che ha a disposizione, ovvero Camillo Ciano, fermo ai box per infortunio. Raffaele Maiello, l’altra pedina di proprietà del club partenopeo, partirà nuovamente dalla panchina. Il primo tempo mostra il predominio della squadra casalinga, che riesce a portarsi in vantaggio al 13′ grazie ad un tocco sporco su cross di Zambelli del giovane belga-marocchino El Kaddouri, accostato recentemente alla squadra di Mazzarri, che fa dunque 1-0. Nella restante porzione di frazione il Crotone cerca in più occasioni la rete, pericolose soprattutto le incursioni di Calil e le conclusioni dalla distanza di Sansone. Il tecnico degli ospiti deicide di dare spazio a Maiello al 57′, inserendolo al posto di uno spento Eramo. È il Brescia però ad affondare al 64′: l’ungherese Vass si coordina dal limite dell’area e lascia partire un gran tiro sul quale l’estremo difensore Bindi non può nulla, 2-0. Le “rondinelle” sfruttano l’inerzia e chiudono la gara al 73′ con Feczesin, il quale è abile in area a saltare il suo diretto marcatore e a battere con precisione il portiere degli “squali”, 3-0. Più di trenta minuti non bastano al giovane Maiello per mettersi in evidenza: non riesce mai ad entrare nel vivo del match, così come del resto i suoi colleghi di reparto, non offrendo particolari spunti di riflessione. Continua il “dosaggio misurato” degli “scugnizzi” partenopei.(Antonio Fusco)

 

Servizi a cura di Giancarlo Di Stadio, Francesco Gambardella, Mirko Panico e Antonio Fusco

 

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