Sul calcioscommesse «stiamo raggiungendo risultati straordinari ed altri ne raggiungeremo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi: le indagini infatti proseguono in modo produttivo con varie procure». Lo ha detto il capo della Polizia, Antonio Manganelli, nel corso della presentazione dell’assemblea annuale dell’Interpol. Da parte sua, il segretario generale di Interpol, Ronald K. Noble, ha sottolineato che «nessun Paese è in grado di affrontare da solo il problema delle scommesse illegali e noi abbiamo creato un centro per l’integrità dello sport a Singapore e un’apposita unità che segue questo filone».
L’Italia è stata colpita dall’ennesimo scandalo nella primavera 2011, quando ci sono stati i primi arresti disposti dalla Procura di Cremona, che da pochi mesi aveva cominciato ad indagare su un giro di scommesse effettuato da calciatori ed ex calciatori, con il supporto di potenti organizzazioni straniere. Tutto era cominciato dalla partita di Prima divisione Cremonese-Paganese, con una serie di calciatori grigiorossi che avrebbero accusato sospetti malori nell’intervallo affinché non rendessero al massimo in campo.
Sono state aperte più inchieste in questi mesi, con condanne di personaggi celebri (il tecnico della Juve, Conte, per i fatti relativi al periodo di Siena: tornerà in panchina tra poco più di un mese a Palermo). A metà dicembre ci sarà anche il processo sportivo per il Napoli e per due suoi attuali tesserati, Cannavaro e Grava, chiamati in causa dall’ex portiere Gianello, che tentò di organizzare una combine prima di Samp-Napoli del 16 maggio 2010. Si attendono ulteriori sviluppi dai pm di Cremona e Bari. Intanto, «l’Italia è diventata capofila nella lotta al calcio truccato – ha spiegato il vice capo della Polizia, Francesco Cirillo – Abbiamo creato due organismi, uno informativo e l’altro operativo, per aggredire il fenomeno». E non solo. «Stiamo facendo il “porta a porta” – sottolinea Cirillo – incontrando il mondo del calcio e i loro operatori. Andiamo noi da loro, e abbiamo partecipato anche ai raduni degli arbitri. Andremo anche in Lega Pro e nella categorie minori». Un lavoro intenso, molto apprezzato dall’Uefa e dalla Federclacio italiana: Platini e Abete si sono complimentati per le inchieste portate avanti dalla magistratura tra notevoli difficoltà, considerando il coinvolgimento di numerosi Paesi esteri, quindi più difficilmente controllabili.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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