E’ veramente complicato oggi scrivere di calcio, valutare le prove dei giovani di proprietà del Napoli che si sta facendo le ossa sui campi della serie cadetta. Abbiamo ancora negli occhi il dramma di Piermario Morosini, ma il dovere professionale ci impone di continuare a fare il nostro lavoro:
REGGINA-CROTONE 1-1 (Maiello, Ciano): Per la 35ª giornata del campionato di Serie B all'”Oreste Granillo” di Reggio Calabria è andato in scena il derby calabrese tra i padroni di casa della Reggina, che hanno pareggiato contro il Crotone per 1-1.
Parte bene la formazione amaranto che si fa pericolosa già nei primi minuti con un colpo di testa di Viola, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Al 9′ già il primo cambio per il Crotone, Mazzotta s’infortuna e al suo posto entra Maiello. Con il passare dei minuti la partita perde d’intensità, la Reggina colleziona ben sette corners nella prima frazione di gara e proprio su uno di questi al 47′ i calabresi passano in vantaggio con il colpo di testa vincente di Angella. Squadre che vanno negli spogliatoi con il meritato vantaggio della formazione di casa, il Crotone in forte difficoltà dopo l’uscita di Mazzotta con l’allenatore Drago che prova diversi cambi tattici senza però riuscire a trovare la soluzione giusta.
Al rientro degli spogliatoi entrambe le squadre restano in dieci uomini, durante l’intervallo l’arbitro espelle Gabionetta e Cosenza. La partita s’incattivisce al 49′ viene ammonito Maiello, due minuti dopo e l’arbitro Merchiori mostra il giallo anche a Ragusa, Bonazzoli al 53′ viene espulso per qualche protesta di troppo nei confronti dell’arbitro, lasciando così i suoi in nove contro dieci. Il Crotone allora forte del vantaggio numerico si riversa in attacco, al 65′ Pettinari, appena subentrato a Sansone, va vicinissimo al gol del pareggio con un colpo di testa bloccato in due tempi. Al 79′ è ancora Pettinari a sfiorare il gol, ma Belardi riesce a deviare in angolo il suo tiro. Al terzo tentativo Pettinari trova il gol, al 93′ l’attaccante del Crotone si fa trovare pronto su un cross di Galardo proveniente dalla trequarti e di testa trafigge Belardi, fissando il risultato sul 1-1 finale.
Prestazione sufficiente di Raffaele Maiello, centrocampista del Napoli in forza al Crotone, subentrato al 9′ a Marzotta, ha inizialmente occupato il ruolo di centrocampista centrale, poi nel cros della partita l’allenatore Drago lo sposta a sinistra sulla linea di difesa, dove gioca senza grossi patemi in un ruolo nuovo per lui. Invece solo panchina per Camillo Ciano, l’altro calciatore napoletano in prestito ai calabresi. (Raffaele Di Guida)
Gubbio-Vicenza 1-1 (Bariti) La sfida tra Gubbio e Vicenza rientra nel cartello delle cosiddette gare valevoli per la permanenza in categoria. Non scaturiscono molte emozioni dal match, che termina con il risultato di 1-1. Le reti sono arrivate entrambe in chiusura di primo tempo: sono gli umbri a passare in vantaggio grazie ad un bel tocco di piatto di Obiora. La reazione degli ospiti non si fa, però, attendere e dopo appena un minuto arriva il pareggio, scaturito dal piede di Mustacchio, il quale insacca la sfera sotto misura. Nel gruppo vicentino, diretto da Beghetto, l’esterno Davide Bariti classe ’91 (in comproprietà con la società partenopea) entra sul terreno di gioco al 66′, rilevando proprio l’autore del gol Mustacchio: ordinata la sua prova, poche le sbavature in copertrua ma altrettanto rare le sue proiezioni offensive. (Antonio Fusco)
Pescara-Livorno 0-2 (Insigne) Non è il caso di parlare di calcio, quest’oggi, dopo le immagini dell’Adriatico: dopo 30′ di dominio del Livorno ed una prestazione altalenante degli abruzzesi di Zeman e del nostro osservato speciale Lorenzo Insigne, succede quello che nessuno vorrebbe mai vedere su un campo di calcio, Piermario Morosini, centrocampista classe ’86 della compagine toscana, s’accascia e prova a rialzarsi dal suolo tre volte in pochi secondi. L’ultimo tentativo, però, è quello della disperazione: il giovane cade male (con il volto verso l’erba dell’Adriatico) e tutti s’accorgono della gravità dei fatti. I primi ad accorgersi dell’emergenza (gli altri giocatori in campo e l’arbitro erano presi da una sortita offensiva dei pescaresi) sono due suoi compagni di squadra, nonchè autori delle due reti che stavano premiando i ragazzi di Madonna, Belingheri e Dionisi. Purtroppo per tutti, quelli che sembravano pessimi presagi, si sono rivelati poi tristissimi dati di fatto: Piermario Morosini è deceduto all’ospedale Santo Spirito di Pescara un’ora circa dopo il malore che ha fatto piangere tutto il mondo del calcio. Quest’oggi ci lascia un giovane (il 5 luglio avrebbe compiuto 26 anni) e non si può pensare al calcio. (Mirko Panico)
A cura di Raffaele Di Guida, Antonio Fusco e Mirko Panico
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