Archiviato il rocambolesco match di Coppa Italia contro un Cesena non composto dai titolari ma che comunque ha messo in mostra qualche volto interessante (vedi Rennella, autore di una buona partita, che ha addirittura fatto cambiare i piani di Arrigoni che lo riguardano), il Napoli prepara il match di Serie A che si disputerà al San Paolo lunedì sera contro il Bologna. Il fatto che le squadre conoscano già tutti i risultati di questo weekend spingerà ambedue a dare il meglio. E di risultati favorevoli, soprattutto per il Napoli, ce ne sono stati eccome.
Walter Mazzarri non ha dosato forse nel migliore dei modi le energie, schierando giovedì Hamsik e Cavani come anche altri “titolarissimi”, ma tutti sanno bene quanto la Coppa Italia conti per il tecnico, che arrivò ad un passo dal conquistarla all’epoca della Sampdoria, che poi fu costretta a cedere il passo alla Lazio. Il mister azzurro ha diramato la lista dei convocati dopo la consueta seduta di allenamento pomeridiana. Il muro difensivo che verrà innalzato davanti al portiere De Sanctis sarà composto dal classico trio Campagnaro, Cannavaro e Aronica. Miguel Britos, ex di turno, rientra tra i convocati e potrebbe sedere in panchina. A centrocampo Gokhan Inler e Walter Gargano tenteranno di dettare i tempi, soprattutto il secondo, che avrà certamente più carburante dello svizzero poiché non ha disputato la partita infrasettimanale. Sugli esterni Maggio e uno tra Dossena e Zuniga, con il colombiano in vantaggio per le sue caratteristiche offensive, la dovrebbero fare da padroni, e questa volta si prospetta la possibilità di agire più sulla corsia sinistra che sulla destra, dato lo schieramento, su quell’out, di Pulzetti sulla linea dei centrocampisti e di Raggi nel tridente di difesa. Avanti, poi, Hamsik e Pandev si presenteranno sulla trequarti, pronti a suggerire il “Matador” Edinson Cavani. Con Lavezzi fermo ancora ai box e Vargas reduce non da una bocciatura, ma da un errore di valutazione di Mazzarri, che ha voluto schierarlo contro il Cesena per vedere cosa accadeva, le armi offensive del Napoli perdono certamente punti in velocità e imprevedibilità, ma ne guadagnano nella precisione dei passaggi e nella fase di finalizzazione delle azioni. D’altronde, un Pandev esplosivo come quello degli ultimi tempi richiama molto di più il suo periodo laziale che interista. E’ un Napoli che si trova quattro partite dinnanzi ( Bologna, Siena, Genova e Cesena) prima del big match contro il Milan che darà il la all’importantissimo periodo della squadra, il quale periodo culminerà con la sfida contro il Chelsea, ed a proposito della squadra londinese il tecnico Villas Boas acclama il nuovo acquisto, Gary Cahill, ottimo difensore dotato anche di piedi buoni per la fase di impostazione del gioco. Ma si sa, le sfide di questo genere sono il pane del Napoli, squadra che vive di emozioni, che si esalta con le grandi. Non avrà nessun problema a misurarsi contro questa compagine, proprio come non ne ha avuto con il Manchester City, più in alto dei blues nella Premier League.
Il tecnico Pioli si trova a scontrarsi con il Napoli per la seconda volta quest’anno, essendosi trovato sula panchina del Palermo nell’amichevole organizzata in tempi fulminei tra le due compagini. Il risultato che ne seguì decise il suo esonero a campionato ancora da iniziare. Una sorta di rivincita per il Napoli che l’anno scorso perse ben sei punti, l’intera posta in palio, nei due scontri contro questo allenatore che al tempo guidava il Chievo Verona. Per la sessione di rifinitura ha ordinato le “porte chiuse”, temendo che ci fossero le spie azzurre a studiare i prossimi avversari. Sicuramente le intenzioni del mister saranno quelle di fermare il portatore di palla, di tagliare i rifornimenti alla punta centrale sia bloccando le corsie esterne che i due trequartisti, per il quale ha predisposto un modulo speculare a quello del Napoli per difesa e centrocampo. Davanti a Gillet scenderanno in campo Raggi, Antonsson e Cherubin. Difesa orfana forse del migliore tra i centrali a disposizione, Daniele Portanova, ex tra l’altro del Napoli. Pulzetti e Morleo si sistemeranno sugli esterni, mentre i combattivi Perez e Mudingay avranno il compito di rovinare la serata a Pandev ed Hamsik. In avanti, Ramirez, giocatore tenuto d’occhio da tante squadre, ed a quanto sembra anche dal Napoli, agirà alle spalle del tandem Di Vaio-Acquafresca. Alessandro Diamanti non rientra nella lista dei convocati e guarderà la partita da casa, così come Konè e il difensore Loria.
Dal punto di vista tattico forse questa squadra non risponde ai desideri di Pioli, che contro il Napoli ha sempre usato una tenace formazione in grado di non dare respiro ai giocatori azzurri, ma l’avere qualità tecniche in squadra non è mai un problema per un allenatore. E allora quale può essere il tallone d’Achille? Un punto debole è già stato individuato nella corsia sinistra, dove agiranno Hamsik e Zuniga: in quel punto del campo la formazione emiliana potrebbe non avere la fisicità necessaria ad arrestare i due giocatori, mentre ne ha invece da vendere a metà campo con i due mediani. Inoltre, avere due prime punte come Di Vaio e Acquafresca potrebbe indurre a pensare che nessuno dei due torni indietro ad aiutare la squadra (come per esempio fa Cavani); secondo questa ipotesi, gli ospiti rossoblu avrebbero meno uomini per difendersi ma tre giocatori (contando anche Ramirez) pronti ad un contropiede di quelli che fanno male. A questo il Napoli dovrà fare attenzione. Il Napoli si trova di fronte quattro incontri che, per le sue ambizioni, deve necessariamente vincere, per sfruttare, come nella giornata di oggi, i passi falsi delle altre squadre. Pronti? Via!
Dirigerà l’incontro il signor Brighi di Cesena.
Ecco le probabili formazioni
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p style=”text-align: justify;”>Emanuele Romolo Criscuolo
