Il vento gelido che ha paralizzato non solo i cittadini, ma anche la vena realizzativa di un Napoli che anche in superiorità numerica ha riscontrato non pochi problemi ad avvicinarsi all’area di rigore del Milan, continua a tentare di ostacolare il regolare iter del calendario calcistico, e dopo esser riuscito ad ottenere il rinvio di alcune partite dello scorso weekend (anche se di dodici ore) o l’anticipo di altre (caso Milan-Napoli), proverà a guastare la serata di Siena-Napoli, Semifinale di andata di Coppa Italia. Il resoconto parziale dei biglietti indica la vittoria degli agenti atmosferici, vittoria che però il presidente Mezzaroma su tutti non vuole concedere, ed è già partito al contrattacco chiamando a raccolta i tifosi, per assistere a questo momento storico per i colori della società toscana.
Walter Mazzarri domani sera avrà la possibilità di gettare le basi per condurre i propri ragazzi dove è riuscito a portare la sua Sampdoria. Essendo una doppia sfida quella che lo divide dalla finale, sa bene che domani non vale la regola “vince chi fa un gol in più”; servirà molta attenzione in difesa, per evitare di prendere gol e di rincorrere. Per alcuni potrebbe essere anche più importante del segnare, tenendo sempre presente che il ritorno si disputerà tra le mura amiche dello stadio San Paolo. Il tecnico toscano ha deciso di non risparmiare nessuno, convocando i titolarissimi e rimandando al match di lunedì sera contro il Chievo Verona il tanto “temuto” dai tifosi turn-over. Con in porta De Sanctis, il trio difensivo sarà composto da Campagnaro, Cannavaro e uno tra Aronica e Britos. Stavolta la retroguardia partenopea non avrà a che fare con Calaiò e Destro, lasciati a casa, ma con il tandem d’attacco Reginaldo Gonzalez, una coppia veloce che potrebbe creare qualche grattacapo alla difesa azzurra, che non è certo velocissima. A centrocampo torna in campo nuovamente dal primo minuto Gokhan Inler, che nel match di Milano ha ceduto il posto al suo connazionale Blerim Dzemaili, il quale si gioca, stavolta, la maglia da titolare con l’uruguaiano Walter Gargano, giocatore dal rendimento eccelente negli ultimi tempi. Sulle corsie tenteranno gli affondi Maggio a destra e Dossena a sinistra. La scelta dell’italiano ex Liverpool potrebbe essere motivata dal fatto che Zuniga, ormai suo alter ego, ha disputato la gara contro il Milan e potrebbe aver bisogno di rifiatare. I “tre tenori”, infine, scenderanno in campo dal primo minuto per riscaldare con la propria “melodia”, il cuore degli spettatori: Hamsik si posizionerà con Lavezzi, riproposto nuovamente nonostante la prestazione opaca contro i campioni in carica della Serie A, alle spalle di Edinson Cavani, che non riesce in questa stagione a sbloccarsi del tutto. L’uruguaiano che l’anno scorso sembrava Re Mida, che trasformava in oro qualsiasi assist, anche quello più impreciso che gli capitava, quest’anno non riesce a riprendere con la stessa facilità la via del gol, problema dimostrato dall’episodio più solare contro il Milan, quando completamente solo ha sbagliato il colpo di testa mandando la palla alta sopra la traversa. Un vero peccato, perché quella rete poteva rappresentare non solo la seconda vittoria stagionale sui rossoneri, ma anche un’opportunità per avvicinarsi alla zona Champions. Del resto, con diversi punti di distacco dall’Udinese terza e dalle altre squadre che momentaneamente le stanno alle costole, un buon pass per l’Europa potrebbe essere rappresentato proprio dalla conquista di questo trofeo, che rappresenterebbe tra l’altro il primo dell’era De Laurentiis, e potrebbe anche zittire rumours di mercato che vedono quotate le partenze di gioielli come lo stesso Lavezzi. Domani sera insomma, vietato sbagliare.
Mister Sannino, benché napoletano, vuole ripetersi, mettendo i bastoni tra le ruote ancora una volta agli azzurri. Ma il Siena ha un obiettivo più importante da seguire, la permanenza in Serie A. Anche per questo l’allenatore ha optato per lasciare a casa il binomio offensivo che gli ha dato parecchie soddisfazioni fino ad oggi. Mattia Destro e l’ex Emanuele Calaiò non saranno della partita, ma altri giocatori che hanno in passato vestito la maglia del Napoli prenderanno parte al match. Davanti al portiere Pegolo, eroe dell’ultimo incontro con la Juventus e precedentemente della sfida proprio contro gli azzurri, ai quali negò la gioia della vittoria parando un rigore a Cavani, si sistemerà una formazione sostanzialmente speculare, con tre difensori, Terzi, Belmonte e uno dei due ex della serata, il difensore Matteo Contini. Tenendo fuori probabilmente un giocatore chiave come D’agostino, la linea mediana sarà composta da Angelo e da quel Daniele Mannini che proprio il Napoli di Marino portò da Brescia all’ombra del Vesuvio, mentre al centro si sistemeranno Parravicini, Grossi e Gazzi. Il già citato tandem d’attacco vedrà i veloci Reginaldo e Gonzalez sfruttare le possibili ripartenze dei bianconeri per far salire la squadra e ottenere, magari, anche qualcosa in più. Una squadra decisamente priva dei suoi giocatori fondamentali, ma che comunque può essere un avversario tosto per il Napoli che, del resto, ha sempre trovato più difficili sfide come questa che altre contro compagini più blasonate.
Napoli e Siena si preparano a scrivere una pagina importante, per loro, ovviamente, ma anche per il campionato: toccherà ad una di loro, infatti, sfidare in finale la vincente tra Juventus e Milan e provare a sconfiggere una delle due squadre al vertice della classifica. Per il Napoli dall’altra parte del tabellone c’è uno scontro tre due compagini che non hanno avuto certo vita facile contro di lui, essendo la vecchia signora salvatasi per ben due volte da quella che, ad oggi, avrebbe rappresentato l’unica sconfitta subita, mentre invece i diavoli, tra il match del girone di andata e quello di ritorno, ha rimediato una sonora sconfitta per 3-1 e un pareggio a reti inviolate. Il tallone d’Achille di questo Siena potrebbe essere la decisione di non utilizzare il proprio potenziale fino in fondo. Senza dubbio rientrare tra le prime quattro in questo torneo, guardando dall’alto in basso squadre come Roma e Inter può appagare i toscani, e li può far concentrare maggiormente sull’obiettivo salvezza, molto più caro a Mezzaroma e Sannino. Prima o poi comunque, qualora la squadra voglia tentare qualche sortita offensiva, la formazione dovrà cambiare mentalità e sarà allora, quando il Siena non schiererà dieci giocatori dietro la linea della palla, che si vedrà un match interessante dove il Napoli potrà sfruttare anche le sue caratteristiche, non dovendo più cercare una breccia nella “muraglia senese”.
Dirigerà l’incontro il signor Andrea De Marco di Genova.
SIENA (3-5-2):
Pegolo, Terzi, Contini, Belmonte; Angelo, Gazzi, Vergassola, Giorgi, Mannini; Reginaldo, Gonzalez. A disp.: Farelli, Pesoli, Rossi, D’Agostino, Brienza, Larrondo, Bogdani.
All. Sannino.
NAPOLI (3-4-2-1):
De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Inler, Dzemaili, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. A disp. Rosati, Fernandez, Aronica, Zuniga, Gargano, Pandev, Vargas.
All. Mazzarri.
Emanuele Romolo Criscuolo
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