Infine, ci siamo: l’ultima giornata di questo rocambolesco campionato, che a tratti sembrava non designare una vera e propria squadra dominatrice della competizione, ma che ha cambiato completamente volto nelle ultime giornate, con un Milan che ha conquistato anzi tempo il suo diciottesimo scudetto, è arrivata.
Per il Napoli si profila una serena domenica di calcio, con l’ingresso in Champions League dal terzo posto già in tasca, quindi il tecnico Mazzarri potrebbe dar spazio a chi ha visto il rettangolo di gioco meno degli altri. Probabile al centro della difesa l’inserimento di Cribari, con Santacroce e Ruiz a dargli man forte, mentre non è stato neanche convocato Campagnaro. Il centrocampo azzurro dovrebbe vedere Gargano e Hamsik al centro, con Maggio e Dossena (o Zuniga) sui lati. Il mister ha soltanto il dubbio relativo alle condizioni fisiche di Dossena. L’arretramento di Hamsik nel ruolo che è stato conteso per tutto l’anno da Pazienza e Yebda, quest’ultimo lasciato a casa, potrebbe essere una riproposizione dell’esperimento nato nell’estate scorsa, quando si parlava di Lavezzi e Quagliarella dietro Cavani, e lo slovacco all’altezza del centrocampo; di fondo comunque lo schieramento del talento col numero 17 sulla schiena conferma ancora una volta, come tra l’altro lo stesso Mazzarri ha sempre detto, che è l’unico di cui non vorrebbe mai fare a meno proprio perché capace di fare la fase attiva e quella passiva. Infine ci potrebbe essere un attacco completamente rivoluzionato, con Sosa e Mascara dietro uno tra Lavezzi e Lucarelli, con la punta di peso in vantaggio sul “Pocho”: questo particolarissimo schieramento concederebbe comunque un posto in panchina al numero 22 argentino, mentre l’altro titolare, Edinson Cavani, deve scontare ancora una giornata di campionato. L’uruguaiano ha commesso un errore che gli è costato molto caro: tre giornate poi ridotte a due, quindi le sfide con Inter e Juve e , forse cosa più importante dal punto di vista individuale, la classifica marcatori, dove Di Natale ha già vinto, vista l’inibizione del suo rivale diretto. Nel caso in cui Lucarelli non dovesse partire dall’inizio quasi certamente avrà la possibilità di giocare: il numero 99 ha disputato qualche finale di partita, ma in questa gara potrebbe ottenere anche qualche minuto in più. Rinunciare a vari “titolarissimi” come lo stesso Lavezzi o l’intero reparto difensivo non deve significare necessariamente che la partita è presa sotto gamba, ma che l’allenatore vuole sfruttare l’occasione per verificare chi tra i giocatori “in bilico” merita di essere confermato e chi invece no. Uno su tutti sotto esame sarà quindi “El principito” Sosa. Le parole dell’agente lo avevano definito superiore a Pastore perché più completo del suo connazionale, ma in effetti il giocatore non ha mai dimostrato tutte queste qualità, soprattutto ricordando che dopo l’arrivo di Mascara l’allenatore ha preferito il nuovo arrivato a lui come quarto attaccante.
Alla vigilia dell’incontro con il Napoli è la conferenza stampa di Del Neri a tenere banco in casa Juventus. Il tecnico ex Sampdoria ha affermato durante l’incontro con i giornalisti che non sarà lui l’allenatore della squadra bianconera per la stagione 2011/2012. “Lo so da mercoledì” rivela lui, affermando di non sentirsi il capro espiatorio di una stagione decisamente deludente per le aspettative ed anche per gli investimenti della società. Avere un piede e mezzo fuori anche dall’Europa League significherebbe tracollo totale, non resta quindi che dare battaglia ai campani, sperando che la Roma non ottenga neanche quell’unico punto, con la già retrocessa Sampdoria, che le garantirebbe il biglietto per l’Europa minore. Probabile quindi che si vedano i titolari bianconeri, con il solito 4-4-2 con Sorensen e De Ceglie sui lati e Chiellini e Barzagli dinnanzi a Buffon. A centrocampo ci saranno Aquilani, che ha recuperato dal fastidio muscolare, e Marchisio con Pepe e Krasic sugli out. Lasciato a casa Felipe Melo a causa del riacutizzarsi del dolore alla caviglia destra. Davanti, infine si dovrebbero vedere il capitano Alessandro Del Piero e Matri. L’imperativo è vincere, non solo per sperare nel miracolo, ma anche per congedarsi dalla tifoseria in maniera abbastanza degna. Del resto negli ultimi anni i fedeli ai colori bianconeri hanno dovuto sopportare un cambio di rendimento, in campionato e non, e questo non rende certo felici coloro che sperano di vedere la vecchia signora di nuovo ai primi posti del campionato.
Le motivazoni dovrebbero essere poche, anche se non è da sottovalutare cosa rappresenta questa sfida per i napoletani, una gara dal fascino particolare, piena di bei ricordi, alcuni più recenti, altri risalenti ai tempi d’oro della maglia partenopea. Il tallone d’Achille della Juventus potrebbe essere la mancanza di concentrazione: per assurdo, i bianconeri potrebbero essere più attenti al risultato della Roma che non al proprio, e un paio di reti del contingente giallorosso contro uno sparring partner come i blucerchiati potrebbe demolire i sogni degli juventini, riducendo il tutto a una partita tra due formazioni che non hanno nulla da guadagnare o da perdere.
Arbitro di questa gara sarà il signor Nicola Rizzoli di Bologna.
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Sorensen, Barzagli, Chiellini, De Ceglie; Krasic, Aquilani, Marchisio, Pepe; Del Piero, Matri.
A disposizione: Storari, Bonucci, Giandonato, Salihamidzic, Martinez, Giannetti, Toni.
All Delneri
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Santacroce, Cribari, Ruiz; Maggio, Gargano, Hamsik, Zuniga; Sosa, Mascara; Lucarelli.
A disposizione: Iezzo, Grava, Cannavaro, Pazienza, Maiello, Dossena, Lavezzi.
All. Mazzarri
Emanuele Romolo Criscuolo
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