Mario Sconcerti nel suo editoriale per il Corriere della Sera ha commentato la sconfitta della Juventus: “Brutta sconfitta perché totale. La differenza tra Champions e campionato è quasi soltanto nel ritmo della corsa. Essere più insistenti significa imporsi un miglior controllo di palla e un maggior gioco d’insieme. La Juve ha fallito entrambe le cose. È stata una lezione durissima. Qualcosa deve capire di nuovo anche Allegri sul modo di giocare la Champions. Sta perdendo troppo. Il calcio europeo sta di nuovo cambiando, non c’è più bisogno di possesso palla, ma di velocità, forza e insistenza. La Juve non ha avuto nessuna di queste qualità. Ed è alla terza sconfitta su sette partite”.
Sconcerti ha aggiunto: “Il paradosso è che non è mancato Ronaldo da cui ci si aspettava la differenza. Sono mancati gli altri, i vecchi, questo stranito Dybala senza ruolo, questo Szczesny che è steso a sinistra quando Godin tira da destra a porta vuota. È questo il punto, non la sconfitta: c’è stato nella Juve un sapore diffuso di ovvietà, come non fosse mai esisto niente prima, nessuna storia”.
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