Continua il tour de force di questo Napoli stellare quando , stando alle statistiche, si trova di fronte un temibile avversario. Così, archiviata anche la pratica Udinese, non c’è un minuto per riprendere fiato, e subito si volge lo sguardo alla Sicilia, dove i partenopei si dirigeranno per sfidare il Catania in uno dei due anticipi delle ore 18.00 di questo sabato.
Sabato di classe quello di domani, durante il quale si avrà modo di apprezzare il bel calcio con tre sfide che promettono bene: Catania- Napoli, Roma-Milan e infine il main event della serata che vedrà contro l’Inter e la Juventus. Ma lasciamo a terzi le analisi delle altre due partite, e curiamoci dell’incontro del Massimino. Qualche dubbio da affrontare per il tecnico Walter Mazzarri, che è alle prese con la gestione della tenuta fisica dei suoi ragazzi in vista del match contro il Bayern Monaco di metà settimana prossima. Partendo dalla difesa, quanto è sicuro che si vedrà colui che oramai ha conquistato l’epiteto di “angelo azzurro”, Morgan De Sanctis, da diversi esperti consigliato anche come titolare della selezione di Prandelli, tanto in difesa è certa la presenza del capitano Paolo Cannavaro, per una ragione che supera le motivazioni legate alle qualità del numero 28: squalificato nell’ultima partita di Champions League, non potrà prendere parte alla spedizione per l’Allianz Arena, e quindi avrà tempo una settimana per prepararsi alla sfida del 6 novembre contro la Juventus. Se però è scontata la presenza di Cannavaro, non è così quella dei suoi compagni, dove il mister potrebbe decidere di far riposare Aronica, che a differenza di Campagnaro è stato convocato (l’argentino è stato lasciato a casa in vista della visita in terra di Germania) a vantaggio dei giovani Fideleff e Fernandez, che, designato come sostituto del capitano azzurro contro Ribery e compagni, potrebbe avere bisogno di qualche minuto in campo. Ma la paura di rischiare un ampio turn-over stile Verona potrebbe indurre Mazzarri ad alternare le forze, in quanto sfide come quella contro il Parma hanno insegnato che rivoluzionare la formazione titolare non è sempre cosa buona. A centrocampo si hanno le mani legate, almeno per i primi 45 minuti, e quindi spazio a Inler e Dzemaili, per un centrocampo che ha fatto bene con l’Udinese ma che non può reggere due partite intere da qui a mercoledì, e quindi si potrebbe assistere, nel secondo tempo, all’inserimento di Santana, già sperimentato nei minuti finali dell’incontro del turno infrasettimanale, proprio per far riposare almeno uno dei due. Sulle corsie Dossena avrà la maglia da titolare, mentre Maggio e Zuniga dovrebbero dividersi equamente l’out destro. Pronosticato sino ad ora anche qualche probabile cambio, non resta che indagare il reparto offensivo, dove Lavezzi, fresco di convocazione in nazionale con il compagno di squadra Fernandez e gli ex commilitoni Denis e Sosa (più l’avversario di sabato, il portiere del Catania Andujar), dovrebbe giocare dal primo minuto con uno tra Hamsik e Cavani, invece pronto a sedere in panchina, almeno per l’inizio. In vantaggio per il posto libero dovrebbe esserci Giuseppe Mascara, grande ex della partita che ha lasciato in Sicilia bei ricordi. Era inevitabile che Mazzarri pensasse a chi schierare domani dando un occhio anche a mercoledì, in quanto la sfida potrebbe essere determinante per il passaggio di turno, ma non va preso sotto gamba il Catania, né la possibilità di agguantare la vetta della classifica, visti gli scontri diretti, e insidiosi, in cartello.
Vincenzo Montella, allenatore del Catania, ha effettuato la seduta pomeridiana ottenendo qualche buona notizia: Gonzalo Bergessio, che a stamattina era dato per incerto vista la condizione fisica, ha recuperato e con Gomez, altro giocatore che dovrebbe aver recuperato la propria tenuta, saranno a totale disposizione dell’ex giocatore e tecnico della Roma, che però dovrà fare a meno di Alvarez, Capuano e Ledesma. Di conseguenza, si dovrebbe vedere una formazione catanese basata sul 3-5-2, con Andujar in porta, una difesa formata da Bellusci, Spolli e Nicola Legrottaglie, che nella sua ultima squadra, il Milan, si è visto davvero poco; il centrocampo vanterà una grande predisposizione all’attacco, con Lodi, uno dei più temibili soprattutto sui calci piazzati, Almiron e Delvecchio al centro e Marchese e Izco sui laterali a dare battaglia alle ali azzurre. In avanti, il giocatore Maxi Lopez, accostato diverse volte a Napoli e Fiorentina, promette di guidare la squadra alla vittoria, accompagnato probabilmente da Bergessio, almeno per quel che concerne il primo tempo. Formazione alla ricerca della vittoria. Il Napoli dovrà fare attenzione ai cinque di centrocampo.
Gli uomini di Mazzarri hanno un’ottima chance di mettere grande pressione alla Juventus capolista, che si trova a dover affrontare una squadra come l’Inter che non va mai data per “morta”. Oltretutto le riserve che verranno schierate avranno la possibilità di mettersi in mostra, di dire la loro, e certo non va sprecata un’opportunità del genere, non sapendo quando potrebbe ricapitare. Il tallone d’Achille del Catania va ricercato nel reparto difensivo, che nonostante abbia tenuto a bada Klose e compagni lo scorso mercoledì, potrebbe cedere il passo alla velocità di Lavezzi e dei suoi colleghi di reparto. Inoltre la voglia di vincere, di poter conquistare anche se solo momentaneamente il primo posto in classifica, può fare la differenza negli equilibri di una partita, mettendo il turbo nei motori azzurri, spingendoli “verso l’infinito, e oltre!”
Catania (3-5-2):
Andujar; Bellusci, Spolli, Legrottaglie; Izco, Almiron, Lodi, Delvecchio, Marchese; Bergessio, Maxi Lopez.
A disposizione: Campagnolo, Potenza, Paglialunga, Lanzafame, Sciacca, Ricchiuti, Barrientos. Allenatore: Montella
Napoli (3-4-2-1):
De Sanctis; Fernandez, Cannavaro, Fideleff; Maggio, Inler, Dzemaili, Dossena; Hamsik, Mascara; Lavezzi.
A disposizione: Rosati, Grava, Aronica, Zuniga, Santana, Cavani, Lucarelli.
Allenatore: Mazzarri
