Ai microfoni di Radio 1 Staion è intervenuto Totò Schillaci, ex centravanti della Nazionale e della Juventus. Queste le sue parole:
“Cosa è cambiato dal mio calcio a quello di oggi? Oggi è basato tutto su tattica e velocità, ai miei tempi andavano avanti i calciatori tecnici. Poi, quando giocavo io, c’era la marcatura ad uomo, i difensori erano asfissianti. Oggi avrei fatto molti più gol. Gli allenatori, oggigiorno, trovano molte difficoltà nella gestione delle rose, perché ci si allena poco a causa della pandemia e degli incontri ravvicinati. Anche la Juventus sta avendo enormi difficoltà, la classifica è molto corta, il campionato è equilibrato, non si possono ancora fare previsioni su chi vincerà lo Scudetto.
Napoli? Mi piace tantissimo, ha una rosa competitiva ed in alcune partite ha espresso un gioco favoloso. Il problema è che è andato a corrente alternata, ma credo che possa arrivare tra le prime quattro. A Napoli ha influito anche l’assenza del pubblico, perché i tifosi del Maradona sono davvero il dodicesimo uomo in campo. Nel Napoli di questa stagione, Insigne è stato il vero trascinatore. Mi aspettavo di più da Osimhen, ma è presto per giudicarlo visti i tre mesi di assenza. Di certo mi aspetto tanto per quanto è stato pagato. Gli azzurri hanno una rosa importante, ma devono migliorare settimana dopo settimana per riprendersi la classifica che gli spetta. C’è mancato poco per il mio passaggio al Napoli: quando ero al Messina mi hanno cercato, poi è arrivata la Juventus, di cui sono sempre stato tifoso, e ho deciso di inseguire il mio sogno andando a Torino.
Napoli- Juve? Partita fondamentale per gli azzurri, faranno di tutto per riscattarsi da questo brutto periodo. Una vittoria contro i bianconeri sarebbe un’iniezione di fiducia per poter ripartire alla grande. C’è sempre stata grande rivalità tra Napoli e Juve, anche ai miei tempi, e spesso abbiamo perso a Fuorigrotta. Gattuso? Mi dispiacerebbe se dovesse essere esonerato. Rino è un carismatico e passionale, ci stanno i battibecchi con De Laurentiis. Aspetterei a fine stagione prima di giudicarlo. Maradona? Ho avuto modo di conoscere Diego in campo e fuori dal campo. Un uomo altruista dentro e fuori dal campo, sia con i suoi compagni di squadra che con gli avversari. Poi era umile, non si è mai preso i meriti delle vittorie delle squadre in cui ha giocato. Covid? Non capisco perché lo sport di base sia stato così tanto penalizzato dal Governo: lo sport è salute e va tutelato”.
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