“Y ya lo ve, y ya lo ve: es el puntero cordobés”. Paulo Dybala è un soltanto un ragazzo classe ’93, ma il suo pubblico, quello che ogni domenica riempie per lui il Monumental de Alta Cordoba, già lo coccola e sogna di soffiare il biglietto di prima classe alle grandi decadute River Plate e Rosario Central grazie ai gol del talentino di casa.
Prodotto D.O.C. della zona, come i salami del suo paese di nascita (Laguna Larga, a 50km dal capoluogo distrettuale Cordoba), i primi passi di Dybala nel mondo del calcio sono quelli di un bambino prodigio capace di bruciare le tappe a suon di dribbling e gol sotto gli occhi del padre, che lo spinge prima a provare un anno al Newell’s per poi tornare all’età di 10 anni nelle giovanili di un club meno lontano da casa, l’Instituto de Cordoba, dove il giovane puntero non tarda ad attirare l’attenzione con prestazioni incoraggianti. Con la morte del padre all’età di 15 anni, Dybala è adottato dal pallone e si trasferisce nel capoluogo per vivere nella pensione del club (per questo è soprannominato infatti “El pibe de la pension”).
L’esordio in prima squadra nella Primera-B argentina è un trionfo, con il 17enne puntero capace di mettere a segno ben 8 reti nelle sue prime 12 apparizioni: i primi a gettarsi sul nuovo craque sono i gruppi di investitori, che offrono all’Instituto l’equivalente di 3,5 milioni di euro per acquistare i diritti economici su Dybala ed il suo compagno di reparto 21enne Lopez Macri; ma la società intuisce la possibilità di monetizzare una cifra ben più alta e rifiuta l’offerta. Nelle ultime 5 gare il “Pibe de la pension” non ha regalato ulteriori gol ai propri tifosi, ma adesso a portare il suo nome in risalto è lo scatenato tamtam mediatico che avvicina ripetutamente il suo nome a club come il Benfica, il Tottenham, l’Inter, il Napoli e la Roma.
Ma che tipo di giocatore è Paulo Dybala? Molti siti web lo descrivono come un esterno offensivo, ma il talentino dell’Instituto è di ruolo punta centrale. Compensa la sua bassa statura (i 168 cm di Messi e Di Natale, non proprio la stazza di un ariete) con un ottimo profilo atletico, tecnico e tattico: Dybala è un attaccante mancino e molto mobile, dotato di grande rapidità ed una più che discreta tecnica. Abile nel lanciare i suoi compagni a rete, il suo habitat naturale è però la linea del fuorigioco e con i suoi movimenti continui ed intelligenti riesce a smarcarsi spesso e volentieri per realizzare gol da rapinatore d’area. “Cerco sempre di giocare semplice, uno o due tocchi e poi cerco il passaggio; e torno anche spesso a pressare per recuperare il possesso”.
Le sue dichiarazioni sono quelle di un ragazzo maturo, ma convinto dei suoi mezzi: basti pensare che prima dello 0-0 contro il River Plate alla stampa aveva dichiarato di pensare solo a vincere perchè “soy hincha de Instituto y de Boca” (sono tifoso dell’Instituto e del Boca).
Il club biancorosso lo vuole con sè almeno fino al termine della stagione, per poter contare sul suo gioiellino di casa nella corsa alla promozione in massima serie. Gli agenti di Dybala spingono per il passaporto comunitario e sono continuamente in viaggio per trattare in giro per l’Europa il futuro del proprio assistito: a questo punto sembra difficile ipotizzare che la permanenza nella pensione di Cordoba del giovane attaccante possa durare oltre il mese di luglio.
La Redazione
C.T.
Fonte: generazioneditalenti.com
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