Nel weekend, tra i giovani del Napoli mandati a farsi le ossa in Serie B, spiccano la straordinaria prestazione di Insigne, la buona prova di Maiello e Ciano nella fila del Crotone che ha sconfitto il Verona, Dumitru non incide in Empoli-Modena ed assente Bariti a Vicenza
PADOVA- PESCARA 0-6 (Insigne): Partita senza storia all’Euganeo di Padova. Un Pescara semplicemente perfetto rifila 6 palloni ad un Padova spaesato, senza gioco e senza idee, incapace di arginare gli schemi degli uomini di Zeman. Il prepartita è caratterizzato dalla commozione nel ricordo di Piermario Morosini. Il maxischermo proietta una sua foto, con la semplice scritta “Ciao Mario”, la quale da sola vale più di mille parole. In campo le squadre e la quaterna arbitrale indossano la maglia numero 25, prima di riunirsi a centrocampo per il minuto di silenzio.
Comincia la partita, ed è subito chiaro che sarà dura per il Padova. Fino alla mezz’ora, cioè fino alla prima occasione dei padroni di casa, assistiamo ad un vero e proprio Pescara contro Perin (il povero portiere del Padova). Spreconi gli uomini di Zeman, specialmente con Immobile, il quale vanifica, tra le tante palle gol, un no look di Insigne semplicemente da applausi. Il risultato regge fino a quando Ruopolo non commette un ingenuo fallo in area di rigore. Dal dischetto Immobile non fallisce, pochi minuti prima dello scadere della prima frazione di gioco. Un risultato che va stretto agli ospiti, capaci di creare, e di divorarsi, almeno 5-6 palle gol.
Nella ripresa il copione non cambia, anzi. In cattedra sale Insigne, in una delle sue migliori serate. Il folletto napoletano è particolarmente ispirato e si vede. Prima offre assist a desta e a manca, poi decide di fare tutto da solo, stoppando a volo sulla trequarti, eludendo la lenta difesa padovana ed insaccando una alla destra di Perin. Finita? Per niente. Insigne ha solamente iniziato. Il piede è caldo e bastano solo 5’ prima che il folletto napoletano sigli la sua doppietta personale. Tiro a giro e palla di nuovo alle spalle di Perin. 0-3, e partita teoricamente chiusa. Da lì in poi il Padova cessa ogni qual si voglia resistenza, alzando bandiera bianca e offrendosi alla fame bramosa del Pescara. Al 69’ Verratti serve Nielsen al centro dell’area. Il danese trova l’angolino basso e sigla il quarto gol. Ci saranno altri due gol del Pescara, targati Ciro Immobile ed Emmanuel Cascione, utili solo per legittimare ancor di più un dominio biancazzurro, e per irretire il pubblico padovano, prodigo di fischi verso i suoi giocatori. Al 73’ inoltre dobbiamo segnalare l’uscita dal campo di Insigne, rilevato da Sansovini dopo aver offerto l’ennesima prestazione sopra le righe. Pescara che con questo successo si porta ad un solo punto dalla coppia di testa Torino – Verona. Il Padova invece, nonostante resti saldamente in zona Play-off, potrebbe accusare duramente il colpo e perdere fiducia in vista della volata finale. (Giancarlo Di Stadio)
EMPOLI- MODENA 1-3 (Dumitru) : Brutta sconfitta per gli uomini di Aglietti che si fanno rimontare il gol di Lazzari (4′) e cadono sotto i colpi di un indemoniato Cellini (per lui una tripletta: 44′, 67′ e 79′); il finale non lascia scampo ad equivoci: 1-3 e azzurri di Toscana sempre più in zona rossa. Senza un deciso cambio di rotta, per Brugman e compagni la stagione potrebbe rivelarsi più che fallimentare. Ad Agosto, per molti, grazie a giovani di prospettiva (tra i quali il “nostro” Dumitru) ed a individualità di spicco come Maccarone, Tavano e Stovini, l’Empoli poteva essere la sorpresa di questa Serie bwin. Ad oggi gli azzurri rischiano di essere una delle più grandi delusioni. La gara di oggi parla chiaro: gli empolesi, in vantaggio troppo presto, rinunciano a giocare praticamente dal 5′ del primo tempo. L’atteggiamento degli uomini di Aglietti è troppo