Cade a sorpresa il Pescara di Zeman, contro un solido Bari, in una gara contrassegnata dall’assist e da una buona prova di Insigne. Bene anche Dumutru, 80’ di gioco e buoni spunti. Poco spazio invece per Maiello, mentre mono fortunati sono Ciano e Bariti, i quali ancora una volta assistono alle vittorie dei loro compagni dalla panchina o dalla tribuna.
Pescara – Bari 1-2 (Insigne): nella giornata del dolore pe la scomparsa di Francesco Mancini, allenatore dei portieri del Pescara ed ex giocatore del Bari, i pugliesi riescono nell’impresa di espugnare l’Adriatico. Prepartita segnato da dolore e commozione, con un omaggio al figlio di Mancini (la maglia numero 1 col nome del padre), una corona di fiori deposta sulla panchina del Pescara e gli applausi scroscianti dello stadio al ricordo affidato alle parole dello speaker. Commozione toccante, ma è la dura legge di una calcio troppo commerciale ad imporre di dover giocare anche quando forse un rinvio sarebbe stato più giusto e sensato. Il Pescara comunque parte bene. Pochi minuti e Nielsen trova il passaggio in profondità per Insigne. Il napoletano è bravo a servire l’assist vincente a Ciro Immobile. Troppo facile per il bomber di Torre Annunziata insaccare da solo davanti a Lamanna. Gol logicamente dedicato alla memoria di Mancini, con corsa con indici puntati al cielo, e abbraccio collettivo al tecnico Zeman. Il Bari però non si scompone e imbastisce una reazione razionale ed efficace. Queste sono le premesse che portano al gol del pari, firmato da Scavone. Il secondo tempo si apre con un Pescara voglioso di trovare il nuovo vantaggio, ed un Bari che, complice la difesa a 4 e la posizione di un ottimo Bogliacino in mediana, sventa la maggior parte degli attacchi. La beffa per il Pescara avviene al minuto 55’, quando Bellomo approfitta di un Anania fuori dai pali per mettere dentro un tiro dai 25 metri. Una doccia fredda per gli abruzzesi, i quali da lì in poi si catapulteranno in avanti con tutte le loro forze. Troppo sterile però il loro possesso palla e, a parte due occasioni capitate ad un propositivo Insigne, non riescono a superare il muro eretto da Torrente. Finisce così col punteggio di 2-1 in favore dei pugliesi questa gara. Pescara che perde la seconda posizione, mentre il Bari consolida la sua tranquilla classifica, dimostrandosi ancora di più una squadra da trasferta. (Giancarlo Di Stadio)
Padova – Crotone 1-2 (Maiello; Ciano): la squadra di Drago vince una partita molto importante per la lotta alla salvezza e batte un Padova non in giornata e in attacco ha creato pochi pericoli. L’eroe della giornata è il talento di scuola Roma Florenzi con una doppietta, il primo gol e a porta vuota su cross di Calil, mentre il raddoppio è un tocco sotto che batte l’incolpevole portiere padovano. Nella ripresa gli subentra Maiello, il quale però non entra in partita, Ciano rimane a guardare i compagni mentre nella formazione di Dal Canto entra Cutolo che realizza una rete bellissima, supera due difensori e con un cucchiaio batte il portiere ospite. Nel finale il Crotone si divora il gol della sicurezza, ma i padroni di casa non ne approfittano e i calabresi portano a casa una vittoria pesante per la zona salvezza, per il Padova è una sconfitta che ridimensiona le ambizioni play-off perché la Samp si avvicina sempre più. (Alessandro Sacco)
AlbinoLeffe – Vincenza 0-1 (Bariti): per la 33ima giornata di Serie B, allo stadio Atleti Azzurri D’Italia di Bergamo va in scena AlbinoLeffe-Vicenza, partita salvezza, con la formazione di casa ultima in classifica con venticinque punti e a soli quattro punti dal Vicenza diciannovesimo. Primo tempo avaro di emozioni con la squadra di casa che prova a creare qualche pericolo, ma le occasioni da gol restano pressoché nulle. Secondo tempo sulla stessa falsa riga, i due allenatori provano a cambiare l’andamento del match con alcuni cambi, ma la partita resta bruttina. Una sola occasione per parte, il Vicenza si fa pericoloso con una conclusione di Paolucci, mentre l’Albinoleffe crea qualche pericolo con Cissè. La partita però si ravviva nel finale, al 88′ Offredi riesce a respingere una conclusione dalla distanza del Vicenza, sulla palla arriva Maiorino che batte a rete ma il portiere dei bergamaschi si oppone nuovamente, ma il pallone è raccolto da Paolucci che non può far altro che ribadire il pallone in rete. Al 94′ va vicinissimo al pareggio con Pacilli che centra clamorosamente la traversa. La partita si conclude così, con il Vicenza che raccoglie tre punti insperati, che gli consentono un importante passo verso la salvezza. Convocato Davide Bariti, giovane centrocampista classe ’91 in comproprietà tra Vicenza e Napoli, ma per lui solo tribuna, restando così fermo a dodici presenze in questo campionato. (Raffaele Di Guida)
Empoli – Torino 1-0 (Dumitru) :tre punti fondamentali per l’Empoli di Aglietti, che riesce a trovare la terza vittoria nelle ultime quattro gare. A fare le spese dell’ottima prestazione degli azzurri di Toscana, nientepopodimeno che il Torino capolista, sconfitto ma comunque a più tre dalle dirette inseguitrici (Verona e Sassuolo) e a più quattro dal Pescara di Zeman, Insigne e Immobile, battuto in casa dal Bari. Protagonista della festa azzurra è Massimo “Big Mac” Maccarone, bravissimo a piazzare nell’angolino basso alla sinistra di Benussi un terrificante destro dai 20 metri (25′). Ad iniziare l’azione del gol ci ha pensatoNicolao Dumitru, quest’oggi preferito a Francesco Tavano (causa guai fisici dell’ex Livorno e Valencia) e tenuto in campo per quasi 80′, salvo poi uscire in luogo proprio del capocannoniere dell’Empoli. Il talentino di proprietà partenopea, i cui limiti sono la mancanza di freddezza in area e talvolta un narcisismo alquanto inutile alla causa comune, ha, come quasi sempre, messo in evidenza qualità di sicuro superiori alla media di categoria, non fosse che spesso proprio i limiti caratteriali possono fare la differenza, specie nelle Serie maggiori. Mister Aglietti, complici anche le condizioni precarie del pupillo Tavano, sta iniziando a ritagliare uno spazio sempre maggiore al ragazzo, che ha bisogno di minuti più del pane. L’Empoli, da promessa sorpresa del Campionato a grandissima delusione dello stesso, sta prendendo una forma sempre più solida, e il cammino verso la tranquilla salvezza sembra tutt’altro che tortuoso. Per il Toro momento no: nonostante 65′ di assedio della porta di Dossena, Meggiorini, Antenucci e dopo Bianchi, non sono riusciti a riprendere una gara che, sulla carta, non sembrava poi così ardua per gli uomini di Ventura. (Mirko Panico)
Servizi a cura di Giancarlo Di Stadio, Alessandro Sacco, Raffaele Di Guida e Mirko Panico
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