Troppo amici. Due anni fa era il titolo di un film, transitato senza particolare successo anche per i cinema italiani. Ma rischia di fare flop pure il remake calcistico che sta andando in scena nel club azzurro, dove la nave affonda e nessuno finora si è preoccupato di suonare l’allarme: nonostante le sconfitte in serie, il malcontento dei tifosi e la gravità dell’emergenza. Magari avessero litigato davvero: giusto un po’, quanto bastava per non appiattirsi l’uno sulle posizioni dell’altro, nella ferrea convinzione di essere sempre sulla strada giusta e dalla parte della ragione. Altro che crisi: la coppia al comando del Napoli è sempre stata solida e unita, avviluppata in un abbraccio che di questo passo rischia però di diventare fatale. Tra Aurelio De Laurentiis e Rafa Benitez non ci sono mai stati momenti di vero attrito, finora. Nemmeno dopo lo choc per l’uscita di scena dalla Champions League, archiviato dai due con una breve e amichevole chiacchierata, durante il mesto viaggio di ritorno da Bilbao. Le spiegazioni del tecnico riaccesero lo sguardo del presidente, che si fece subito una rassicurante ragione per il ko contro l’Athletic. “Macché delusione, vedrete: adesso saremo molto più forti in campionato…”.
Mai un dubbio: né sul progetto, né sulle operazioni (acquisti e cessioni) concluse durante il mercato, né sul futuro della squadra: nonostante il contratto in scadenza a giugno dell’allenatore spagnolo. Stima e feeling – peraltro reciproche – hanno continuato a galleggiare al di là dei risultati: messi in secondo piano dai rapporti personali. Tutto molto bello: se la coppia uscirà a testa alta dalla burrasca, in cui De Laurentiis e Benitez si sono infilati con sorprendente noncuranza. Le due sconfitte consecutive contro il Chievo e l’Udinese rischiano di compromettere la marcia del Napoli anche in campionato, dopo il flop nella Champions. Ma la routine del club azzurro non è mai cambiata, finora. Nel segno di una incomprensibile normalità.
Le polemiche per la settimana di vacanza inglese di Benitez hanno strappato un sorriso a De Laurentiis: nemmeno sfiorato dall’idea di chiedere al tecnico di rinunciare, nonostante la batosta in Champions. Il viaggio era già stato programmato in anticipo, con la totale approvazione della società. Aurelio e Rafa si sono trovati quasi sempre a parlare lo stesso linguaggio, nei 14 mesi di convivenza sul pianeta azzurro. Ma ora devono fare i conti con i risultati, che nel calcio non sono solamente un trascurabile dettaglio. Il presidente potrebbe pentirsi di aver dato carta bianca al suo allenatore, avallandone le scelte quanto meno azzardate delle ultime settimane: dai ritiri pre partita cancellati all’incomprensibile e autolesionista turn over di Udine.
Benitez aveva fatto le stesse mosse nella scorsa stagione, certo, ma allora il Napoli non era in grande difficoltà come adesso. E in un momento difficile, con l’ambiente e la squadra sull’orlo di una crisi di nervi e tecnica, rinunciare contemporaneamente a Hamsik, Callejon e Mertens non è stata sicuramente una buona idea: anche se il tecnico spagnolo non ha fatto autocritica. De Laurentiis, almeno questa volta, pare però intenzionato a chiedergli qualche spiegazione: in vista del delicatissimo turno infrasettimanale contro il Palermo, al San Paolo. Il presidente è in partenza per gli Stati Uniti e dovrà prima confrontarsi con Rafa. Da amici come prima, magari non troppo.
fonte: Repubblica
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