DOPO Cremona, Napoli. Mentre gli sviluppi dell’indagine lombarda sconvolgono il ritiro della Nazionale e tirano in ballo l’allenatore della Juventus campione d’Italia, i pm del Centro direzionale si preparano a tirare le somme dell’inchiesta che coinvolge l’ex terzo portiere del Napoli, Matteo Gianello, indagato per frode sportiva. Ancora qualche giorno, e gli atti saranno trasmessi al procuratore federale Stefano Palazzi. Per uno solo degli incontri sui quali sono stati svolti accertamenti, Sampdoria- Napoli 1-0, ultima del campionato 2009-2010, il club azzurro rischia il deferimento a titolo di responsabilità oggettiva
SI TRATTA della gara che sancì la qualificazione ai preliminari di Champion’s dei blucerchiati. In un lungo interrogatorio sostenuto in Procura il 15 giugno 2011, Gianello si è difeso ridimensionando sensibilmente la portata di alcune intercettazioni e negando di aver mai scommesso. Ma ha ammesso di essere stato contattato, alla vigilia di quell’incontro, da Silvio Giusti, suo ex compagno di squadra nel Chievo, che gli chiese di offrire denaro ad alcuni calciatori del Napoli così da blindare il risultato a favore della Samp. Proposta che, nella ricostruzione di Gianello, sarebbe stata avanzata a Paolo Cannavaro e Gianluca Grava e da questi sdegnosamente rifiutata. Il capitano e il difensore non sono indagati. Sentiti come testi hanno negato categoricamente qualsiasi colloquio. Nell’indagine, condotta dai pm Antonello Ardituro, Stefano Capuano, Danilo De Simone e Vincenzo Ranieri con il procuratore aggiunto Giovanni Melillo, non sono indagati altri tesserati del Napoli. Agli atti ci sono intercettazioni, perquisizioni e interrogatori. Non mancano analogie con Cremona, come il ruolo di Giusti e dei fratelli Michele e Federico Cossato. Ma tolta Samp- Napoli, non sembrano essere emersi elementi tali da ipotizzare tentativi di “combine” per le altre partite: Napoli-Parma 2-3 del 5 aprile 2010 (quella dove fu fotografato a bordo campo il boss Antonio Lo Russo) Lecce-Napoli 2-1 e Napoli-Inter 1-1, rispettivamente terzultima e penultima del torneo 2010-2011. E anche il contesto generale dello spogliatoio delineato dall’inchiesta sembra sano. Ciò nonostante, il coinvolgimento di Gianello potrebbe portare al deferimento del Napoli. Ipotesi che un esperto di diritto sportivo come l’avvocato Eduardo Chiacchio definisce «possibile, ma al momento remota sotto il profilo procedurale: gli atti non sono stati ancora trasmessi alla Procura federale che non ha sentito Gianello né Cannavaro, Grava e altri soggetti indicati nel verbale di cui ho cognizione solo dalla stampa». Il club potrebbe essere deferito, ma a titolo di “responsabilità presunta”, anche per Napoli- Sampdoria 4-0 del campionato 2010-2011, citata negli atti di Cremona. Con quali conseguenze? In linea generale, per la responsabilità oggettiva la sanzione è la penalizzazione di 2 o più punti che, secondo le norme Uefa, determinerebbe l’esclusione dai tornei continentali. Più lievi le sanzioni per la responsabilità presunta, mentre per l’eventuale omessa denuncia dei tesserati (che potrebbero incorrere in una squalifica) la società rischia un’ammenda. Le variabili però sono diverse, come possibili sconti per chi collabora.
Fonte: Repubblica
La Redazione
A.S.
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