Opposto agli stessi colori che domenica gli hanno creato qualche grattacapo, il Napoli si ritrova al San Paolo per dare vita all’ultimo atto delle Semifinali di Coppa Italia, contro un Siena forte del vantaggio ottenuto in casa di 2-1. Nuovamente, insomma, Sannino proverà a mettere i bastoni tra le ruote a questa squadra che non ha certo vissuto la sua settimana migliore, tra l’eliminazione in Champions League ed un 2-2 a Udine che racconta di un Cavani che ha prima sbagliato un rigore, e poi si è caricato sulle spalle i compagni siglando la doppietta che ha condotto al pareggio finale.
Con la bocca ancora amara per la partita di Londra, Walter Mazzarri vuole rilanciare la squadra, per uno sprint finale in campionato a caccia del terzo posto, e in Coppa Italia per conquistare prima la Finale e poi il primo trofeo dell’era De Laurentiis, quella coppa per la quale proprio il tecnico toscano ha sempre dimostrato di tenere molto. Il mister azzurro dovrebbe scendere in campo con l’artiglieria pesante, la sua formazione tipo. Recuperati i due grandi assenti di domenica sera, in porta ci sarà Morgan De Sanctis, con il classico reparto difensivo partenopeo: niente Britos né Fernandez, ma Campagnaro, Cannavaro e il rientrante Aronica. Sulla linea mediana agiranno Inler e Gargano, mentre su uno dei due out dovrebbe riprendere il proprio ruolo un giocatore che per molti, con la sua uscita dal terreno di gioco allo Stamford Bridge,ha cambiato la partita, facendola volgere in favore del Chelsea: Christian Maggio. L’esterno destro della Nazionale vuole esserci domani sera ed è sicuro che utilizzerà, in caso, una protezione per la gamba che gli ha causato problemi a Londra. Con lui da una parte, Dossena dovrebbe cedere la corsia sinistra a Zuniga. In avanti Cavani prenderà controllo dell’area di rigore (e non solo), supportato da Hamsik e da Ezequiel Lavezzi , giocatore lasciato a casa domenica per un infortunio. A questo punto è lecito pensare che Mazzarri non abbia voluto rischiare l’argentino con l’Udinese proprio per essere certo di averlo con il Siena, come del resto aveva intenzione di fare con Hamsik, almeno finche la partita non si è messa su binari poco graditi. LA formazione tipo per scardinare la prevedibile muraglia formata dalla difesa senese. E’ un ottimo modo per trovare un’iniezione di fiducia abbastanza consistente per affrontare il prossimo avversario: il temibile Catania di Montella, intenzionato a qualificarsi in Europa League.
Sannino è pronto al colpaccio, il quale, tenendo conto del risultato dell’andata, non è proprio impossibile. Quasi certamente si cercherà di addormentare la partita, senza dare la possibilità al Napoli di giocare sfruttando le sue caratteristiche. In pratica, ciò che il Napoli avrebbe dovuto fare con il Chelsea. Con almeno otto uomini dietro la linea della palla ed orfano di vari giocatori come Calaiò, Destro, Angelo, D’Agostino e Bolzoni, il Siena dovrebbe presentarsi con un difensivo 5-3-2 davanti al portiere Pegolo. Con Belmonte, Terzi e l’ex Contini a giocare al centro della difesa, gli esterni dovrebbero essere controllati da Vitiello e Rossi. Secondo questa prospettiva, l’allenatore di Ottaviano potrebbe schierare tre centrocampisti molto fisici, prediligendo la forza alla capacità d’impostare il gioco: Gazzi, Vergassola e Codrea sembrano rispondere alla descrizione. In avanti poi dovrebbero agire Larrondo e Gonzalez, attaccanti piuttosto veloci scelti dall’allenatore per non dare riferimenti ai difensori del Napoli. Proprio di questo reparto Sannino avrà studiato come colpire, grazie alla partita che i partenopei hanno disputato contro il Cagliari, il Chelsea e l’Udinese, rimediando ben nove gol. Ma ci potrebbe anche essere una formazione più “normale”, un 4-4-2 che toglierebbe un difensore per dare spazio a Giorgi sulla corsia sinistra, posizionando Rossettini al centro della difesa con Terzi e mettendo Brienza dietro Gonzalez e Bogdani, che a questo punto tornerebbe utile come “centro-boa”, sfruttando le leve. L’ultima decisione, come sempre, è del mister.
Sarà importante per il Napoli mettere la partita sulla retta via; in questo un Siena difensivo potrebbe facilitare il possesso palla e quindi un vero e proprio assedio azzurro. I partenopei,proprio in questo modo, potrebbero colpire gli avversari entro la prima mezz’ora di gioco, per poi trovare l’entusiasmo necessario per chiudere il discorso il prima possibile. Proprio la resistenza potrebbe essere il tallone d’Achille del Siena domani sera: riuscirà la squadra a resistere agli attacchi del Napoli, che avanzando con diversi uomini certo non lascerà scoperta la difesa, evitando ripartenze poco salutari. Ambedue le squadre hanno grandi ambizioni: da una parte il Siena vuole stupire tutta Italia arrivando in finale e sfidando la Juventus; dall’altra parte il Napoli vuole continuare quel processo di maturazione che lo ha portato dall’Europa League alle sfide stellari nel girone di ferro della Champions di quest’anno, fino alla conseguente eliminazione negli Ottavi di finale. Chi sarà il più forte?
Arbitro della serata sarà il signor Paolo Valeri di Roma.
NAPOLI (3-4-2-1):
De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Hamsik, Lavezzi; Cavani.
A disposizione: Rosati, Fernandez, Britos, Dossena, Dzemaili, Pandev, Vargas.
All. Mazzarri
SIENA (5-3-2):
Pegolo; Vitiello, Belmonte, Terzi, Contini, Rossi; Vergassola, Codrea, Gazzi; Larrondo, Gonzalez.
A disposizione: Farelli, Rossettini, Mannini, Del Grosso, Parravicini, Brienza, Bogdani.
All. Sannino
Emanuele Romolo Criscuolo
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