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Scugnizzeria in the World – Perde Insigne, applausi per Bariti

L'ex Triestina il migliore degli Scugnizzi, batte il compagno Dumitru

 

Giornata agrodolce per i ragazzi della Scugnizzeria partenopea. A ridere sono principalmente Ciano, Maiello e Bariti, vincitori, i primi due, contro la Nocerina di Donnarumma, mentre il secondo può guardare con aria soddisfatta Dumitu, battuto quest’oggi con il suo Empoli. Per il resto a far compagnia agli scontenti ci penserà anche Insigne, al secondo stop consecutivo, stavolta a Torino, in un match strano,  che sancisce la definitiva fuga dei piemontesi e mette seriamente in discussione le velleità promozione proprio di Insigne e del suo Pescara

Torino – Pescara 4-2 (Insigne): partita strana, che poteva concludersi o con un punteggio più ampio o addirittura con un risultato diverso. Pesano gli errori del Pescara, qualche leggerezza del Torino, e soprattutto alcune decisioni discutibili dell’arbitro.  Ma andiamo con ordine. Nei primi minuti si assiste ad un match combattuto, in cui il miglior attacco del campionato (Pescara) cerca invano di perforare la miglior difesa (Torino) in un crescendo di gioco. I principali protagonisti, manco a dirlo, sono da un lato Insigne e Immobile, dall’altro il concreto Ogbonna e il talentuoso Sgrigna. Chiave di volta potrebbe essere il gol di Immobile, su assist al bacio di Insigne, ma anche stavolta, come a Grosseto, la svista dell’arbitro nega il gol al centravanti scuola Juve. Un fuorigioco inesistente fischiato nega la gioia del vantaggio agli uomini di Zeman. Scampato il pericolo è il Torino ad approfittarne: Basha insacca sul finire della prima frazione, consentendo a Ventura di andare al riposo in vantaggio. Un vantaggio che però, come detto dura solo il tempo del tè caldo dell‘intervallo. Infatti neanche il tempo di tornare a giocare che Immobile si riprende quello che gli era stato tolto prima, con tanto di interessi. 1-1 che legittima un Pescara superiore in apertura di ripresa. Il Torino però è grande squadra per la categoria, e lo dimostra con i fatti. Invece di disunirsi si getta in avanti. Prima Vives, poi due volte Sgrigna, il tutto dal 53’ al 68’. Un 4-1 senza appello che con 20’ ancora da giocare sembra aver già scritto la parola fine. Un lasso di tempo, quello dei tre gol, in cui il Pescara scompare dietro ad un decadente Insigne ed un Immobile profeta nel deserto. Neanche i cambia id Zeman, altre volte così decisivi, riescono a raddrizzare la situazione. I granata controllano, almeno fino a quando l’orologio non li fa sentire così sicuri da abbassare la concentrazione. Così ne approfitta ancora Immobile. 4-2, e magra consolazione di una doppietta personale. Ci sarebbe anche l’occasione del 4-3, in pieno recupero, sempre sui piedi del numero 17 pescarese, ma l’attaccante di Zeman no sfrutta a dovere un maldestro rilancio di Coppola. Sarebbe cambiato il risultato, ma non la sostanza. Ed anche se pesa molto la decisione di annullare il gol di Immobile c’è la netta sensazione che questo Pescare debba al più presto ritrovare la brillantezza di qualche tempo fa, per non dover ridimensionare i sogni dei suoi tifosi. (Giancarlo Di Stadio)

