Gioventù pregiata, da poco cercata e un po’ già trovata. Solo un assaggino però, che ha il sapore di prelibatezza, se appunto il suggestivo antipasto è costituito dai Lorenzo Insigne, dagli Ammendola, i Ciano e Maiello. Piccoli talenti crescono, ed anche in fretta, coadiuvati dal desiderio di spaccare il mondo (calcistico) da quella fame inesauribile che sostiene al meglio menti e fisici. Appropriato e fondamentale concime, con cui i boccioli diventano presto fiori variopinti e molto ricercati. De Laurentiis spinge per la “cantera” e da oggi occhi puntati sulle final eight Giovanissimi Nazionali a Chianciano
In principio nemmeno il concetto di campo d’allenamento per la prima squadra era ben definito e, naturalmente, il lato più “giovanile” della questione non figurava in cima alla lista delle priorità. Anche se, va sottolineato, pur scarseggiando gli investimenti destinati allo scouting (e non poteva essere altrimenti) quel “friggere con l’acqua” ha dato frutti (e fiori) a dir poco inaspettati. Anche agli albori, visto che la Berretti con ad esempio Vitale in campo, nel 2005, appose in bacheca lo scudetto di serie C. Cosa di certo non da poco.
Adesso, dopo aver fraseggiato con un certo Maradona, è lui che va per campetti di periferia e provincia, con l’occhio a lunga gittata di chi s’aspetta prima o poi il quadrifoglio d’oro. L’Insigne “bis” per intenderci. Ed oltre a questo, anche un sostanzioso passo avanti a livello d’investimenti nel settore, strada percorribile senza meno, tenute presenti le parole del presidente alla fine del campionato: “per i giovani sempre più spazio nel Napoli del futuro”, un futuro che già incomincia a vestire i panni del presente.
IL PROSSIMO CIAK -In quel Napoli del primo scudetto, oltre a Caffarelli, c’era anche Ciro Muro, attuale trainer dei Giovanissimi Nazionali. Adesso collegati nell’avventura Napoli, quella di scovare talenti e valorizzarli. Ma è tempo di “final eight” dei Giovanissimi Nazionali. Sono partiti in 30 (29 del ’97 e uno del ’98) per la nuova avventura a Chianciano Terme, in un torneo ad otto squadre, da cui sortirà la finalissima scudetto del 28 giugno allo stadio Abbadia San Salvatore, dove oggi alle 18, c’è Napoli-Torino. E poi il Milan (giorno 22) e l’Empoli il 24. Questi gli incroci del girone B, quello degli azzurrini, mentre nell’altro sono inserite Inter, Juve, Reggina e Roma.
Per la vittoria finale Inter e Juve sembrano le più attrezzate, ma in questo Napoli sempre più “green” e sbarazzino, figurano individualità da seguire e coltivare con pazienza, come Palumbo, i fratelli De Simone, Bifulco, il capitano De Iorio, Lombardi. Alla loro età sognare non è lecito ma obbligatorio.
Fonte: Corriere dello sport
La Redazione
A.F.
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