prudente e, come spesso capita, viene punito: allo scadere del primo tempo Marco Cellini trafigge Dossena dopo un ingenuità di Chara; al 67′ ancora la punta gialloblù fa bis di testa e a dieci minuti circa dal termine firma la sua personale tripletta a seguito di un contropiede. Per Dumitru, entrato sul risultato di 1-1 (58′) in luogo di un evanescente Tavano, mezz’ora di anonimo ciondolare sull’out sinistro dello scialbo attacco toscano. Il ragazzo ha qualità, e su questo poco ci piove, ma come il campo insegna, molto spesso le sole qualità servono solo ad alimentare i discorsi ed i rimpianti dopo gli errori. Aglietti lo vede poco, lui ha bisogno di continuità e fiducia, la sua squadra è in crisi: la qualità che più serve in un momento del genere è il carattere. (Mirko Panico)
VICENZA-SAMPDORIA 1-1 (Bariti): Neanche in panchina il giovane centrocampista, Davide Bariti (’91) in comproprietà tra Napoli e Vicenza. Sfida delicata quella del Menti tra i veneti che sgomitano nei bassifondi della classifica ed una Sampdoria in piena corsa play off. Le squadre impattano sull’uno a uno. Al 38’ i blucerchiati si portano avanti con gol di testa di Eder. Cross di Munari e perfetto stacco aereo dell’ex Cesena. Al vantaggio ospite risponde Gavazzi al 22’ della ripresa. Paolucci spizza la palla per Elvis Abbruscato; perfetto corridoio per Gavazzi che non ha problemi ad insaccare. Gioia e commozione per il calciatore biancorosso che, visibilmente emozionato, dedica la sua rete all’amico, Piermario Morosini. (Gianni Ibello)
CROTONE- VERONA 3-1 (Ciano e Maiello): Entrambi in campo per tutti i 90’ della gara, i due napoletani sono protagonisti di un’ottima prova nella sfida casalinga contro la formazione scaligera. In particolare, Ciano si mette in mostra già al 5’, portando in vantaggio i padroni di casa con un tiro dalla distanza, potente ma non troppo angolato, che però diventa imprendibile per il portiere Rafael in seguito alla sfortunata deviazione di testa del veronese Maietta. Il Verona, scosso dall’episodio, cerca di reagire, pressando alto e facendo girare palla, ma senza trovare molti spazi. Al 22’ arriva invece il raddoppio dei pitagorici, nuovamente grazie ad un tiro potente da fuori area, questa volta di Florenzi, ed ancora una volta con la partecipazione involontaria di Maietta, che devia alle spalle del proprio portiere. A questo punto gli scaligeri provano a capovolgere l’andamento della gara con maggiore convinzione, creando occasioni pericolose con Maietta, Bjelanovic e Hallfredsson (uno dei migliori dei suoi). Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Ciano costringe Abbate al fallo, con conseguente ammonizione per il terzino gialloblù. Ma proprio nel momento migliore dei veronesi, in prossimità dello scadere del primo tempo, arriva la terza rete dei calabresi, stavolta del brasiliano Caetano (alla tredicesima marcatura in campionato), che segna con un tap-in dopo la respinta del connazionale Rafael sul tiro dello stesso attaccante. Nel secondo tempo l’inerzia della partita non sembra cambiare, col Verona ancora in attacco con la speranza di riaprire il match. Dopo i tentativi, ottimamente sventati da Belec, prima di Bjelanovic e poi di Galli (entrato poco prima al posto del croato), è proprio il nuovo entrato ad accorciare le distanze al 62’ con un pallonetto che supera il portiere crotonese in uscita. Al 35’ Maiello subisce un brutto fallo ed è costretto ad uscire momentaneamente dal campo, ma per fortuna non è nulla di grave e rientra quasi subito. Negli ultimi minuti c’è da annotare soltanto un palo di Florenzi, poiché è solo il nervosismo a regnare in campo. Vittoria meritata del Crotone, soprattutto grazie all’ottimo primo tempo. (Francesco Bevilacqua)
Servizi a cura di Giancarlo Di Stadio, Mirko Panico, Gianni Ibello e Francesco Bevilacqua.
