Ultima giornata di Serie A, ancora una volta contro i colori bianconeri, stavolta del Siena, contro il quale il Napoli ha disputato non solo l’incontro del girone di andata, ma anche due match di Coppa Italia dove i toscani hanno fornito una grande prova, soprattutto in casa. A tenere banco, però, è certamente la peculiarità del Napoli di rovinarsi spesso la festa, “vincere facile” non è proprio nelle corde degli azzurri, che la scorsa settimana cedendo il passo al Bologna hanno donato il proprio destino ad Udinese in primis ed alla Lazio: da che, sette giorni fa, il Napoli era in vantaggio su tutti, ora si trova dietro i friulani e i biancocelesti, sperando nella vittoria del Catania e nella sconfitta (o massimo pareggio) della Lazio. Ma prima di guardare gli altri campi, gli azzurri dovranno darsi da fare al San Paolo ottenendo i propri tre punti.
Walter Mazzarri serra le fila, per l’ultima di campionato occorre una prestazione decisa, non solo per salutare i tifosi, ma per sperare nel miracolo della Champions League. La risalita dalle posizioni che non includevano la qualifica alle coppe è stata importante in un anno che comunque ha richiesto energie su tre fronti, uno dei quali, proprio la competizione per la coppa dalle grandi orecchie, ha visto i partenopei farsi valere, mettendo in mostra i propri gioielli dall’Italia alla Spagna, passando per Berlino, fino ad arrivare a quella notte di Londra che ha segnato la fine dell’iter napoletano. Proprio uno dei tre tenori non sarà a disposizione del tecnico, Edinson Cavani, che dovrà scontare un turno di squalifica, così come Dzemaili, espulso contro il Bologna per una mini zuffa con Marco Di Vaio. L’allenatore, quindi, schiera un 3-4-1-2 davanti a De Sanctis, con uno tra Grava e Fernandez a sostituire ancora una volta Hugo Campagnaro, il capitano Paolo Cannavaro e Miguel Britos che invece rileva un altro squalificato, Salvatore Aronica. Sugli esterni Christian Maggio si presenta ancora una volta sulla fascia destra, lui che con tutta la squadra ha ricevuto in settimana la visita del C.T. Prandelli che sicuramente lo guiderà durante gli Europei, mentre uno tra l’ex Zuniga e Dossena calcherà la zona sinistra del campo. In linea mediana scelte forzate per l’allenatore toscano che privo di Donadel (tutto l’anno) e di Dzemaili, disporrà il tandem svizzero-uruguaiano Inler-Gargano, che fornirà tanta corsa, visione di gioco e man forte alla propria retroguardia. In avanti, mancando Cavani, si libera un posto che verrà coperto dal giocatore più “chiacchierato” del Napoli: Ezequiel Lavezzi. Che siano davvero i suoi ultimi novanta minuti al San Paolo da giocatore di casa? Saranno vere le voci che lo vogliono stufo di questa piazza e desideroso di club più importanti come Inter (negli ultimi anni sempre una scommessa più persa che vinta) e PSG (una squadra francese davvero è più appetibile del Napoli?) o meno, il pocho guiderà domani sera l’attacco azzurro, supportato da Hamsik e Goran Pandev, giocatore il cui futuro potrebbe essere legato alla trattativa tra il club di Moratti e quello di De Laurentiis. Il calciomercato sembra essere già partito, quest’anno durerà davvero molto, e ogni tifoso dovrà attendere molto più tempo del solito, temendo, tra l’altro, le buone prestazioni di chi disputerà la competizione europea con la propria Nazionale.
Sannino, uomo dai natali quasi napoletani, è quasi sicuramente all’ultima partita alla guida della compagine senese, ma per i fatti che riguardano il calcio non giocato, dovrà giocare una gara puntando alla vittoria. Nelle recentissime indagini sul calcio scommesse è uscito il nome del Siena, e potrebbero essere previste sanzioni, tra le quali diversi punti di penalità che la farebbero avvicinare pericolosamente alla zona retrocessione. Il Siena, insomma, per prudenza, deve vincere, perché in questo momento tre punti rappresenterebbero la certezza di restare nella massima serie italiana pur avendo penalizzazioni. Il 3-5-2 del mister vanterà Pegolo in porta con Belmonte, Contini, ex giocatore del Napoli, e Terzi. Vitiello e Del Grosso dovranno occuparsi delle fasce, con il primo che dovrebbe avere vita leggermente più facile, sulla corsia sinistra, rispetto al secondo al quale toccherà misurarsi con Maggio. Vergassola, Gazzi e Brienza si sistemeranno al centro del campo, mentre in attacco accanto a Destro ci dovrebbe essere Larrondo. L’attacco dovrebbe rispondere alle caratteristiche che hanno già in passato fatto male al Napoli: velocità e imprevedibilità, e il giovane Destro ha dimostrato durante questo anno, di essere giocatore da Serie A, mettendo in luce caparbietà e lucidità sotto porta, oltre alla sua fantasia.
Le squadre dovrebbero darsi battaglia, una per inseguire quella ormai assai flebile speranza di raggiungere il terzo posto, l’altra, invece, per mettere ulteriore distanza tra sé e le posizioni calde. Il tallone d’Achille del Siena, tuttavia, dovrebbe essere rappresentato, per la maggiore, dalle motivazioni, poiché anche se i toscani hanno le proprie motivazioni, queste non dovrebbero controbilanciare quelle del Napoli, che davanti ai propri tifosi non potrà chiudere una stagione con una prestazione pari a quella di Bologna. In più, in chiave puramente tattica, Lavezzi ha a che fare con tre difensori contro i quali mettere in risalto la propria velocità (soprattutto contro Contini) concederebbe un vantaggio ai padroni di casa.
Ultima giornata di campionato, i giochi si chiudono. Il Napoli, pronto a combattere i campioni domenica prossima per la finale di Coppa Italia, guarda la luna, tendendo la propria mano, desiderando afferrarla, ma sapendo che comunque, se non ci riuscisse, camminerà tra le stelle dell’Europa League.
Dirigerà l’incontro il signor Domenico Celi di Campobasso.
NAPOLI (3-4-1-2):
De Sanctis; Grava, Cannavaro, Britos; Maggio, Gargano, Inler, Zuniga; Hamsik; Pandev, Lavezzi.
A disposizione: Rosati, Fernandez, Fideleff, Ammendola, Dossena, Dezi, Vargas.
All. Mazzarri
SIENA (3-5-2):
Pegolo; Belmonte, Contini, Terzi; Vitiello, Vergassola, Gazzi, Brienza, Del Grosso; Destro, Larrondo. A disposizione: Brkic, Sestu, Rossi, D’Agostino, Bolzoni, Grossi, Bogdani.
All. Sannino
Emanuele Romolo Criscuolo
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