Aspettando Insigne che sarà in campo con il suo Pescara nel posticipo di lunedì contro il Brescia, il resto degli scugnizzi partenopei cerca di mettersi in mostra tra i campi della B. Poca considerazioni però per loro: Bariti, Donnarumma e Maiello si accomodano in tribuna. Solo Ciano scende in campo, ed è autore di una buona prestazione, donando vivacità al suo Crotone, mentre anche Dumitru è assente, a causa della convocazione in Nazionale Under 20.
Bari – Empoli 1-0 (Dumitru): non sembra funzionare la cura Pillon per l’Empoli. I toscani infatti non riescono a svoltare, continuando a palesare tutti i mali che erano costati il posto all’ex mister Aglietti. Così al Bari basta un gol di Forestieri, sul finire della prima frazione, per portarsi a casa l’intera posta in palio e potersi così avvicinare sensibilmente alla zona promozione, nonostante qualche sofferenza di troppo nella prima parte di gara. Poi però i pugliesi sono venuti fuori, così come i limiti offensivi dell’Empoli, a cui non è bastato cambiare in corso d’opera i 2/3 dell’attacco (Tavano unico attaccante rimasto in campo per 90’) per dare maggiore vivacità in avanti. Da segnalare inoltre come Dumitru, in prestito dal Napoli, non abbia fatto parte del match, complice la convocazione nell’Under20 di Di Biagio. Forse il suo dinamismo avrebbe fatto comodo in avanti, anche se alla fine si sarebbe trovato con Tavano a predicare nel deserto. (Giancarlo Di Stadio)
Vicenza – Hellas Verona 2-1 (Bariti): allo stadio Romeo Menti di Vicenza, si gioca il derby del Triveneto, tra Vicenza e Verona. Tra le fila dei padroni di casa tribuna per il giovane Bariti, di proprietà del Napoli. Partita che stenta decollare, infatti le migliori occasioni si hanno sul finire della prima frazione di gara, grazie a Misuraca e Abbruscato che impegnano il portiere Veronese Rafael. Ripresa vivace che vede subito passare in vantaggio i padroni di casa con Augustyn; il difensore in prestito dal Catania, è lesto ad anticipare tutti ed insaccare alle spalle di Rafael. Pareggia alla mezz’ora il Verona con un’azione irregolare: Gomez riceva palla e controlla con il braccio; Hallfredsson da fuori scarica un sinistro nell’angolino. Il Vicenza non demorde, e passa nuovamente in vantaggio con Abbruscato che sigla un gol simile a quello del precedente vantaggio. Termina così 2-1, con un finale convulso in cui il Vicenza si difende in undici ed il Verona non riesce a scardinare la difesa avversaria. Da segnalare, tra le file veronesi, l’ammonizione a ben 6 calciatori! (Francesco Gambardella)
Nocerina – Modena 1-1 (Donnarumma): Al San Francesco d’Assisi, la Nocerina ospita il Modena per cercare di risalire la china. Dopo un avvio niente male, la squadra di Autieri ha notevolmente abbassato lo standard delle sue prestazioni, racimolando una sola vittoria nelle ultime quattro uscite. Dalle dichiarazioni del tecnico, quella di oggi dovrebbe essere la gara della svolta. Ancora poco considerato il giovaneDaniele Donnarumma: il centrocampista mancino in prestito dal Napoli si accomoda infatti in Tribuna, togliendo ogni speranza ai tanti estimatori del classe ’92 che desideravano vederlo in campo.
Il Modena, terz’ultimo in classifica con soli 6 punti ed un rendimento esterno spesso non all’altezza, può essere la vittima sacrificale giusta per far riprendere fiato alla compagine rossonera. Il modulo scelto per scardinare la difesa dei canarini è uno spregiudicato 3-4-3, modulo che mister Autieri predilige nei match casalinghi dove “deve fare la partita”. La linea arretrata è composta da Nigro, Di Maio ed Alcibiade, in porta c’è Gori. In mediana Del Prete e Bolzan stazionano sulle fascie, Bruno e capitan De Liguori al centro. Il tridente vede Farias e Catania agire al fianco di bomber Castaldo, Gianvito Plasmati in panca. Partita subito in discesa per i campani, che dopo un avvio grintoso e di carattere, coronano il predominio del campo con un rigore trasformato da Castaldo (nell’occasione fallo di mano Domenico Giampà). Il Modena corre ai ripari e mister Bergodi ha quanto meno il merito di capire che il suo 4-4-2, un pò troppo “abbottonato”, non avrebbe mai scalfito la retroguardia rossonera: al 34′ via De Vitis, un centrocampista centrale, dentro Stanco, calciatore molto più offensivo del suo compagno e Modena che passa al 4-3-3. Il Modena ora sembra essere più tonico, ma la Nocerina sta giocando la partita che desiderava: si prospettano ampi spazi in ripartenza. Il primo tempo termina con i campani in vantaggio, ma gli uomini di Bergodi sembrano dare segnali di reazione.
