Natale, capodanno e la Befana non bastano a far passare dalla mente dei tifosi l’amore sconfinato per la maglia del Napoli, e dunque sono in molti che attendono con impazienza le 20.45 di domani sera, quando il Napoli scenderà in campo contro il Palermo in terra siciliana. Per la verità, nel corso di quest’anno calcistico abbiamo già avuto modo di vedere uno scontro tra le due compagini, quello dell’amichevole che sostituì la prima giornata di campionato: in quel match gli azzurri si imposero per 3-1 sui rosanero, ma era tutta un’altra squadra, a cominciare dall’allenatore, Stefano Pioli, poi esonerato dal presidente Zamparini. Facile quindi immaginare un approccio alla gara differente, se non altro per i tre punti in palio che consentirebbero ai padroni di casa di raggiungere, a quota 24, i partenopei.
Per la prima del 2012 gli uomini di Mazzarri hanno effettuato il solito allenamento tecnico-tattico prima di partire per Palermo. Tra i convocati figura anche il nuovo acquisto Eduardo Jesus Vargas, da molti battezzato “Turboman”, già a disposizione del mister, anche se difficilmente calcherà il rettangolo di gioco, essendo stato visto in allenamento molto poco dal coach azzurro. Il 3-4-2-1 sarà quindi formato da De Sanctis in porta, con Campagnaro, Cannavaro e Aronica ad erigere il muro della difesa ospite. A centrocampo tornano in scena “ i gemelli” (tanto per citare il film con Arnold Schwarzenegger e Danny De Vito) Gokhan Inler e Walter Gargano. Mentre lo svizzero sta confermando le aspettative di società e tifosi, delineandosi come elemento chiave della squadra, l’uruguaiano ha quest’anno riconquistato alla grande il cuore dei secondi, combattendo su ogni palla, correndo per tre e, quando capita, presentandosi fuori l’area di rigore per tentare la fortuna, che lo ha baciato dopo ben quattro anni concedendogli un gran gol nella seratona che ha distrutto il Genoa. Sulla corsia destra tornerà a prendere il controllo Christian Maggio, mentre a sinistra, stando alle parole di Mazzarri, il dubbio riguarda ancora una volta chi schierare tra Dossena e Zuniga, ma un elemento che potrebbe incidere è il fatto che pur essendo “due titolarissimi” il primo si è allenato molto bene sotto l’occhio vigile del tecnico toscano, mentre il colombiano per vari motivi ha raggiunto i compagni un po’ in ritardo. Questo potrebbe significare la discesa in campo dell’ex giocatore di Liverpool e Udinese, con il possibile innesto del sudamericano a gara in corso. In avanti non si rivedranno i “tre tenori”, almeno non tutti: con Hamsik non ci sarà Lavezzi alle spalle dell’unica punta Edinson Cavani, ma Goran Pandev. L’argentino sta recuperando dall’infortunio che lo terrà lontano dai campi di gioco orientativamente fino al 22 gennaio. Questi giocatori ora dovranno dimostrare più che mai di meritare la maglia da titolare, visto il numero di contendenti: dal neo Vargas all’esaltante Pandev degli ultimi tempi(che domani scenderà in campo dal primo minuto), passando per quei giocatori, come Santana e Mascara, forse un po’ ai margini delle scelte di Mazzarri, per i quali si avverte la possibilità di un trasferimento già dalla finestra di mercato in corso. Certo è che la capacità di trascinare la squadra con il proprio talento di un Lavezzi, il contributo generale di un Cavani o ancora la duttilità di Hamsik non sono qualità che si trovano in tutti i calciatori, ma il lavoro di Bigon e del parco osservatori del Napoli ha proprio questo compito, trovare nuovi campioni che possano un giorno, qualora dovessero separarsi le strade, sostituire e non far rimpiangere questi campioni.
In casa Palermo il tecnico Bortolo Mutti, subentrato a Mangia e terzo allenatore rosanero di quest’anno, vuole iniziare il nuovo anno continuando l’iter costruito dal 1977 ad oggi, quel cammino che vede il Napoli non vincente in terra sicula (sponda palermitana) da ben trentacinque anni. Un periodo considerevole, che può dare molta fiducia ai padroni di casa. Per il Derby delle due Sicilie, il mister schiererà un 4-3-2-1 con Benussi in porta, una difesa composta da Munoz e Balzaretti sugli esterni, con Cetto e Silvestre centrali. Un reparto composto, insomma, da due difensori centrali più un terzo spostato a destra, forse con lo scopo di neutralizzare le galoppate avversarie su quella corsia e consentire allo stesso tempo al compagno di squadra Balzaretti di presentarsi in zona cross. Molto bello, in questo contesto, sarà il duello tra l’esterno palermitano e Maggio, ambedue orbitanti attorno alla sfera nazionale. A centrocampo la linea mediana sarà composto dal napoletano Migliaccio, in gol nell’amichevole di agosto, con Acquah e Barreto, che dovranno fare in modo di inibire l’estro dei trequartisti napoletani. Decisamente più rassicurante per Mutti giocare con tre mediani contro Hamsik e Pandev, che oltre a creare superiorità numerica potrebbe anche concedere ai giocatori, magari a turno, qualche sortita offensiva. In avanti, l’allenatore ha, per assenze varie, deciso di convocare i due nuovi arrivi Mehmeti e Vasquez, ma mentre la punta svedese dovrà rispettare la gerarchia attuale, e quindi siederà in panchina lasciando il posto a Miccoli e ad uno tra Budan e Pinilla, sulla trequarti il neorosanero dovrebbe scendere in campo, avendo dalla propria parte l’assenza di Ilcic e la squalifica di Zahavi. Un esordio da titolare per El Mudo (il muto; il giocatore ha guadagnato questo epiteto perché è solito parlare molto poco in campo): si presenterà dunque domani sera non solo al Napoli, squadra che ha dimostrato grande maturità tanto in Serie A quanto in Europa, ma a tutto il calcio italiano.
Sfida interessante al Barbera, un incontro tra due squadre che puntano alle posizioni che valgono l’accesso in Europa, due compagini che sono una a ridosso dell’altra, e mentre una tenterà l’avvicinamento alle squadre al vertice, l’altra proverà ad acciuffare gli avversari di domani sera. Ambedue dovranno dare il massimo per sfruttare anche il passo falso della Lazio, sconfitta per ben 4-0 dal Siena. Il tallone d’Achille del Palermo potrebbe essere il centrocampo: sulle due trequarti ci sarà la superiorità dei difendenti di un uomo, ma il sopraggiungere sulle fasce di Dossena e Maggio, con al centro Pandev e Hamsik, dovrebbe dare molto filo da torcere alla retroguardia del Palermo, che in questo caso si troverebbe addirittura, da un uomo in più, a uno in meno sulla linea dei fantasisti azzurri. Comincia il 2012, tutti sanno che questo sarà un anno dalle aspettative molto importanti per il Napoli, che verrà a scontrarsi con una delle squadre più quotate di tutta Europa, il Chelsea di Vilas Boas. Basta solo questo per accendere gli animi dei tifosi, e dovrebbe bastare anche per motivare i calciatori a dare il proverbiale “110%” richiesto da Mazzarri, se non altro per dare un messaggio chiaro non solo alla penisola italiana, ma a tutto il continente: il Napoli va temuto.
Dirigerà l’incontro il signor Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo.
Ecco le probabili formazioni:
Emanuele Romolo Criscuolo
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