Scrive il giornalista Mario Sconcerti sul Corriere della Sera a proposito della Serie A: “L’Inter ha vinto in modo classico, quindi alla fine da grande squadra, una partita in cui nel primo tempo era stata costretta dall’avversario a un cumulo di errori. La differenza di qualità è sempre stata chiara, ma anche annullata dalla corsa disperata della Fiorentina che la portava ad anticipare l’avversario su moltissimi palloni. […] Non poteva durare, era troppo netta la differenza di ritmo da una parte e la pericolosità innata dell’Inter dall’altra. […] Esaurita la forza nel recuperare il pallone, è toccato all’Inter uscire con la sua linearità disarmante. […] In fondo alla giostra ci sono state due conferme. Quella della Fiorentina come un buon laboratorio di calcio diverso, e soprattutto quella dell’Inter come squadra di vertice. L’Inter è completa, Dzeko l’ha impreziosita, Inzaghi ha perfezionato il suo intuito nei tempi di gioco. […] Non è più forte del Napoli, è più vasta, ha più possibilità di costruzione, quello che alla fine porta ai gol, già 18 in 5 partite. Ma ha poche riserve e già l’uscita di Barella nel finale mette la superiorità dimostrata in discussione futura. Chi lo sostituirebbe?”.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro