Oggi vi proponiamo la scheda di Edwin Carmona, attaccante colombiano classe ’92 più volte accostato al Napoli:
Nome: Edwin Andrés Cardona Bedoya
Data di nascita: 8 – Dicembre – 1992
Altezza: 1,82 m
Ruolo: Centrocampista offensivo
Forse i più fanatici conoscitori del calcio Colombiano conoscevano già Edwin Cardona ma per noi, osservatori lontani e attrezzati alla bell’e meglio, il suo talento ha iniziato a luccicare durante un torneo Sudamericano Sub-17 che si svolgeva in Cile nel 2009: nella Prima Fase la sua Colombia si classifica seconda, alle spalle del Brasile e il giovane centrocampista mette a referto 3 goal in 4 partite. Avendo il Brasile e l’Argentina conquistato al testa dei rispettivi gironi le due formazioni si sono confontate in finale(alla fine fu vittoria per il Brasile dopo una lunga serie di rigori che sono valsi alla Selecao il nono titolo di categoria), mentre la Colombia ha disputato un quadrangolare per la definizione del podio: roboante la tripletta messa a segno da Cardona nel match inaugurale contro l’Ecuador, segna inoltre un altro goal contro la Bolivia. Nella competizione sono dunque sette i goal totale che lo consacrano come migliore realizzatore del Torneo, distanziando nettamente il più quotato duo argentino Villalva/Araujo, il brasiliano Coutinho e l’uruguayo Barreto.
Il Sub-17 è un livello interessante in cui imporsi, contro formazioni quotate e zeppe di talenti. Questo lo sanno bene nell’Atletico Nacional, società in cui è cresciuto Cardona, tanto che decidono di premiare il ragazzo chiamandolo regolarmente in Prima Squadra con cui segna il suo primo goal da professionista: era ancora la stagione 2009 e l’avversario di tutto prestigio, l’America di Calì. Un 2009 da sogno, un 2009 da incubo. Proprio poco prima del Mondiale U17 disputato in Nigeria arriva un infortunio serio alla clavicola, un infortunio fastidioso che non gli consentirà di partecipare alla vetrina mondiale (anche questa valsa alla Colombia un quarto posto alle spalle di Svizzera, Nigeria e Spagna). In tutto il 2010 riesce a raccogliere 9 presenze, segnando un goal. Si teme che questo possa significare un rallentamento per la sua carriera, ma così non è stato. Anzi, proprio dalla competizione dalla quale ci ha stupito Cardona riprende alla grande la sua corsa. Questa volta però la selezione è quella U20, siamo sempre al Sudamericano e anche se non riesce l’exploit precedente (questa volta è Neymar a dominare nettamente la scena con 9 goal) sono comunque prestazioni ottime e 4 goal totali. Il pessimo girone finale non consente però alla Colmobia di qualificarsi al Mondiale U20 e al torneo Olimpico di Londra 2012.
I media colombiani riportano in maniera insistita la volontà del calciatore di misurarsi con campionati più competitivi e il calciatore sembra voler dimostrare quanto vale tanto che le sue prestazioni dall’inizio dell’anno, non potendo contare sulle manifestazioni di cui sopra, in campionato con l’Atletico Nacional sono sbalorditive. E ha sfruttato nel migliore dei modi anche il Torneo di Tolone in cui è risultato come miglior marcatore della Colombia con 3 reti, pur essendo tra i più giovani ad essere sceso in campo nella competizione. Verso metà anno 2011 la squadra più vicina ad acquistarlo sembrava dovesse essere il Real Zaragoza.
Fino a qui la carriera del giovane Cardona, una serie di eventi importanti in positivo e negativo condensati in 2 anni. Ma che calciatore è il nostro giovane? In patria lo esaltano molto e tanti rivedono in lui quello che è stato il calciatore Colombiano più amato, “El Pibe” Carlos Valderrama, un icona per i cafeteros.
Cardona è un “volante”, per usare un termine caro ai cronisti sudamericani, per tornare all’Italiano è un regista di centrocampo, volendo può anche essere accostato al ruolo di trequartista per via della sua illuminante visione di gioco e della capacità di andare in rete con frequenza, non limitandosi dunque alla sua creazione del gioco. Ma c’è effettivamente una caratteristica che lo avvicina a Valderrama: la lentezza. Ha un controllo di palla sublime ma se vuole veramente sfondare nel calcio Europeo deve sicuramente sveltire la manovra, perchè nel nostro continente i ritmi sono molto più elevati.
La Redazione
C.T.
Si ringrazia il sito amico generazioneditalenti.com per averci fornito questa preziosa scheda. Clicca qui per leggere l’articolo originale
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