Nocerina – Crotone 0-2 (Donnarumma; Ciano; Maiello): Stop ai passi falsi: questo il motto della Nocerina per il match del “San Francesco D’Assisi” contro il Crotone. Sia il tecnico dei molossi Auteri che quello dei calabresi Menechini non “vedono azzurro”: ‘esterno Donnarumma, il centrocampista Maiello e la punta Ciano, elementi di proprietà del Napoli, partono infatti tutti dalla panchina. Nella prima frazione di gioco sono gli ospiti ad avere le opportunità migliori per andare in gol, notevoli le discese sulla sinistra di Migliore e le azioni personali di Gabionetta, che mettono in seria difficoltà la retroguardia rossonera. I padroni di casa si rendono concretamente pericolosi solo al 18′, quando Scalise, dopo una buona percussione sulla destra, crossa dal fondo per Castaldo, che tira al volo ma la sfera viene bloccata centralmente dall’estremo difensore Bindi. Il secondo tempo si apre con un “doppio schiaffo” dei calabresi, che sfruttano l’ennesimo black-out dei molossi: al 55′ Gabionetta mette dentro di testa su punizione di Florenzi dalla sinistra, 0-1. Il brasiliano è scatenato ed infligge il secondo colpo dopo soli tre minuti: azione personale di Galardo sulla sinistra e cross al centro per il fantasista che insacca da pochi metri, 0-2. Gli uomini di Auteri avvertono il peso del risultato e non riescono a pungere con convinzione, rischiando più volte di subire gol in contropiede. Il monologo degli “Squali” viene interrotto a una coreografica serie di dribbling di Farias al 72′, il quale entra in area ma viene fermato dal portiere ospite Bindi in uscita. l’esterno Donnarumma fa il suo ingresso in campo tra le fila dei molossi all’84’; il centrocampista Maiello viene invece inserito da Menechini all’86’. Pochi minuti dunque per i due ragazzi proivenienti dal vivavio partenopeo, guarda i suoi compagni dalla panchina invece Camillo Ciano. È crisi nera per la Nocerina, scavalcata in classifica anche dal Gubbio. Urge una scossa per risollevare calciatori e ambiente. (Antonio Fusco)

Vicenza – Empoli 1-0 (Bariti): Torna in campo Davide Bariti (che gioca e bene 79′ di gara), torna invece in panca Nicolao Dumitru, che assiste alla disfatta dei suoi. I tifosi azzurri che s’aspettavano una “partita nella partita” tra i due gioiellini di proprietà partenopea sono rimasti delusi ma, per vedere il bicchiere mezzo pieno, è da sottolineare il fatto che Bariti, allorchè chiamato in causa, ha dimostrato qualità importanti per la categoria. L’esterno vicentino ha infatti coperto egregiamente la fascia dimostrando ottime doti atletiche in fase di spinta e buona pulizia in fase di non possesso, seppur non dotato di un fisico imponente. Mister Cagni ha avuto quindi buone risposte dal biondo esterno classe ’91. La partita, per spettatori in tribuna e tifosi collegati con i televisori, non è stata per nulla memorabile dal punto di vista della qualità: l’assenza forzata di Tavano (che, in dubbio fino all’ultimo, è uscito per infortunio al 21′) tra le fila dell’Empoli e quella di Abbruscato tra i vicentini hanno fatto la differenza abbassando il livello tecnico della gara. Dal punto di vista atletico e dell’agonismo però, non si può rimproverare nulla ai 28 giocatori scesi in campo (sia mister Cagni che Carboni hanno effettuato tutti i cambi), bravi a mantenere comunque una mise sportiva e corretta: nonostante i numerosi scontri a fine gara solo Vinci e Augustyn finiranno sul taccuino dei cattivi. Frison man of the match, salva sull’isolato e volenteroso Coralli allo scadere; Rigoni match winner con una botta deviata dallo sfortunato Stovini dal limite dell’area; Botta quasi-gol: appena entrato butta sulla traversa il pallone del possibile 2-0. Alla fine, per il Vicenza, 3 punti meritati: i biancorossi hanno dimostrato, a lungo andare, di volere con più convinzione il bottino pieno. Empoli non malissimo, ma comunque in fase di stallo dal punto di vista del gioco e dei risultati. (Mirko Panico)

Servizi a cura di Giancarlo Di Stadio, Antonio Fusco e Mirko Panico

 

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