Massimo Corcione per “Il Mattino”
“La recessione ha prodotto un effetto anche sul Napoli. In un anno ha ridotto gli indispensabili da tre a uno: ora c’è solo Cavani insostituibile, la stagione passata nelle discussioni accademiche del post partita si viaggiava sempre con Lavezzi e Hamsik. Un bel risparmio per Mazzarri nel fronteggiare quelle critiche che inevitabilmente accompagnano la sconfitta. A Bergamo è stata la prima, subita in campionato, senza Cavani in campo, eppure tutti hanno evocato la presenza dell’uruguayano per riaffermarne l’imprescindibilità. Esagerazione o realtà? L’unico argomento che rende la questione reale è la teoria della doppia squadra: se per ogni titolare deve esserci un’alternativa di valore almeno simile se non pari, il principio cade quando si arriva al ruolo di Cavani. Non è un’opinione, è un dato di fatto: se non c’è Cavani, chiunque lo sostituisca non regge il paragone. Soprattutto Vargas, scoperto attraverso le prodezze viste in tv e finora incapace (con qualche eccezione) di replicarle in Italia. È la ragione per cui diventano credibili le prime voci di calciomercato legate alle trattative in corso per gennaio. Floccari è uno dei nomi, un pensiero più di un’ipotesi, che però servirebbe alla causa. Aiuterebbe soprattutto Cavani ad alleggerirsi della responsabilità di essere indispensabile. Le ultime due assenze le ha decise lui con decisione accettata da Mazzarri: un atto di fiducia nei confronti di un giocatore che non s’è mai risparmiato, un atto di resa perché la differenza in campo s’è vista, Al di là delle puntualizzazioni di Colantuono, il numero delle occasioni costruite dal Napoli a Bergamo resta considerevole; non essere riusciti a trasformarne alcuna in gol è un limite altrettanto evidente. Più volte Mazzarri, nel corso delle ultime settimane, ha ricordato che certe esperienze gli servono anche per valutare le potenzialità di qualcuno, in vista della riapertura delle liste. Ha giustificato così anche certi risultati in Europa League, le conseguenze delle sue parole si trasformeranno in qualche fatto rilevante non appena sarà possibile ricominciare a trattare.
Per la prima volta quest’anno qualcuno ha fatto anche il nome di Lavezzi nell’elenco dei rimpianti. Non era mai successo, né dalla Francia arrivano notizie di imprese epiche compiute dall’argentino. Succede anche questo nelle sconfitte, l’amarcord torna improvvisamente di moda e quella dipendenza assoluta dal gioco di Lavezzi, limite negli ultimi anni, si trasforma in nostalgia. Francamente immotivata, visto lo straordinario talento di Insigne che – lui sì – andrebbe mascherato per sottrarlo alle mire degli sceicchi di ogni campionato.
Fin qui le parole da bar dello sport, in classifica restano quei punti di distacco dalla Juventus e il sorpasso realizzato dall’Inter: due imprevisti che mettono il Napoli al terzo posto. Per due giorni il più comodo: assistere da spettatori alla grande sfida di sabato stressa meno e consente qualche ora di riposo supplementare per recuperare. Un altro Cavani non s’inventa, l’originale su può rimettere a nuovo“.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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