Partita senza storia all’Euganeo di Padova. Un Pescara semplicemente perfetto rifila 6 palloni ad un Padova spaesato, senza gioco e senza idee, incapace di arginare gli schemi degli uomini di Zeman. Il prepartita è caratterizzato dalla commozione nel ricordo di Permario Morosini. Il maxischermo proietta una sua foto, con la semplice scritta “Ciao Mario”, la quale da sola vale più di mille parole. In campo le squadre e la quaterna arbitrale indossano la maglia numero 25, prima di riunirsi a centrocampo per il minuto di silenzio.
Comincia la partita, ed è subito chiaro che sarà dura per il Padova. Fino alla mezz’ora, cioè fino alla prima occasione dei padroni di casa, assistiamo ad un vero e proprio Pescara contro Perin (il povero portiere del Padova). Spreconi gli uomini di Zeman, specialmente con Immobile, il quale vanifica, tra le tante palle gol, un no look di Insigne semplicemente da applausi. Il risultato regge fino a quando Ruopolo non commette un ingenuo fallo in area di rigore. Dal dischetto Immobile non fallisce, pochi minuti prima dello scadere della prima frazione di gioco. Un risultato che va stretto agli ospiti, capaci di creare, e di divorarsi, almeno 5-6 palle gol.
Nella ripresa il copione non cambia, anzi. In cattedra sale Insigne, in una delle sue migliori serate. Il folletto napoletano è particolarmente ispirato e si vede. Prima offre assist a desta e a manca, poi decide di fare tutto da solo, stoppando a volo sulla trequarti, eludendo la lenta difesa padovana ed insaccando una alla destra di Perin. Finita? Per niente. Insigne ha solamente iniziato. Il piede è caldo e bastano solo 5’ prima che il folletto napoletano sigli la sua doppietta personale. Tiro a giro e palla di nuovo alle spalle di Perin. 0-3, e partita teoricamente chiusa. Da lì in poi il Padova cessa ogni qual si voglia resistenza, alzando bandiera bianca e offrendosi alla fame bramosa del Pescara. Al 69’ Verratti serve Nielsen al centro dell’area. Il danese trova l’angolino basso e sigla il quarto gol. Ci saranno altri due gol del Pescara, targati Ciro Immobile ed Emmanuel Cascione, utili solo per legittimare ancor di più un dominio biancazzurro, e per irretire il pubblico padovano, prodigo di fischi verso i suoi giocatori. Al 73’ inoltre dobbiamo segnalare l’uscita dal campo di Insigne, rilevato da Sansovini dopo aver offerto l’ennesima prestazione sopra le righe. Pescara che con questo successo si porta ad un solo punto dalla coppia di testa Torino – Verona. Il Padova invece, nonostante resti saldamente in zona Play-off, potrebbe accusare duramente il colpo e perdere fiducia in vista della volata finale.
Servizio a cura di Giancarlo di Stadio
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