Come riporta Il Mattino emergono dettagli più chiari sugli scontri di Istanbul: i sostenitori del Napoli si sono scontrati con la polizia speciale locale, impegnata nell’impedire pericolosi contatti con gli ultrà del Besiktas. Nel parapiglia tra napoletani e polizia locale hanno avuto la peggio un poliziotto, colpito da una bottiglia in volto, e un tifoso napoletano che avrebbe ricevuto pestoni e colpi dalla folla e dai poliziotti nel tafferuglio. L’uomo, di circa 40 anni, S.V., è stato anche il primo fermato dalla polizia locale. Dopo alcuni accertamenti è stato rilasciato e già da ieri è di nuovo a Napoli, in buone condizioni, come confermato dal suo avvocato Emilio Coppola. Il legale si sta occupando anche degli altre tre tifosi fermati, facendo da solerte tramite con la Turchia con continui contatti con l’altro avvocato nominato dal consolato italiano a Istanbul, molto attivo per assicurare piena tutela ai napoletani. Le forze dell’ordine turche hanno infatti trattenuto altre tre sostenitori azzurri, prelevati direttamente nell’aeroporto di Ataturk. Si tratta di G.N., E.I. e M.A., tutti tra i 35 e i 40 anni, pare non appartenenti a nessun gruppo organizzato e dei quali uno con precedenti per reati da stadio. I tre sono stati fermati in attesa di accertamenti video. Hanno passato la notte in una cella di sicurezza molto stretta (ma collegati con le famiglie e con i legali via telefono) e questa mattina saranno ascoltati in audizione dal procuratore prima dell’eventuale incriminazione. La polizia turca sta vagliando i video della stazione per capire se uno o più di loro ha partecipato alla rissa e ha colpito il poliziotto con la bottiglia. Ieri mattina, intanto, tensione nell’aeroporto romano di Fiumicino, dove circa 15 tifosi del Napoli provenienti dalla Turchia si sono pericolosamente incrociati con alcuni sostenitori della Roma in partenza per Vienna. Sembra che vi sia stato un tentativo di togliere la sciarpa a un tifoso giallorosso: nessuno scontro e nessuna conseguenza.
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