La redazione di TuttoMercatoWeb.com ha intervistato Monica Scozzafava, giornalista che segue il Napoli per il Corriere del Mezzogiorno.
E’ un Napoli in ripresa dopo le ultime tre vittorie, arriva ora lo scontro con Mazzarri. Uno stimolo in più per battere l’Inter?
“Uno stimolo in più, legittimo, soprattutto è importante averne quanti più possibili per battere una diretta concorrente per l’Europa. A San Siro il Napoli vorrà continuare questa striscia positiva, sarebbe la terza vittoria di fila in campionato”.
C’è però un Higuain che non ha ancora segnato in campionato. Solo una coincidenza?
“A tutti gli attaccanti capita un periodo di astinenza da gol. Lui non ha segnato però ha dimostrato di sacrificarsi per la squadra, ha fatto assist e arriverà anche il momento in cui si bloccherà. Credo sia solo un caso. Anche Cavani per 6-7 giornate non ha segnato, e sappiamo quanti gol poi ha fatto con gli azzurri”.
La difesa continua a prendere gol, davvero non si può fare di meglio?
“Si deve e si può fare di meglio. Io parlo sempre di fase difensiva, tanti gol il Napoli li prende per scollamento tra i reparti, tra centrocampo e difesa. Una sorta di incomprensione tra gli stessi giocatori. Capita di vedere uomini più attenti a guardare la palla che non i movimenti dell’avversario. Benitez però ha insistito anche su reparto arretrato e qualche risultato si sta vedendo”.
Come si può interpretare il pianto di Insigne e il suo rapporto con il pubblico napoletano?
“Lui è napoletano e la gente si aspetta di più da Insigne, rispetto a chi non lo è. Gli chiede maggiore responsabilità in campo. Ecco perché qualche gesto di insofferenza, qualche fischio o mugugno da parte della tifoseria. Però il pianto librato di Insigne è stato ancora più importante del gol. Come se fosse saltato il tappo di una bottiglia contenente amarezze e delusioni. Lui sente particolarmente la pressione, proprio perché napoletano”.
Fonte: TMW
