Un anno fa la Juve era terza a 5 punti dal Napoli e 3 dall’Inter, eppure era già la più forte. Mario Sconcerti con questa premessa analizza la corsa scudetto, nel suo editoriale per il Corriere della Sera, lasciando poche speranze al Napoli: “Questo dice di come cambia il calcio, cambiare è il suo destino, come una palla che rotola. Oggi la Juve è nettamente la squadra migliore, ha una qualità che ricordo solo in quella di Tardelli-Platini-Rossi-Boniek, ma con un’aderenza più stretta ai valori europei che sono forse per la prima volta dettati proprio da attributi italiani. La Juve è di un’altra storia, un’altra categoria, ma ha problemi. Stava per essere raggiunta dal Napoli in 10 (Callejon), ha il caso Ronaldo, che è destinato a crescere come rumore mondiale, e dove forse ognuno di noi dovrebbe fare un pensierino personale. Non mi aspetto obiettività, il calcio è bello perché non obiettivo, ma non può nemmeno ribaltare il senso comune della nostra vita. E allora ricordiamoci di cosa stiamo discutendo almeno un attimo prima di giudicare. In sostanza c’è una squadra più forte e c’è un buon avversario che un anno fa era a classifica inversa. Non può succedere molto, ma qualcosa sì”.
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