La Lega di serie A dice no alla proposta di contratto ponte avanzata dal presidente dell’Assocalciatori Damiano Tommasi, per scongiurare lo sciopero nella prima giornata di campionato. Il presidente Beretta lo ha comunicato a quello della Figc, Giancarlo Abete, e allo stesso Tommasi. “Non si capisce perchè – dice all’ANSA Beretta – dovremmo firmare un accordo ponte che ricalca quello ipotizzato all’origine della vertenza da Campana”.
“D’altra parte – prosegue Beretta al telefono con l’ANSA – la nostra assemblea è stata chiara: noi possiamo siglare un accordo solo se contiene i due punti in discussione, quello sul contributo di solidarietà e quello sugli allenamenti dei fuori rosa”.
“La prima giornata di serie A non si gioca, ci abbiamo provato fino in fondo ma tutti i tentativi sono andati vani”, si è limitato a commentare Tommasi.
Gli ultimi strenui tentativi di Tommasi – “Non mi sembra che la nostra proposta sia sulla via dell’accoglimento”. Damiano Tommasi non nasconde il suo scetticismo sull’ultima proposta fatta al presidente della Lega, Maurizio Beretta, di un accordo ponte. “C’è la volontà da parte delle società – dice il n.1 dell’Assocalciatori ai microfoni di Sky Sport 24 – di far saltare la prima giornata di campionato. Noi siamo sempre stati dalla parte di chi vuole giocare….” Ma pare che “la Lega non abbia accettato la nostra proposta di contratto ponte, abbiamo la percezione che non sia gradita, che il tavolo delle trattative possa durare molto anche perché stanno sorgendo sempre nuove istanze” ha detto poi a Coverciano il presidente del sindacato calciatori. “Dentro la Lega si fatica a trovare un coordinamento – ha continuato Tommasi. Ai tifosi dico che questa situazione imbarazza anche noi, non è il nostro obiettivo non giocare, ma cominciare nel migliore dei modi. Credeteci, le abbiamo tentate tutte…”.
Ma quale sarebbe la “pazza” idea dell’Assocalciatori? La seguente. “Firmiamo un contratto valido fino al 30 giugno 2012, sulle basi dell’accordo raggiunto con Campana. Così il campionato comincia e subito cominciamo a discutere per un nuovo accordo”. E’ questa la nuova proposta lanciata dal presidente dell’Aic Damiano Tommasi, che questa mattina ha telefonato prima al presidente federale Giancarlo Abete e poi a quello di Lega Maurizio Beretta, che si è riservato una risposta a breve.
“Ho l’impressione – ha detto Tommasi – che, diversamente, non basteranno 15 giorni ma ci vorranno mesi. Ho cioè l’impressione che se non sblocchiamo subito la situazione, non basteranno i giorni che ci dividono dalla seconda giornata, ma ci vorranno mesi”, ha aggiunto Tommasi, spiegando la sua proposta di un contratto ponte fino al 30 giugno 2012. “Da parte dei club sono arrivate nuove istanze, alcune ufficiali, molte altre espresse dai presidenti attraverso i giornali. Per questo noi facciamo un passo indietro: accettiamo di ridiscutere tutto, ma dopo la firma dell’accordo così come era uscito dall’intesa Beretta-Campana del 30 maggio, con l’allegato di Abete sull’art. 7 valido. Si gioca – ha spiegato il presidente Aic – e subito ci si mette al tavolo per ridiscutere tutto”.
Come è nata la proposta – L’idea in seno all’Aic era nata ieri sera, è stata elaborata sentendo molti dei delegati. “So che rischio di scontentare qualcuno all’interno del sindacato, ma è un gesto di responsabilità: soprattutto perchè, ripeto, ci vorrebbero mesi per risolvere la situazione”. Il contratto ponte consentirebbe, secondo l’Aic, di verificare come sarà formulata nella manovra del governo la tassa di solidarietà per i super-redditi, e superare così l’empasse sull’art. 4. Consultazioni con i presidenti sono già state avviate da Beretta. Ieri, da Montecarlo, all’idea di un contratto ponte si era detto favorevole De Laurentiis.
Le speranze di Abete – “E’ imminente la notizia che non si giocherà la prima giornata di campionato. Mi sono preso ancora un paio d’ore per ricontattare il presidente dell’Associazione italiana calciatori Damiano Tommasi e il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta. Entro mezzogiorno ci sarà la comunicazione”. Così Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, a margine della conferenza stampa di presentazione della gara tra Italia e Slovenia del prossimo 6 settembre, che si e’ svolta presso Palazzo Vecchio a Firenze.
Negli ultimi tempi la Federcalcio si è trovata costretta a dover affrontare problemi come il nuovo caso del calcio scommesse, la diatriba sull’ assegnazione dello scudetto 2006 dopo Calciopoli e ora lo ‘sciopero’ dei calciatori per il mancato rinnovo del contratto collettivo. Situazioni difficili che potrebbero mettere in difficoltà la presidenza di Giancarlo Abete. “Non mi sento sotto attacco – ha detto Abete – non lo sono, ma sono amareggiato. Stiamo cercando di trovare soluzioni a tutte le problematiche”.
“E’ certo – ha concluso Abete – che nella dialettica delle situazioni di tutti i giorni ci possono essere pareri a volte diversi. Ma comunque continuiamo a lavorare e siamo sempre disponibili a qualsiasi dialogo”.
Fonte: Sky.it
La Redazione
M.V.
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