Il secondo tempo inizia con una doccia fredda per Castaldo e compagni: proprio Stanco, in campo a fine primo tempo, ribadisce in porta, da posizione decentrata, un passaggio di Sam Dalla Bona. Al 47′, 1-1 il risultato e tutto da rifare. Autieri prova a dare più mole al reparto offensivo buttando nella mischia Plasmati a sostituire l’infortunato Del Prete (65′). La partita è molto combattuta specie a centrocampo, ma nell’aria si avverte il comune desiderio primario di non uscire dal match con le ossa rotte. La girandola di sostituizioni (2 per la Nocerina, 3 per gli emiliani) non mischia le carte in gioco, Nocerina e Modena si regalano un punto a testa. Peccato per la compagine campana che in una gara come quella odierna, contro un avversario evidentemente non irresistibile, poteva mettere in cassaforte tre punti fondamentali per una salvezza dura e travagliata, ma fattibile. La Nocerina ha spesso questo difetto: raccogliere molto meno di quanto non semini. Per una squadra poco abituata ad un campionato come quello di Serie B, questa situazione, in tempi non sospetti, era già immaginabile; tuttavia oggi è sembrato che anche il gioco, cosa che non era quasi mai mancata alla squadra di Autieri, non sia stato dei più spumeggianti. La Nocerina ha l’obbligo di giocare ogni partita con il coltello tra i denti, cercando di acquisire una cattiveria che solo il tempo e l’esperienza potranno regalargli. Chissà che con un Donnarumma in più… (Mirko Panico)
Crotone – Gubbio 2-1 (Ciano; Maiello): Allo stadio “Ezio Scida” di Crotone arriva una vittoria molto sofferta dei padroni di casa. La rete del vantaggio è di Gabionetta su calcio di rigore per fallo del portiere Donnarumma su Sansoni. Arriva ad inizio ripresa il pari della squadra di Pecchia, con Ciofani che sfrutta il passaggio di Bazzoffia e a porta sguarnita non fallisce il bersaglio. Sembra tutto perso per gli uomini di Menichini, ma allo scadere arriva il gol vittoria di Djuric: stop al volo e rasoterra imparabile per il portiere umbro. Entra al 10′ della ripresa Camillo Ciano, mostra vivacità e tenta anche conclusioni nello specchio della porta. Da segnalare inoltre per i crotonesi la buona prova di Gabionetta, sia nel costruire il gioco e anche nei tiri dalla distanza. Per il Gubbio solo Bazzoffia mette in difficoltà i calabresi, per il resto si vedono le difficoltà di una squadra giovane ma ancora inesperta per la categoria cadetta.(Alessandro Sacco)
Brescia-Pescara 0-3 (Insigne): Il talento non passa mai inosservato: questo è il caso di Lorenzo Insigne, di scena stasera allo stadio ” Mario Rigamonti” per il posticipo tra Brescia e Pescara, che ritrova il tridente offensivo titolare composto da Sansovini, Immobile e per l’appunto dallo scugnizzo di Frattamaggiore. Sono i padroni di casa ad avere la prima grande occasione al 2′: Juan Antonio percorre l’intera corsia di destra e dal fondo mette al centro una palla d’oro per Feczesin, il quale spara alto sprecando il cosiddetto rigore in movimento. Insigne si fa vedere al 7′, quando riceve la sfera da Immobile, lesto nel liberarsi del proprio marcatore, ma spreca l’assist del compagno calciando in malo modo. Quello di Zeman è oramai un integralismo conclamato: 4-3-3 puro che garantisce tante soluzione in zona offensiva ma apre praterie sconfinate agli avversari che sfruttano il posizionamento della linea difensiva, che si sposta il fin quasi a centrocampo. Il napoletano in maglia numero 11 sbaglia nuovamente la giocata al 24′, scegliendo di effettuare un improbabile tiro dai trentacinque metri piuttosto che servire Sansovini o Immobile, che avevano appoggiato bene l’azione. La magia vincente la offre proprio Immobile al 38′: straordinaria accelerazione dell’attaccante scuola Juventus, che supera Beradi e De Maio di slancio e piazza un destro micidiale che supera Leali, 0-1. Sul raddoppio del Pescara, che arriva sul finale di tempo, c’è lo zampino del gioiellino nostrano che, ricevuta palla, è bravo a porgerla velocemente e con precisione aSansovini, il quale rientra sul sinistro e fa partire un tiro a giro che sbatte sul palo: Immobile si fa trovare pronto sulla ribattuta e firma la sua doppietta personale, 0-2. Nella seconda frazione di gara Insigne tenta più volte di timbrare il cartellino e ci riesce al 63′: ripartenza mcidiale degli uomini di Zeman con Maniero che serve il “folletto” partenopeo che dal limite dell’area tocca con decisione il pallone di interno destro e buca l’estremo difensore bresciano, portando i suoi sullo 0-3. Sono i padroni di casa successivamente alasciare grandi spazi, gli attaccanti abruzzesi vanno a nozze e tentano sempre l’affondo, lo stesso Insigne sfiora la doppietta al 87′: presentatosi davanti a Leali prova il rasoterra, è bravo però il portierino di Scienza a respingere in calcio d’angolo. Il match termina senza variazioni di risultato: rotonda la vittoria dei “delfini” che occupano il quarto posto in classifica; buona la prova del “nostro” gioiello, che entra un pò in ritardo in partita ma riesce a fornire sempre giocate di alto livello, senza disdegnare anche qualche recupero in fase difensiva. Continua il suo processo di crescita…
Serivizi a cura di Giancarlo Di Stadio, Francesco Gambardella, Mirko Panico, Alessandro Sacco ed Antonio Fusco
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